Mato Anomalies – Anteprima

Credo che il rinnovato interesse nutrito dal grande pubblico occidentale nei confronti di Visual Novel giapponesi e JRPG a turni dallo stile anime sia ormai chiaro a tutti. Con il grande successo guadagnato da Persona 5 a cavallo tra le piattaforme di gioco, e la successiva consacrazione di brand affini e in forte ascesa come Tales of e Atelier, non potevano di certo mancare nuove produzioni dai valori produttivi minori che tentassero di emulare le atmosfere e l’estetica dei nomi più noti. Come per esempio Mato Anomalies.

Sviluppatore / Publisher:Arrowiz / Kochmedia Prezzo: N.D. Localizzazione: Inglese Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 2023

In tal senso, la creazione dello studio cinese Arrowiz si posiziona più o meno a cavallo tra ciò che ci si aspetterebbe di vedere in un tipico JRPG a turni partorito da Atlus e un videogioco indie destinato al pubblico di soli appassionati. Un potpourri di ispirazioni che prendono vita in un’ambientazione dal fascino orientale, tra citazioni a classici come Blade Runner e chiari riferimenti artistici alla già menzionata serie Persona. Arrowiz, già nota per Hermitage Strange Case Files, un’interessante visual novel dagli inaspettati risvolti lovecraftiani, ha questa volta deciso di puntare su un progetto per certi versi molto ambizioso. D’altronde Mato Anomalies viene presentato come un vero e proprio RPG a turni di matrice giapponese, e non come una semplice visual novel caratterizzata da statiche illustrazioni bidimensionali.

Solo la prova con mano a una breve build preliminare fornitaci dallo sviluppatore ci ha dato modo di scoprire cosa si nascondeva dietro le prime immagini promozionali pubblicate in rete. Oltre alle onnipresenti fasi dialogiche in stile avventura testuale, infatti, abbiamo scoperto che il progetto in seno a questo promettente team di sviluppo contempla anche fasi esplorative di dettagliati ambienti tridimensionali, elementi da dungeon crawler, combattimenti a turni e persino meccaniche prese in prestito dai più popolari card game sul mercato. Nei panni di Doe, un giovane detective dall’animo un po’ naif, ci si fa strada in una metropoli caratterizzata da un fascino in cui influenze architettoniche e artistiche della Shanghai dei primi del ‘900 incontrano i colori di insegne al neon ed elementi futuristici presi in prestito dal più classico filone letterario cyberpunk.

MALAVITA FUTURISTICA

Mato Anomalies non cela sicuramente l’interesse da parte degli sceneggiatori di raccontare un’intricata storia investigativa ambientata nel sottobosco della malavita locale, in cui sciamanesimo tradizionale ed elementi fantastici e futuristici si sposano per far incontrare il giovane detective privato con Gram, uno spadaccino in grado di fronteggiare a colpi di lama gli attacchi di terribili mostruosità scaturite dai pensieri e dalle emozioni umane. La premessa narrativa è stuzzicante quanto dovrebbe, pur non discostandosi dai tropi a cui il genere ci ha abituato nel recente passato del genere di riferimento; tuttavia è forse la potenziale sinergia tra i due protagonisti principali a rappresentare la parte più promettente del progetto.

è forse la potenziale sinergia tra i due protagonisti principali a rappresentare la parte più promettente del progetto

Se da una parte Doe è capace di muoversi con agilità tra i quartieri malfamati della città per tuffarsi in fasi investigative e dialogiche – con tanto di possibilità di “hackerare” la mente di testimoni non collaborativi con un minigioco in stile card game – spetta infatti al misterioso Gram darsi da fare quando ci si trova immersi nei Lair, veri e propri labirinti in cui il giocatore è chiamato dare prova della propria abilità strategica in classici scontri a turni. È chiaro che gli sviluppatori abbiano tentato di offrire due stili ludici ben distinti per i due protagonisti, e in tal senso si valuterà in futuro se la promessa profondità delle meccaniche proposte sarà sufficiente per reggere in scioltezza l’intera durata – certamente non esigua – di un RPG a turni.

Mato Anomalies

Detective, spadaccini e androidi procaci: tutto normale, è un RPG in salsa giapponese!

La versione di prova da noi testata in fase di anteprima ci ha dato un primo assaggio di ciò che il videogioco vorrebbe proporre al proprio pubblico, dandoci l’opportunità di calcare i primi passi per un’ora nell’ambientazione post-apocalittica di Telosma. Naturalmente, la build arrivataci (la stessa presente al recente Japan Expo, nel caso foste passati da quelle parti) presentava tutte le incertezze tecniche che ci si aspetterebbe da una versione preliminare, ma l’esperienza prova alla mano è sicuramente stata interessante e fortemente positiva. Mato Anomalies flette i muscoli di un’ambientazione tutto sommato inedita nel genere, se non ci si sforza di fare riferimento a videogiochi usciti ormai più di vent’anni fa.

TRAFFICI ILLECITI NEL SUBCONSCIO UMANO

La città è esplorabile in lungo e in largo, con mappe tridimensionali dalla dimensione contenuta che nascondono passaggi che si estendono anche verticalmente e personaggi non giocanti capaci di raccontarci i dettagli taciuti dell’ambientazione. I modelli poligonali dei protagonisti sfruttano una buona modellazione in cel shading che risalta la loro personalità durante i combattimenti, momenti in cui le animazioni tridimensionali possono dare il meglio di sé nell’esecuzione di tecniche di combattimento dagli esiti letali.

LE AMBIENTAZIONI ESPLORABILI HANNO UN FORTE SENSO DI IDENTITÀ

L’interessante mix di elementi tradizionali orientali e il sommarsi di interessanti incursioni futuristiche “sporcate” dal classico senso di abbandono e di sfiducia nelle istituzioni tipiche del più classico cyberpunk dona alle ambientazioni esplorabili una forte identità che valorizza il lavoro svolto in sede di direzione artistica. I personaggi, invece, non sembrerebbero al momento brillare in quanto a originalità, riconoscendosi nei più classici stereotipi del genere; sarà solo una prova con mano del prodotto completo a darci una risposta sulla validità narrativa del videogioco, ma se non altro in un mondo di JRPG ad ambientazione urbana figli del successo di Persona 5, il progetto di Arrowiz sembra aver trovato dei tratti di unicità capaci di separarlo dal gruppo di emuli.

Mato Anomalies

Nel caso ci si dovesse imbattere in testimoni non collaborativi, basterà hackerare i loro pensieri per venire a capo dei misteri che abitano la città.

Bisogna comunque considerare che malgrado la nostra recente prova con mano, Mato Anomalies è previsto in uscita per PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch per un non specificato momento del 2023, e in tal senso il tempo per limare le incertezze e tarare le meccaniche relative al gameplay è sicuramente necessario. Vedremo se il talentuoso team di sviluppatori con sede a Shangai sarà in grado di offrire agli appassionati un videogioco all’altezza delle loro aspettative.

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