Nitro Gen Omega

Nitro Gen Omega

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Nitro Gen Omega – Anteprima Accesso Anticipato

Dopo averne provata una demo qualche settimana fa, torniamo su Nitro Gen Omega per vedere come se la cava l’Accesso Anticipato di questo tattico in stile anime.

Sviluppatore / Publisher: DESTINYbit / DESTINYbit Prezzo: 19,50€ (Accesso Anticipato) Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam); console previste per il lancio della 1.0 Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato)

A DESTINYbit una cosa di certo non si può dire, e cioè che gli manchino idee fuori dagli schemi. Il loro ultimo titolo, Dice Legacy, sembrava un gestionale survival come tanti altri se non fosse per il fatto che i nostri cittadini erano in realtà dei dadi che a ogni “turno” venivano tirati e il cui risultato avrebbe poi influenzato l’efficienza nei vari compiti. C’era anche la possibilità di sottoporli a esperimenti orribili e di creare golem di dadi, ma sapete com’è, nei gestionali non ci si può soffermare troppo sulle considerazioni etiche.

Con NITRO GEN OMEGA (che per amore di leggibilità scriverò tutto maiuscolo, cioè la dicitura esatta, solo in questa occasione) lo studio ravennate si sposta invece su un altro genere che è un grande classico, cioè i tattici a turni. Tranquilli, però: anche qui le idee originali non mancano.

TUTTO LO STILE DI NITRO GEN OMEGA

La prima cosa che salta all’occhio di Nitro Gen Omega è senza ombra di dubbio lo stile anime. L’idea, espressa in più sedi dagli sviluppatori, era quella di creare un gioco che facesse sentire i giocatori come se fossero all’interno di uno di quei battle shonen con i robottoni: per questo motivo, oltre a uno stile artistico ispirato a quel genere, anche le animazioni di combattimento li richiamano: movimenti esagerati, linee cinetiche a gogo, esplosioni a destra e a manca, insomma avete capito. Ora, siccome giustamente DESTINYbit non è grande quanto Studio Ghibli, ciascuna azione che possiamo compiere o che compiono i nemici avrà una o due sequenze di animazioni al massimo, e queste sequenze saranno sempre “staccate”, nel senso che non vedremo mai il nostro scimmione robotico e il suo bersaglio apparire a schermo assieme. Questo però non vuol dire che il risultato sia di bassa lega, anzi: a livello di presentazione i combattimenti fanno proprio anche una bella figura, e il merito va anche dato alla buona varietà di nemici che ci troveremo ad affrontare, ciascuno caratterizzato da sue animazioni specifiche. Purtroppo gli screenshot rendono giustizia al comparto artistico del gioco solo a metà.

Allora, se noi mettiamo lo schiaffo qua significa che colpiremo il nemico dopo che si è spostato ma prima che ci attacchi lui…

IL COMBATTIMENTO HA UNA STRUTTURA SEMPLICE, MA CHE FUNZIONA ALLA GRANDE

Per quanto riguarda il combattimento, questo ha una struttura molto semplice, ma che non per questo ho trovato meno efficace. Il campo di battaglia si divide in quattro zone, divise secondo i punti cardinali; su queste zone ci sposteremo sia noi sia i nostri nemici, e naturalmente l’efficacia delle varie nostre azioni può dipendere anche dal fatto che il bersaglio sia o meno dove lo volevamo noi. Le azioni disponibili ai quattro piloti del nostro mech, separati per ruolo, vanno inserite su una barra divisa in sei segmenti su cui anche i nostri nemici posizioneranno le loro; e ovviamente se una volta arrivati alla fase di risoluzione cercheremo di tirare uno schiaffone a un avversario ma quello nel frattempo se n’è andato, beh, avremo sprecato la nostra azione. Nel complesso, il sistema è di quelli che si imparano piuttosto in fretta, anche se ovviamente poi capire qual è il modo migliore di leggere le azioni dei nemici e di controbattervi efficacemente richiede pratica e uso del cervello. In questo compartimento sono convinto che sia stato fatto decisamente un buon lavoro: i combattimenti sono divertenti e dal ritmo piuttosto rapido, e l’unica critica che sento di potergli fare è che nelle fase iniziali del gioco gli addetti al ruolo di Ingegneria ed Elettronica sembrano più essere lì come riempitivo da inserire per “passare il turno” e vedere quale altra azione i nemici metteranno sulla barra più che membri davvero produttivi della squadra.

