Per gli appassionati di motori c’è sicuramente più scelta tra le quattro ruote che tra le moto. RIMS Racing si propone di mettere una pezza a questa sciagurata ingiustizia.
Sviluppatore / Publisher: Raceward Studio / Nacon Prezzo: ND Localizzazione: Completa Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 19 agosto
Raceward Studio, dove li avevo sentiti prima? Probabilmente da nessuna parte. D’altra parte, RIMS Racing è il loro titolo d’esordio, ma non per questo si può dire che la software house italiana sia composta da pivelli, infatti diversi di loro vengono dallo studio milanese di fama internazionale per eccellenza. Proprio loro, Milestone.
Ovvio, quasi scontato, dunque, aspettarsi un gioco di moto, ma altrettanto lecito è pretendere qualcosa che distingua RIMS Racing dalla competizione.
NEW MECHANICAL EXPERIENCE
Durante la presentazione alla stampa di qualche giorno fa, il lead designer Fabio Respighi ha sottolineato più volte quanto RIMS Racing punti ad essere un nuovo tipo di esperienza meccanica, spiegandoci poi che al centro del gameplay ci sarà, ovviamente, la guida delle moto, ma anche il miglioramento e la manutenzione delle stesse. Per questo motivo il cuore del gioco sarà la modalità carriera, in cui selezioneremo il nostro bolide tra una decina scarsa di modelli commerciali, gioiellini che metteranno alla prova la nostra capacità di scelta: Yamaha, Ducati, BMW o MV Augusta? Ce ne saranno altre a disposizione, ma spero di aver reso l’idea.
NESSUNO CI OBBLIGA A CORRERE: POTREMO ANCHE DECIDERE DI STARE A RIPOSO
Quando invece avremo acquisito parti più performanti di quelle precedentemente in nostro possesso, occorrerà passare un po’ di tempo in officina, vero centro dell’esperienza meccanica tanto importante per Raceward Studio. Lì, la nostra moto verrà mostrata con le sue dozzine di componenti, ognuna delle quali potrà essere smontata secondo la reale procedura. Ad esempio, per cambiare la pinza dei freni dovrete prima smontare il meccanismo frenante, aprirlo, togliere la pinza in uso e sostituirla con una nuova, possibilmente più performante, che deve comunque essere compatibile con il vostro modello di moto. L’unica componente che viene rappresentata come un blocco unico è il motore. Gli sviluppatori italiani si erano scassati i maroni di lavorare e avevano deciso di diventare improvvisamente degli scansafatiche? No, Fabio e colleghi si sarebbero anche messi a modellare ogni singola vite, ma il fastidioso mondo del libero mercato e del copyright si è inopportunamente messo di traverso, e le case produttrici hanno deciso che non fosse il caso di condividere con il mondo i loro segreti industriali. E che sarà mai!
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