Uno dei modi migliori per sopravvivere oggi, nel mercato dedicato a qualsivoglia medium di intrattenimento, è quello di adattarsi cercando di mettere a fuoco le necessità dell’utenza a cui si fa riferimento. Per i videogiochi è fondamentale seguire tale forma mentis, se non altro perché la duplicazione inevitabile di generi può essere trattata di nuovo solo trovando il metodo giusto per rinnovare la formula, senza però stravolgerla.
In casa Mad Head Games sembra che la nozione sia stata compresa, poiché Pagan Online si presenta con una classica formula hack’n’slash in cui emergono, però, alcuni piccoli accorgimenti capaci di renderlo unico a modo suo. Con un backlog di soli “hidden object games”, gli sviluppatori serbi saranno riusciti a fare centro?
MITOLOGIA SLAVA
L’universo fantasy ispirato alla mitologia slava viene tradotto nel videoludo con un’avventura dai connotati epici, in cui veniamo piacevolmente coinvolti a combattere una guerra utile a ripristinare la presenza di alcune divinità scomparse dai loro luoghi di potere. La mancanza di equilibrio ha permesso alle forse del male di prendere il sopravvento e solo tramite un cammino arduo, pensato per farci ripartire da zero come eroi e riacquistare, nel tempo, i poteri, saremo in grado di poter in qualche modo sanare la situazione. La produzione disponibile per il momento sottoforma di Accesso Anticipato ripartisce l’esperienza in delle macroaree di interesse, come sempre dedicate a quei punti cardine che non possono mancare in prodotti appartenenti al genere. La campagna principale viene frazionata in capitoli, ognuno dei quali accessibile da un focal point presente all’interno del Pantheon, hub del gioco, e giocabile selezionando una tra le tre difficoltà disponibili. Dopo una prima fase di tutorial utile a comprendere i comandi, che vedremo a breve, il giocatore viene trascinato in un susseguirsi di missioni relativamente brevi, suddivise da blocchi in cui affrontare delle ondate di nemici crescenti per numero e difficoltà, che culminano con una boss fight.
Al momento il progetto è molto interessante, tocca tenerlo d’occhio
LE BASI CI SONO
Come accennato poco sopra, Pagan Online cerca in qualche modo di cambiare lievemente il gameplay utilizzato maggiormente per i titoli di genere, presentando un sistema di comandi alternativo che vede come protagonista un sistema di movimento basato sul WASD. Detta così potrebbe sembrarvi assurda come scelta, ma una volta messo mano sul titolo ne si può apprezzare la scelta soprattutto quando vista in parallelo con il mouse, che concede di mirare in modo più preciso. Questa impronta più tattica si accompagna a un sistema di abilità conciso e funzionale, presentato direttamente sull’interfaccia e utilizzabile mediante la comoda rosa di tasti intorno ai WASD. Per ottimizzare l’esperienza di gioco, alcuni elementi esterni presenti nell’hub principale cercano di migliorare e diversificare un minimo la parte gestionale dell’inventario, utilizzando l’ormai onnipresente crafting. Per confezionare degli oggetti di maggior potere basterà trovare la ricetta dedicata e, chiaramente, gli elementi necessari al fine di comporla. Nel pantheon sono presenti anche un mercante, un mercenario che sblocca missioni extra da compiere in parallelo alla campagna e una strega, che vi permetterà di accedere all’interfaccia pensata per migliorare le abilità del personaggio, spendendo i punti dedicati in compagnia di qualche ingrediente di crafting.
Inizialmente il controlli via WASD spiazzano un po’, ma quando ci si abitua diventa anche divertente.