AVANTI E INDIETRO, AVANTI E INDIETRO

Dove invece devo dire di avere qualche dubbio in più è la struttura dell’open world. I nostri piloti di mech si muovono in un mondo infestato da robot molto aggressivi e dove gli umani si radunano in poche città sopraelevate rispetto al livello del terreno. Per il momento, il filo conduttore della trama che DESTINYbit prevede di aggiungere per la release non è presente nella versione Accesso Anticipato; esiste comunque una serie di quest che ci porterà a viaggiare da una città all’altra, nel frattempo dandoci varie ricompense. Chiaramente, mano a mano che andiamo avanti i nemici diventeranno più forti; e per tenere il passo sarà importante aggiornare le parti del nostro mech.

I CONTRATTI DEI FIXER SONO NECESSARI PER LA PROGRESSIONE, MA PIUTTOSTO RIPETITIVI

per fare questo, sarà fondamentale completare le varie sidequest generate proceduralmente che ci vengono offerte dai fixer presenti in ogni città. Il problema è che queste sidequest sono tutte “vai qui, mena dei nemici, torna alla città per prendere la ricompensa”; un loop ripetitivo ma necessario perché, appunto, nessuna quantità di acume strategico vi salverà di fronte a nemici parecchio più forti di voi dal punto di vista dei numerini. Da questo punto di vista, non aiutano nemmeno la relativa lentezza del nostro mezzo di trasporto rispetto alle dimensioni del mondo, e l’assenza di una mappa del mondo; c’è una mappa, ma mostra solo l’area nelle nostre immediate vicinanze, rendendo la navigazione un muoversi a tentoni sperando che fra noi e il prossimo punto esclamativo non ci sia una catena montuosa.

Nitro Gen Omega

I punti esclamativi aiutano ad orientarsi… ma forse più varietà di icone non guasterebbe!

Nitro Gen Omega include anche un sistema di morale dei nostri piloti, ma devo dire che in condizioni normali è davvero facile mantenerlo a un livello alto tramite le varie attività che è possibile far svolgere ai piloti sulla nostra aeronave. Dico “in condizioni normali” perché quello che prevedibilmente farà crollare il morale dei nostri eroi è una sconfitta sul campo di battaglia, che non rappresenta la fine delle nostre avventure ma ovviamente ha conseguenze gravi sulla salute dei nostri piloti; tale evenienza, tuttavia, può facilmente essere evitata salvando la partita prima di ogni scontro.

MANTENERE ALTO IL MORALE DEI NOSTRI PILOTI NON È DIFFICILE

Qualcuno dirà che è meglio non salvare e godersi il gioco anche quando va male; ma non sono sicuro di quanto un approccio “quel che è fatto è fatto” – pur andando, senza dubbio, più vicino allo spirito sandbox e offrendo opportunità narrative più variegate – possa finire per miscelarsi bene con la struttura piuttosto ripetitiva dei contratti con i fixer. Se già dover fare avanti e indietro per racimolare le biglie necessarie per ottenere un potenziamento indispensabile per procedere non è super entusiasmante, immaginate farlo con dei piloti malmessi quando non addirittura completamente fuori gioco.

Per concludere, non voglio essere eccessivamente severo nei confronti di Nitro Gen Omega. Allo stato attuale delle cose (ricordo che siamo ancora agli inizi dell’Accesso Anticipato) le premesse per fare un bel titolo ci sono tutte, e stile artistico e combattimenti sono dei punti forti. Però credo che una puntellata ad altri aspetti più deboli sia decisamente salutare.

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