A Plague Tale: Requiem segue lo struggente viaggio di Amicia e Hugo, già protagonisti del primo capitolo della serie sviluppata da Asobo Studio. Nella Francia dell’Inquisizione e della peste nera fratello e sorella proveranno ad iniziare una nuova vita… ma la maledizione che li segue non tarda a palesarsi di nuovo.
Sviluppatore / Publisher: Asobo Studio / Focus Entertainment Prezzo: 59,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile
BUONA (ANCHE) LA SECONDA?
Un celebre adagio dice che quasi sempre confermarsi è più difficile che affermarsi, che arrivare in cima è nettamente più semplice del restarci. Sarà, ma soprattutto nel mondo dell’entertainment non sono pochi i secondi capitoli che possono vantarsi di aver superato i loro celebri predecessori.
Nel cinema “blockbuster” gli esempi sono tantissimi, da Il Padrino II ad Aliens, Terminator 2, Il Cavaliere Oscuro e via dicendo. Anche in ambito videogiochi gli esempi non mancano. Senza pensarci troppo ci vengono in mente i secondi capitoli di Baldur’s Gate, Uncharted, Silent Hill, Assassin’s Creed, Borderlands, Resident Evil, Titanfall e potremmo continuare ancora a lungo.
L’attesissimo sequel può vantarsi di aver superato il predecessore
I protagonisti sono sempre gli stessi, Amicia e Hugo, sorella e fratello che nonostante la loro giovane età di cose brutte ne hanno viste e passate fin troppe. In un periodo storico come quello in cui sono ambientate le loro (dis)avventure sopravvivere ad una normale vita quotidiana è già un’impresa, ma se di mezzo ci si mettono anche la peste nera, maledizioni, assassini, inquisitori e forze soprannaturali allora…
SQUADRA CHE VINCE, SI MIGLIORA
I due hanno provato a ritagliarsi una vita normale, ma dopo un breve periodo di apparente calma i problemi si ripresentano a loro ancora più cupi. La pestilenza, rappresentata dai milioni di topi che in questa seconda uscita sono mostruosamente più numerosi e pericolosi, perseguiterà i due protagonisti nella loro affannosa ricerca di una cura per la Macula, la malattia che affligge Hugo e che rischia di spegnerne presto la giovane vita.
La soluzione a questo gravoso problema sembra nascondersi in una misteriosa isola, apparsa in sogno al giovane. L’inizio bucolico che vi attende in Requiem vi regalerà momenti spensierati e scorci visivi davvero notevoli, ma è solo l’incipit di un viaggio nel quale minacce di vario tipo e devastazione saranno all’ordine del giorno. Per contrastare i rinnovati pericoli che vi attendono, Asobo Studio ha preso le meccaniche del gioco precedente, ampliandole e rifinendole in maniera certosina.
Asobo Studio ha preso le meccaniche del precedente, ampliandole e rifinendole in maniera certosina
A tal proposito, un paio di sezioni risultano un po’ confuse per quanto riguarda gli obiettivi da portare a termine, che inducono ad un “trial and error” che si poteva evitare. In un meccanismo di gioco eccellente stride un po’ anche il modo in cui è stato implementato l’elemento crafting, legato soprattutto al miglioramento delle armi. I materiali sparsi in giro sono a dir poco scarsi e la quantità richiesta per le modifiche un po’ troppo esosa. Servirebbe qualche aggiustamento che speriamo arrivi sotto forma di patch correttiva.
TUTTO MOLTO BELLO, MA…
Esteticamente A Plague Tale: Requiem segna un discreto passo avanti rispetto al gioco precedente, anche grazie alla decisione di Asobo Studio di mollare una volta per tutte la old-gen di console per dedicarsi agli hardware più aggiornati. Il mondo di gioco in cui si muovono Hugo e Amicia è vivo, vibrante e reso sorprendentemente bello da vedere grazie a oculate scelte stilistiche.
Un passo avanti, grazie alla decisione di mollare la old-gen
Sebbene in un gioco come questo tale limitazione si senta meno pesantemente che in titoli come Gotham Knights, è evidente che il team di sviluppo ha trascurato un po’ l’ottimizzazione del proprio titolo, visto che anche su PC con configurazioni piuttosto “allegre” si fatica a raggiungere la quota minima in 4K e per arrivare agli agognati 60 fps è necessario scendere ad una risoluzione prossima ai 1080p. Eccellente e quasi impeccabile invece l’audio, sia per quanto riguarda gli effetti sonori che per il doppiaggio in inglese, sottotitolato più che discretamente in italiano.
Al netto dei problemi, Asobo Studio è riuscito a creare un sequel addirittura superiore al già ottimo primo capitolo
In Breve: Al netto di qualche problema di ottimizzazione, che speriamo venga risolto a breve, A Plague Tale: Requiem segue il solco qualitativo tracciato più di tre anni fa dal primo capitolo della serie, Innocence. Le meccaniche di base sono rimaste più o meno le stesse, ma a loro si sono aggiunte due o tre novità capaci di ampliare non poco il respiro di questa seconda avventura… che vi emozionerà e coinvolgerà come forse non potreste immaginare.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Come descritto in sede di recensione, l’unico difetto imputabile a questo secondo A Plague Tale riguarda l’ottimizzazione. Su console il gioco è “cappato” a 30 fps, ma è su PC che si poteva fare decisamente di più. Per raggiungere quote di fluidità consone a questa piattaforma è necessario purtroppo sacrificare la risoluzione. Urge correttivo.