Quando uno sparatutto porta lo storico marchio di Apogee, il cuore batte più forte. Sarà in grado questo Turbo Overkill di raccogliere l’eredità di DOOM, Duke Nukem e Serious Sam?
Sviluppatore / Publisher: Trigger Happy Interactive / Apogee Entertainment Prezzo: €16,79 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: 22 aprile 2022 (Accesso Anticipato); 2023 (versione finale)
C’erano una volta i cosiddetti “sparatutto ignoranti”, poveri di narrazione e scevri di qualsiasi velleità strategica, eccezion fatta naturalmente per l’arma da scegliere in base al contesto e per il percorso ottimale da seguire per raggiungere la fine del livello. Sembra ieri che ci approcciavamo al genere in questo modo così istintivo e, per certi versi, animalesco, invece sono già passati trent’anni. L’avreste mai detto? Eppure, bisogna ammetterlo, ci siamo divertiti come dei matti, anche se questo ha significato lasciarsi alle spalle vecchi computer e sistemi da gioco che in precedenza avevamo amato alla follia. Spiacente per te, mio caro Amiga 1200, ma se voglio giocare a DOOM mi tocca usare il portatile che mi ero comprato “per andare all’Università”, e se voglio farlo meglio devo per forza rubare al nuovo, e fiammante Pentium 90, un po’ di quei cicli di clock originariamente destinati “al mio formativo percorso di giornalista di settore”, qualunque cosa volesse dire quella frase che ripetevo penosamente ai miei genitori, ma che aveva un ché di professionale e di rassicurante.
Da allora ne sono successe delle belle: mi sono sposato, ho cambiato due o tre automobili, ho visto mio figlio crescere e con lui anche il mondo dei videogiochi, in ogni suo aspetto. Pure gli sparatutto non sono più quelli di una volta. Ora ci sono cause da difendere, personaggi con cui contrattare, armi da evolvere e modificare e, quelle che una volta erano semplici guerriglie in LAN tra tecnologici perditempo, oggi sono diventate gare sportive ufficialmente riconosciute come tali, con tanto di “atleti” e di celebrità famose in tutto il mondo. Accipicchia, verrebbe da dire: ma se uno volesse solo imbracciare un’arma – virtuale, s’intende – e fare una bella strage di mostri venuti da qualche dimensione parallela, cosa potrebbe fare? Per esempio, potrebbe iscriversi all’Accesso Anticipato di Turbo Overkill e dimenticarsi di tutto il resto.
PER VOI TECNOMANTI
Il gioco comincia piombando dall’alto, a tutta velocità, su un ignaro mostro nemico, macellandolo con una motosega montata al posto di una delle nostre gambe. Il sangue schizza dappertutto e i suoi brandelli si spargono sul pavimento, tingendolo di rosso. Un’immagine di benvenuto che chiarisce immediatamente quale sia il tenore dell’opera: un sentito omaggio cyberpunk, splatter e ultraviolento alle origini del genere. Da quel momento in avanti siamo letteralmente proiettati nella nostra guerra personale contro Syn, l’eccentrica intelligenza artificiale che governa Paradise City (hmmm, mi sembra di aver già letto questo nome da qualche altra parte…) che ultimamente è andata un po’ fuori di elettro-coccio e ha cominciato ad ammazzare la gente generando virtuo-mostri biomeccanici con la faccia da monitor. Basta, la trama è tutta qui.
CITANDO SAETTA MCQUEEN, IL GAMEPLAY DI TURBO OVERKILL è velocità
L’ACCESSO ANTICIPATO DI TURBO OVERKILL
La versione definitiva di Turbo Overkill è prevista per l’anno prossimo, ma dallo scorso 22 aprile è possibile affrontare il primo “mondo” con le prime missioni in Accesso Anticipato. A livello contenutistico possiamo anche considerare questi sedici euro e rotti ben spesi, visto che alle poche ore di gioco garantite al momento seguiranno quelle dei livelli che saranno aggiunti successivamente e, chiaramente, possiamo contribuire alla realizzazione del gioco lasciando i nostri feedback.
Al momento, tuttavia, devo segnalarvi due cose: la prima, è che il sistema di upgrade delle armi (a cui si può accedere usando appositi distributori sparsi per i livelli) non è ancora del tutto soddisfacente; la seconda, è che se soffrite di motion sickness questo gioco NON fa per voi. Il fatto che leggiate questo articolo soltanto oggi, a più di una settimana dall’inizio dell’Accesso Anticipato e ad almeno 15 giorni da quando mi fu assegnato il codice, purtroppo, non è affatto casuale ma è frutto delle soggettive difficoltà che ho incontrato giocandolo, dai poderosi mal di testa istantanei a certe nausee che manco fossi il protagonista di Junior. Il motivo è chiaramente legato all’esagerata velocità con cui si muove il tutto e probabilmente anche alla particolare visuale “grandangolare” adottata da Trigger Happy, sintomi che neanche le opzioni grafiche avanzate hanno saputo in qualche modo lenire. Giocare a Turbo Overkill è un po’ come salire su una giostra, ma forse l’effetto cercato dai suoi sviluppatori in fondo è proprio questo.