Mankind knew that they cannot change society. So instead of reflecting on themselves, they blamed the Beasts.
Da una parte, proprio come ci si aspetterebbe da uno studio in grado di sfornare negli ultimi anni un incredibile picchiaduro dopo l’altro, la prima beta di Guilty Gear Strive ha offerto ai suoi giocatori una presentazione senza pari (superando a piè pari i già impressionanti Dragon Ball FighterZ e GrandBlue Fantasy Versus), un gameplay in grado di dare davvero assuefazione e una colonna sonora che spacca. Dall’altro, però, questa prima avventura online sul nuovo picchiaduro di Arc System Works si è rivelata una delle più frustranti di sempre e ha dimostrato quanto ora più che mai sia importante implementare un netcode decente.
UN CAPOLAVORO DI ANIMAZIONE
Essendo cresciuto con i fighting game a tre dimensioni, in particolare Tekken e Soulcalibur, sfortunatamente da piccolo non ho avuto il piacere di tuffarmi nel pazzo mondo anime di Guilty Gear. Si tratta di una serie che ho scoperto più avanti, gustandomi da casa le finali EVO e rimanendone così ipnotizzato da ritrovarmi in un attimo ad acquistarne l’ultimo capitolo.
Nonostante, quindi, le mie discutibili capacità tecniche e il poco tempo a disposizione, Xrd si rivelò un titolo davvero piacevole, tanto che, quando alcuni mesi fa Arc System ha tirato fuori dal cilindro Strive, mi sono ritrovato per la prima volta dopo parecchio tempo ad aspettare con trepidante impazienza l’arrivo di un nuovo picchiaduro.
Le texture risultano così deliziose da sembrare prese da un anime dall’altissimo livello di produzione
I vari combattenti trasudano personalità da tutti i pori, grazie a dei design che in tutti i casi, fatta forse eccezione per Faust, più simile ora a uno zombie che a un folle, sono un deciso passo avanti rispetto al capitolo precedente (sì, sto guardando proprio te, Axl… Te e i tuoi pantaloncini da boy scout). Ogni singolo frame potrebbe tranquillamente essere preso e incorniciato, specie gli stilosi Counter, dove l’azione si ferma permettendoci di gustare in tutta la loro gloria anche le più bizzarre espressioni facciali.
Ogni singolo frame dei combattimenti potrebbe tranquillamente essere preso e incorniciato
Ad accompagnare l’eccellente azione c’è un reparto sonoro in grado di rendere ancora più deciso l’impatto dei pesanti colpi che scambiamo con i nostri avversari e una colonna sonora che, con i suoi durissimi riff di chitarra elettrica, ha uno stile in grado di far pompare il sangue nelle vene sin dall’inizio del match e che mi sono ritrovato a canticchiare spesso e volentieri, per la disperazione della mia ragazza.
STAIRWAY TO HEAVEN
Nel caso vi stia allettando l’idea di fare un salto di persona su Guilty Gear Strive, sappiate che questa è davvero l’occasione perfetta. I personaggi presenti nella Beta sono stati abbastanza per dare un’idea del gameplay che dovremmo aspettarci al lancio.
Continua nella prossima pagina…
- 1 2