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Battlefield 2042

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Battlefield 2042: Patch 3.2 – Anteprima

Electronic Arts ci ha invitato a scoprire in anteprima la patch 3.2 di Battlefield 2042, una prova sul campo utile a toccare con mano i contenuti che cambieranno la fisionomia dello shooter di DICE.

Sviluppatore / Publisher: DICE / Electronic Arts Prezzo: 59,99 euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Co-op online / PvP competitivo PEGI: 16 Disponibile su: PC (EA app, Steam, Epic Game Store), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One Data di Lancio: Già disponibile




Novità che alcuni aspettavano da parecchio – per non dire troppo – tempo, diciamolo subito: il rework della mappa Breakaway ma soprattutto il ritorno al sistema di classi classico sono due cambiamenti tanto importanti quanto attesi, sicché non sorprende che l’evento fosse completamente dedicato a loro.

IL RITORNO AL PASSATO DI BATTLEFIELD 2042

Ebbene sì, finalmente si rivede il sistema di classi che ha sempre caratterizzato la serie Battlefield, una “new entry” che somiglia a un dietrofront il cui obiettivo è pacifico: ricucire lo strappo che ha rovinato il rapporto fra gli appassionati storici del franchise e l’ultimo capitolo. La scelta di puntare sugli Specialisti non era piaciuta fin da subito alla comunità, in cambio di una teorica maggiore libertà c’è stata una perdita d’identità che non è mai stata digerita davvero.

DICE ha deciso di tornare sui suoi maldestri passi per provare a restituire il maltolto ai tanti cuori infranti

Chi non vedeva l’ora di un ritorno al passato sarà probabilmente lieto di sapere che verrà accontentato: dopo aver preso atto ed elaborato i numerosi feedback ricevuti, DICE ha deciso di tornare sui suoi maldestri passi per provare a restituire il maltolto – il feeling d’un tempo – ai tanti cuori infranti.

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Il ritorno delle classi non può che essere una lieta novella per i veterani di Battlefield.

Con l’update di fine gennaio gli Specialisti verranno divisi nelle classi Assalto (Mackay, Dozer, Sundance, Zain), Geniere (Boris, Crawford, Lis), Supporto (Falck, Angel, Irish) e Ricognitore (Paik, Casper, Rao) in base alle caratteristiche che li contraddistinguono. Ciò coinciderà con una limitazione di determinati strumenti (i gadget di classe), i quali non saranno più utilizzabili con qualunque personaggio. Per rendere l’idea, con la patch RPG e affini diventeranno appannaggio esclusivo dei Genieri ergo la scelta del ruolo diventerà una discriminante per quel che riguarda l’equipaggiamento utilizzabile.

la scelta del ruolo diventerà una discriminante per quel che riguarda l’equipaggiamento utilizzabile

A completare il proprio loadout ci saranno degli equipaggiamenti di classe standard (Assalto/Penna Medica, Geniere/Attrezzo Riparatore, Supporto/Defibrillatore, Ricognitore/Segnalatore inserimento) e un lanciabile – come le varie granate – che però sarà disponibile per tutti.

Coordinarsi sarà più che mai essenziale con il ripristino dei ruoli, ma anche più appagante.

Sconfessando l’infelice scelta di game design iniziale, l’importante rivoluzione prevista con la patch 3.2 punta chiaramente a riesumare l’antico feeling e, al contempo, ad aumentare la leggibilità degli scontri. La speranza degli sviluppatori è che così si riveli più immediato capire con un’occhiata il tipo di nemico che si guarda, quali sono le sue capacità e di conseguenza a chi dare la priorità.

Il ritorno delle Classi punta a riesumare l’antico feeling e ad aumentare la leggibilità degli scontri

Va sottolineato che i nuovi limiti non riguarderanno le armi principali sicché sarà ancora possibile equipaggiarle a prescindere dalla classe, tuttavia per incentivare le classiche accoppiate classe/arma saranno previsti dei bonus:

  • Assalto con Fucile d’assalto: tre caricatori extra
  • Geniere con LMG: Dispersione migliorata mentre si è accovacciati o sdraiati
  • Supporto con SMG: tempi d’estrazione più rapidi
  • Ricognitore con Fucile di precisione: Mirino fisso immediato e costante

Le indicazioni fornite dall’evento sono abbastanza incoraggianti, la riesumazione dei ruoli storici sembra riuscire nel suo intento: chi vuole occuparsi dei veicoli deve necessariamente scegliere il Geniere, chi preferisce agire in prima linea e bucare le difese nemiche l’Assalto, chi è propenso – Dio vi benedica – ad assistere i compagni il Supporto e, invece, chi è dotato di una mira infallibile e ama muoversi ai lati della baraonda è perfetto per il Cecchino.

La guerra totale è sempre al centro dell’esperienza, su questo non ci piove.

La strutturazione imposta dalle classi e dai ruoli è parsa giovare all’esperienza complessiva, restituendo a Battlefield 2042 parte di quel modus operandi a cui ci ha sempre abituato il brand e di cui si sentiva la mancanza.

LA RINASCITA DI BREAKAWAY

L’anteprima è servita anche a mettere piede nella nuova versione di Breakaway. Sulla carta il rinnovo della mappa ambientata tra i ghiacci mira a fornire delle coperture migliori e dei percorsi che conducono ai punti d’interesse perfezionati, insomma tutto ciò che può favorire gli scontri tra fanteria.

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Uno scorcio della piattaforma petrolifera nella nuova Breakaway.

I ritocchi non finiscono qui, la piattaforma petrolifera ad esempio è stata spostata più vicino all’azione al fine di offrire uno spazio di gioco più concentrato e dei combattimenti più dinamici, ma il senso di nuovo si percepisce anche a livello estetico giacché si può notare una rielaborazione degli shaders del ghiaccio e della neve.

il senso di nuovo si percepisce anche a livello estetico giacché si può notare una rielaborazione degli shaders del ghiaccio e della neve

I match-test hanno fornito una manciata d’impressioni diverse rispetto a quelle che, solitamente, Breakaway sa regalare. Che sia tra i ghiacci o fra le bandiere lo scenario appare più a misura di soldato, inoltre l’azione nei dintorni della piattaforma petrolifera è più coinvolgente nonché arrembante. La versione rinnovata di Breakaway sembra effettivamente colpire nel segno, sebbene qualche dubbio naturalmente ci sia come la diffusa difficoltà a evitare di finire ripetutamente nel mirino di qualche cecchino, ma per un feedback più accurato c’è bisogno di una prova sicuramente più lunga e sostanziosa.

Tra scontri ravvicinati, dalla media e dalla lunga distanza ce n’è per tutti i gusti.

Due orette scarse e quattro match (due in modalità Sfondamento, due in Conquista) non sono certamente sufficienti a farsi un’idea precisa sul bilanciamento delle numerose componenti in gioco, sul possibile impatto di ogni novità e su quel che ci riserverà il prossimo meta, è chiaro.

La sensazione è che la patch 3.2 sia un passo nella direzione giusta

Altrettanto lapalissiana è la volontà degli sviluppatori di dimostrare ai tanti appassionati delusi che, nonostante tutto, Battlefield 2042 è ancora vivo, che c’è il desiderio di metterci mano finché non avrà ottenuto una forma più aderente a quella che popola i sogni infranti di chi s’è sentito tradito. La sensazione è che la patch 3.2 sia un passo nella direzione giusta, ma anche che il percorso riabilitativo sia ancora lungo e irto di ostacoli.

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