Cyberpunk 2077 è una figata pazzesca, senza se e senza ma. Un parere autoesplicativo, il mio, su quello che ho visto oggi nella presentazione a porte chiuse, e d’altronde non sarà facile comunicarvi quel che ho provato nella visione del filmato di gameplay commentato da CD Projekt RED. Probabilmente lo rivedrò una seconda volta prima della fine della gamescom, perché ne sono stato totalmente catturato; mi sono approcciato alla visione del gioco con la paura di essere deluso, anche con un pizzico di voglia di criticarlo, perché, cavolo, non può essere tutto cosi bello come sembra, no? E invece…
Mi siedo, spengono le luci, uno dei ragazzi dello staff lancia qualche battuta, ridono tutti ma io no, sono troppo ansioso che parta tutto, che la schermata piena di neon con il logo vada in dissolvenza e lasci spazio al gioco. Un gioco che è riuscito a monopolizzare la mia attenzione dal primo annuncio, che a ogni minimo rumor o leak fa accelerare il battito del mio cuore; ripeto a me stesso che è “solo” un videogioco, che non può restituire le impressioni di romanzi capolavori che ho fagocitato nell’adolescenza, che non sarà mai esattamente al pari del gioco di ruolo cartaceo. Ma è tutto inutile.
Nel mio caso, il pubblico della presentazione ha optato per un protagonista maschile
A questo punto, al di là della visuale in prima persona che funziona molto bene, il video ha iniziato a mostrare dettagli particolarmente ispirati: V ha estratto un cavo dal suo braccio e ha recuperato informazioni tramite la porta neurale della donna, per poi farla riprendere con metodi piuttosto bruschi. Il corpo nudo del personaggio fa parte di una storia cruda e adulta, dove non c’è mai nulla di gratuito e, anzi, tutto risulta maledettamente al suo posto: dai nomi dei personaggi ai vestiti, dallo stile ai medici che portano via la donna, ogni cosa è squisitamente Cyberpunk. L’acceleratore viene premuto con forza ancora maggiore qualche minuto dopo, quando V si fa innestare un cyber-miglioramento nella mano destra, cosa che giustifica ampiamente l’HUD con I colpi della pistola. Anche qui è tutto perfetto, persino nel giustificare le indicazioni visive con le scelte fatte nella storia, specie quelle per modellare il PG.
La coerenza appare assoluta, persino nel giustificare l’HUD con gli impianti installati su V durante la storia
Perdonerete la cavalcata descrittiva, in effetti non mi aspettavo di ricevere impressioni cosi “gigantesche” su una versione rivista e corretta di quanto è stato presentato a LA. Ho idea di avere appena intravisto l’ombra del “mostro”, un gioco pazzesco per setting e gameplay che sembra avere messo ogni singolo pezzo al posto giusto, dalla scelta di essere un gioco in prima persona e risultare talmente immersivo da togliere il fiato, compresa la piccola sezione di guida che si è vista in azione, fino alle continue citazioni dell’RPG da cui Cyberpunk 2077 ha preso origine. Solo un livello di dedizione assoluta e cura maniacale dei dettagli può arrivare a un simile risultato, ed è “semplicemente” quel che ci aspettiamo da CD Projekt RED.