Park Beyond

Park Beyond

Park Beyond – Provato

I ragazzi di Limbic Entertainment si sono posti una domanda appena ultimati i lavori su Tropico 6: e adesso cosa facciamo? Continuiamo ad operare nel campo, questa volta nella progettazione e gestione di parchi divertimenti a tema con il folle e coloratissimo Park Beyond.

Sviluppatore / Publisher: Limbic Entertainment / BANDAI Namco Prezzo: N.D. Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PS5, Xbox Series X|S Data di Lancio: 2023

Bandai Namco mi ha dato la possibilità di mettere mano su materiale scottante, questo perché è arrivato praticamente subito dopo Ferragosto, per ritrovarmi inizialmente a seguire una presentazione e diretta prova del gioco immerso nelle roventi sabbie del litorale laziale, e poi a raffreddare tutto nelle montagne del Friuli. Ma nonostante il cambio di location, la creatività e l’adrenalina delle innumerevoli montagne russe sono rimaste immutate.

Park Beyond
PARK BEYOND, PAROLA D’ORDINE: SFIDARE L’IMPOSSIBILE

Prima di tutto, parola agli sviluppatori: l’avventura con Tropico 6 ha sinceramente stimolato i ragazzi di Limbic Entertainment, tanto da spingerli nella progettazione di un nuovo titolo che non si distogliesse troppo dalla grammatica ludica di un gestionale nudo e crudo. In particolare, la categoria dei gestionali di parchi divertimento è in realtà un pantheon di titoli storici che ha attraversato con successi o meno intere decadi della scena videoludica, motivo per cui Park Beyond non si incasellava in un contesto inedito, bensì ricco di tanti e diversi sfidanti tutti ben diversi e distinti, motivo per cui il gioco aveva ampio spazio di manovra per cercare di attirare sin da subito l’attenzione del pubblico interessato. Al netto delle solite carrellate di informazioni su cosa si può e non si può fare nel gioco, ho trovato interessante il concetto della sfida all’impossibile. Park Beyond vuole essere dunque un titolo dalle sconfinate possibilità di progettazione e creazione. Dalla semplicissima montagna russa fino alla possibilità di riempire di dettagli il chiosco che vende patatine fritte al pubblico che desidera alzare ulteriormente la pressione arteriosa.

Park Beyond

Costruire la nostra prima creatura attraverso palazzi cittadini sarà una bella sfida.

Il resto della presentazione si arricchiva di dettagli che da lì a poco avrei provato direttamente con mano, ma non è mancata l’occasione di introdurre anche un elemento di trama. Ebbene, questa volta il lavoro degli sviluppatori è stato più certosino di quel che si possa pensare, infatti prenderemo le vesti di un ingegnere con la passione nell’inventare attrazioni sempre più veloci, divertenti ed efficienti. Al nostro ingaggio siamo comunque chiamati a gestire ogni parte del parco, dalle strutture alla contabilità, ma siederemo allo stesso tavolo di Alex, Blaize, Izzy e Phil, i nostri colleghi che si occuperanno di campi specifici (per esempio, Izzy è l’addetta per quanto riguarda tutti gli aspetti economici e ci introdurrà con la massima semplicità in ogni aspetto gestionale futuro).

SEMPLICE È BELLO

Esatto, come detto poco fa: semplicità. Park Beyond sin dalla prima missione che abbiamo potuto affrontare è un gioco tanto ricco quanto affascinante e funzionante nel modo in cui si presenta al giocatore. È vero, ci sono un numero impressionante di opzioni nella costruzione di una semplice rotaia con annesso carrello, ma la mappatura dei tasti permette di fare gran parte delle azioni ingegneristiche (carrelli, rialzi, curvature e via dicendo) con pochi e semplici tasti facilmente intuibili, e dopo pochi minuti saremo già in grado di gestire ampiamente ogni opzione di realizzazione e personalizzazione. Insomma, preparare i giri della morte o le curvature a 360° non è complicato dato che l’editor oltre che essere assai ricco guiderà passo dopo passo il giocatore nella creazione della sua creatura.

Il motto degli sviluppatori è quello di sfidare l’impossibile e Park Beyond ci permette di costruire davvero l’impossibile.

Inoltre, al netto del solito contesto isolato in cui si crea da zero un parco giochi, è incredibilmente divertente anche dedicarsi alla creazione di una lunghissima ferrovia che attraversa tutta la città, curvando tra i palazzi e sparando la carrozza al di là del fiume dove riprendere la corsa. Anche qui occhio ai dettagli: la velocità va a braccetto con la fisica, dunque non si potrà esagerare con le salite tanto quanto con le discese: lentezza, perdita di potenza o velocità eccessiva potrebbero non rispecchiare la riuscita della giostra appena creata.

DETTAGLI PER TUTTI I GUSTI

Avete finito la vostra montagna russa? Bene, proviamola! Anche Park Beyond ha la possibilità di farci vivere in prima persona la prova del nostro mostro di ferro e acciaio, posizionandoci sul seggiolino del carrello e provando l’ebrezza (tutta virtuale, ahimè) della velocità. Certezza della riuscita: un simpatico motivo musicale di sottofondo che si farà sempre più incalzante quando il carrello comincerà a macinare velocità.

Park Beyond

Non c’è solo lavoro, ma anche divertimento quando ci si richiede di provare l’efficienza della nostra montagna russa. Alzate le mani e urlate quando ci si butta in discesa, mi raccomando.

Ma se siete stanchi di progettare e volete divertirvi con feticci estetici potete sempre dedicarvi alla personalizzazione di chioschi di cibo e affini per intrattenere il pubblico affamato, e per personalizzare intendo anche decidere di installare dentro o fuori ad un negozio insegne luminose o quadri. Una piccolezza per molti, ma che in realtà nasconde una cura maniacale per ogni singolo aspetto durante la creazione del nostro parco divertimenti, che si potrà realizzare attraverso le missioni per obiettivi oppure nella creazione libera, dove il limite è dato solo dalla nostra immaginazione (e dal denaro in cassa, ovviamente).

In attesa di ulteriori sviluppi, di un’altra anteprima o simile, la prova di Park Beyond è stata più interessante che corposa. I colori sulla tavolozza dei ragazzi di Limbic Entertainment sono tanti, candidi e brillanti. Non si può far altro che seguire il progetto con interesse e cominciare a fantasticare costruzioni che sfideranno i limiti della fisica.

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