Ho sempre trovato, nella sacra arte della gestione ferroviaria, qualcosa di magico e difficilmente esprimibile a parole. È dai tempi di A-Train (per gli amici nipponici A-Train III), distribuito in occidente da Maxis nel lontano 1992, che ho imparato ad ammirare la bellezza di due treni che, in una specie di danza, portano merci da una parte all’altra di un paese, senza scontrarsi brutalmente. Scambi ferroviari, fermate programmate e una buona organizzazione logistica sono gli ingredienti preferiti da chi, come il sottoscritto, cerca sempre la perfezione davanti a una sfida. Rispetto alla serie sviluppata da Artdink nel secolo scorso, fortunatamente, sono apparsi sui nostri schermi titoli in grado di riprodurre tale magia senza però farci sbattere la testa sulla tastiera, anzi, riuscendo a farci rilassare davanti a un fiume difficilmente valicabile.
Sul trono di questo genere, a mio avviso, siede fieramente Mini Metro, ma di certo non mancano validissime alternative, tra cui l’opera del trio Alexey Davydov, Sergey Dvoynikov e Timofey Shargorodskiy: Train Valley, uscito nel 2015, che è riuscito a raccogliere buoni consensi da critica e pubblico. Così, a distanza di tre anni, siamo finalmente pronti a indossare nuovamente il caschetto giallo dell’Ingegner Cane e dedicare anima a corpo alla costruzione di una fitta – e funzionale – rete di ferrovie.
CIUF CIUF ACCIUFFI ME
Il secondo capitolo di Train Valley, attualmente in versione Accesso Anticipato sullo store digitale di Zio Gabe, è a tutti gli effetti un puzzle game che però strizza l’occhio ai gestionali classici: in ogni livello troviamo stazioni, che “producono” lavoratori e richiedono prodotti raffinati, e un buon numero di fabbriche che, soddisfacendo particolari requisiti, ci permettono di creare gli oggetti necessari per portare a termine la sfida.
Train Valley 2 è un puzzle game che però strizza l’occhio ai gestionali classici
Evitare lo scontro tra treni è sempre fondamentale, ma non disperate: qualora accadesse sarà sufficiente riparare le strutture danneggiate per rimettersi sui binari. Per evitare il disastro ogni treno può essere facilmente fermato con un semplice clic, e addirittura può fare dietrofront senza dare troppe spiegazioni! Per tale motivo Train Valley 2 è adatto sia a chi cerca un titolo più “cattivo”, dove è necessario valutare bene i propri mezzi per sfruttarli al meglio, sia a chi si diverte a cliccare furiosamente sui vari treni per fermarli e farli ripartire all’occorrenza, senza pensare troppo alla parte logistica.
CIUF CIUF ACCIUFFO TE
I primi livelli, è vero, possono trarci in inganno: una stazione, un paio di fabbriche e una soluzione – ben ovvia – per collegare tutti gli stabilimenti. Livello dopo livello, però, le cose si fanno sempre più complicate, e prima di trovare una soluzione per non sperperare al vento fior di quattrini serviranno pazienza e una buona capacità organizzativa, per non parlare di un briciolo di multitasking fondamentale per gestire più treni in corsa contemporaneamente.
Livello dopo livello le cose si fanno sempre più complicate