Benché sia basato sul franchise oggi più forte nel panorama dell’intrattenimento, almeno in occidente, Marvel’s Avengers sta vivendo una delle lavorazioni più problematiche che si ricordino in tempi recenti. Presentato attraverso un teaser nel pieno della Avengers mania legata al dittico cinematografico che ha posto fine al gigantesco arco narrativo del MCU, il gioco sviluppato da Crystal Dynamics in collaborazione con Eidos Montreal è poi sparito dai radar, riemergendo solo al recente E3 per cadere vittima di un vortice di critiche. Nell’occhio del ciclone e delle lamentele dei fan sono finiti soprattutto i modelli dei personaggi e i loro volti, modellati forse in maniera troppo generica, prendendo come riferimento l’aspetto classico utilizzato nei fumetti. Se per una serie di ragioni contrattuali, e dunque economiche, era difficile credere di poter vedere riprodotte le fattezze di Robert Downey Jr., Chris Evans e soci, d’altra parte le controparti poligonali mostrate non sprizzavano esattamente carisma da ogni pixel, per usare un eufemismo. Per quanto ci riguarda, tuttavia, il problema più grande legato a Marvel’s Avengers riguardava invece l’incapacità di sviluppatori e publisher di descriverne in maniera chiara il contenuto: traducendo i nostri timori, che razza di gioco ci dovremmo aspettare? Un dubbio che ci accompagna da diverse settimane e che grazie a una recente prova con mano siamo riusciti a soddisfare almeno in parte.
AVENGERS ASSEMBLE!
Dopo esserci accomodati di fronte a un ampio televisore, sotto cui abbiamo intravisto tra le ante chiuse del mobiletto che la sorreggeva una PS4 Pro in funzione, la demo che abbiamo potuto provare ci ha aperto il suo sipario su una San Francisco parata a festa per celebrare i suoi eroi. Mentre Iron-Man, Cap e soci si mostravano a una folla giubilante durante l’Avengers Day, però, una serie di esplosioni alle loro spalle ha interrotto il clima di festa imponendo l’attivazione di un protocollo di emergenza, catapultandoci così nel vivo dell’azione. Il quarto d’ora seguente ci ha visto alternarci nei panni dei cinque eroi più potenti del pianeta, ciascuno caratterizzato dalle proprie abilità sia nello stile di gioco sia nelle situazioni da affrontare.
Thor e Hulk, ad esempio, sono protagonisti di sezioni a terra che li vedono opposti a nutriti gruppi di nemici. Se il dio del tuono può cavarsela affidandosi al suo potente Mjolnir, il gigante verde è invece costretto a fare ricorso ai suoi lunghissimi salti per superare le sezioni pericolanti del ponte. Una volta entrati nella metallica armatura di Iron-Man si viene invece scaraventati nel pieno di un frenetico inseguimento aereo sospinti dalla forza dei propulsori che consentono altresì all’alter ego di Tony Stark di fluttuare per brevi istanti durante le battaglie al suolo.
Le sezioni dedicate a Capitan America e alla Vedova Nera si distaccano poi quasi del tutto dalle precedenti. Gli scontri coi nemici abbandonano la larga scala in cui eravamo immersi fino a quel momento per virare verso infiltrazione e scontri corpo a corpo. Natasha, in particolare, dovrà vedersela direttamente con Taskmaster, il super villain che pare essere dietro gli attacchi che hanno sconvolto quella che avrebbe dovuto essere una giornata di festa.
Ma sarà davvero questo criminale, di certo non uno dei più potenti o pericolosi dell’Universo Marvel, la mente responsabile di questa enorme macchinazione che porterà gli Avengers a sciogliersi? E soprattutto, quel che abbiamo appena giocato è rappresentativo del gioco che Square Enix ha in serbo? Prima di cercare di rispondere a queste e altre domande, facciamo un po’ il punto sulle sensazioni, non del tutto positive, che ci sono rimaste addosso al termine della prova.
LA DEMO CHE ABBIAMO POTUTO PROVARE CI HA APERTO IL SUO SIPARIO SU UNA SAN FRANCISCO PARATA A FESTA PER CELEBRARE I SUOI EROI.
VECCHI E NUOVI AVENGERS
Ben più preoccupante, invece, è la scarsa sensazione di modernità che il titolo ci ha trasmesso con i suoi QTE e i continui suggerimenti a video sull’uso delle abilità speciali, il cui livello di carica le rende disponibile guarda caso sempre al momento giusto, ovvero quando il design del mini-livello prevede il loro impiego per fare piazza pulita dei nemici nella maniera più spettacolare possibile.
SE NON CI FOSSE DI MEZZO LA LICENZA UFFICIALE MARVEL, INSOMMA, IL NOSTRO LIVELLO DI INTERESSE SAREBBE DECISAMENTE PIÙ FREDDO.
Quello che in altre situazioni non attirerebbe forse più tanto la nostra attenzione è invece un comparto narrativo di alto livello, realizzato nei pieni rispetto dei canoni del grande racconto Marvel, ma costruito intorno a una situazione originale e inedita. Come accennato poc’anzi, i tragici eventi del Avengers Day porteranno la formazione di eroi a sciogliersi e disperdersi. E se fino a poco fa aleggiava un grande punto interrogativo intorno alle dinamiche che avrebbero portato alla loro reunion, punto di partenza dell’avventura principale del gioco ambientata cinque anni dopo il prologo, l’annuncio di Kamala Khan aka Ms. Marvel quale ulteriore protagonista, nonché come motore delle vicende che porteranno gli Avengers di nuovo insieme, colma queste incertezze con un’ottima notizia. Non solo perché Kamala è vista come il fumo negli occhi da chi delira di Gamergate e altra brutta gente simile, ma anche per la ventata di novità che apporta a un gioco che pare averne un gran bisogno.
Mettendo insieme tutte le informazioni, dunque, si può azzardare una risposta a quel dubbio iniziale sulla natura di Marvel’s Avengers, che a questo punto sembrerebbe configurarsi come un action/adventure di stampo piuttosto classico, in cui al giocatore verrà data l’opportunità di impersonare diversi eroi Marvel secondo quanto previsto dalla storia, se quel prologo che abbiamo avuto modo di provare si rivelerà specchio fedele della formula finale, a cui in ogni caso andranno ad aggiungersi delle missioni cooperative a 4, preannunciate da un disclaimer a inizio della demo. Le incertezze da fugare, ora riguardano tutte la personalità del gioco. Se il fascino degli Avengers può bastare per attirare a prescindere tutti gli appassionati delle loro storie a fumetti o su pellicola, per rendersi appetibile a un pubblico più ampio sarebbe necessario che Crystal Dynamics innestasse una marcia più alta nelle fasi action, smarcandosi da tutto ciò che è venuto prima e trovando una propria strada.