Lui e lei, adolescenti, si svegliano a giorni alterni l’uno nel corpo dell’altro. All’inizio disorientati, i due gestiscono poco alla volta la situazione, cercando di convivere con la bizzarra condizione e approfondendo il rapporto tramite messaggi sui quaderni di scuola e telefonici, fino a quando la “magia” finisce e matura la necessità di ritrovarsi per cercare di stare insieme.
Oltre al piccolo espediente di fantasia, con annessa parabola di un evento catastrofico da scongiurare, Your Name ha veramente poco da offrire allo spettatore affamato di novità. Come già successo nel mediometraggio precedente di Shinkai, Il Giardino delle Parole (lo trovate su Netflix), il tessuto narrativo si riempie costantemente di risposte esistenziali a domande che nessuno ha mai posto. Tutto questo rende il film più vicino ad un melò: piacersi, sapere di amarsi, ma non avere la possibilità di stare uno accanto all’altra.
Il tessuto narrativo si riempie costantemente di risposte esistenziali a domande che nessuno ha mai posto
Ho navigato abbastanza, durante la mia adolescenza, tra manga e anime, e quindi posso capire la natura di questo progetto, ma non riesco ad apprezzarla più di tanto. Your Name, oltre a un intrattenimento puerile e adolescenziale, non offre nulla, palesando anzi una certa presunzione.
Your Name sembra orchestrato con l’unico scopo di farci emozionare per forza
VOTO 6
Genere: animazione
Publisher: Nexo Digital
Regia: Makoto Shinkai
Colonna Sonora: Yo Yamada
Intepreti (doppiatori nella versione originale): Ryunosuke Kamiki, Mone Kamishiraishi, Masami Nagasawa
Durata: 107 minuti