La serie del 4X a turni di Stardock Entertainment si aggiorna dopo quasi sette anni, e Galactic Civilizations 4 esce in Accesso Anticipato su Epic Games Store. Merita già la vostra attenzione?
Sviluppatore / Publisher: Stardock Entertainment / Stardock Entertainment Prezzo: 33,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Epic Games Store) Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato); 2022 (versione finale)
La serie di Galactic Civilizations affonda le proprie radici all’incirca un ventennio fa, quando il capostipite uscì nel 2003. Da allora l’evoluzione è stata continua, con il capitolo più recente, il terzo, che ha goduto di un continuo supporto attraverso più di una dozzina tra DLC e espansioni. Era ora che arrivasse un prodotto creato da zero.
GALACTIC CIVILIZATIONS FOR EVERYONE
“Creato da zero” è un po’ una forzatura nei riguardi di Galactic Civilizations 4, anche perché è evidente che sarebbe stato sciocco gettare alle ortiche la storia del franchise, e ciò si traduce in un gioco che, per essere appena atterrato nel variopinto mondo degli Early Access, offre già una certa varietà. Sto pensando soprattutto alla quantità di razze selezionabili, le quali fin d’ora non sfigurerebbero come roster di un titolo completo. Tra l’altro non mancano delle specie di easter egg, nel senso che immagino che strabuzzerete gli occhi quando vedrete certi alieni rassomigliare volti noti come gli Zerg, E.T., o addirittura i Furby. Fin dalle prime schermate si palesa un ottimo numero di personalizzazioni, anche per quanto riguarda le statistiche della nostra fazione, sulla quale possiamo quindi fare un po’ di aggiustamenti per adeguarla al nostro gameplay, o magari anche per rendere più spiccati i suoi tratti distintivi, quasi stessimo affrontando un GdR.
IMPOSSIBILE NON TRASCURARE L’ESISTENZA DI DUE PESI MASSIMI DEL GENERE COME STELLARIS ED ENDLESS SPACE 2
WE’RE NOT ALONE IN THIS UNIVERSE
Dove purtroppo il gap tra gli sviluppatori statunitensi e quelli svedesi risulta evidente risiede nel comparto audio-visivo: Galactic Civilizations 4 semplicemente non regge il confronto con Stellaris. La mappa, con la sua rappresentazione di nebule, stelle e buchi neri, sembra aver seguito uno stile poco realistico che secondo me sposerebbe meglio lo spirito di un gioco fantasy rispetto ad uno incentrato sulla science fiction esplorativa. Anche i combattimenti si risolvono in pochi secondi senza quasi alcuna animazione, e questo in realtà, per quanto possa sembrare controinutuitivo, mi ha lasciato una speranza: come abbiamo detto in apertura, siamo appena all’arrivo in Early Access, per cui il tempo per miglioramenti non manca di certo. In effetti ho constatato altri aspetti ancora piuttosto ruvidi, per esempio l’assenza di un modo facile e veloce per tenere traccia di tutte le proprie astronavi, che tornerebbe estremamente utile in numerose situazioni, sia nell’early game quando mandiamo le sonde in auto-esplorazione, sia più avanti quando il numero di flotte che controlliamo aumenta in maniera considerevole.
Ad ogni modo, Galactic Civilizations 4 si differenzia in maniera significativa dai competitor di cui abbiamo parlato su diversi aspetti fondamentali, a partire dall’esplorazione. Sarete abituati a viaggiare tra sistemi solari attraverso hyperlane che li collegano e al tempo stesso li mantengono separati, e invece qui viaggiamo fin da subito da una stella all’altra senza limitazione di sorta, all’interno di un cluster di corpi celesti piuttosto ampio che costituisce una sorta di ammasso stellare, una piccola parte della galassia che, questa sì, si collega ad altri gruppi simili tramite collegamenti che richiedono un certo livello tecnologico per essere attraversati. È come se ci avessero messo a giocare in un piccolo giardinetto dove capire come funzionano i meccanismi di base per poi buttare giù il recinto e lasciarci andare liberi in un mondo senza confini.
L’aspetto più caratterizzante ruota attorno al mosaico di razze che costituiscono il nostro impero e che potrebbero entrare in conflitto tra di loro