Durante un evento esclusivo abbiamo parlato con il creative director di DigixArt, Yoan Fanise, dell’imminente Road 96: Mile 0, di politica, di adolescenza e di come cambia un piccolo team quando viene acquisito. Qui, invece, trovate l’hands-on.
Sviluppatore / Publisher: DigixArt / Digixart, Ravenscourt Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data di Lancio: 4 aprile
Road 96 è stato una sleeper hit. Non per noi, che non ce lo siamo fatto scappare all’uscita e l’abbiamo recensito con gusto, ma la sua fama e l’apprezzamento presso il pubblico sono cresciuti col tempo.
Lo ammette candidamente lo stesso Yoan Fanise, creative director di DigixArt, durante un incontro online con alcuni giornalisti italiani a cui abbiamo partecipato nei giorni scorsi. “La reazione dei giocatori a Road 96 è stata così grande da sorprendere anche noi. Eravamo consapevoli che ai giocatori europei potessero piacere le storie politiche, ma poi l’entusiasmo attorno al nostro gioco ha iniziato a crescere in ogni parte del mondo, dalla Russia alla Cina passando per gli USA, ed è stata una bella sorpresa”. Al quel punto, l’idea di tornare nel mondo di Road 96 ha iniziato a prendere corpo: “Ci siamo ritrovati con una location solida e amata, in cui si possono raccontare un sacco di altre storie. Però volevamo fare anche un nuovo gioco, innovativo e ora siamo felici di averlo fatto. È stata una scelta abbastanza ovvia per noi”.
Road 96: Mile 0 però sarà un gioco molto meno politico del precedente capitolo: “Questa volta volevamo tenercene lontano” dice Yoan in riferimento alla politica, sfoggiando un sorriso che è un po’ un sospiro di sollievo. “Molti sono stati sorpresi da quanto Road 96 fosse politico. Mile 0 parla di adolescenza, credenze e crescita, di ciò in cui credi nella vita, di come ti cambia crescere. È un prequel, il primo capitolo si svolge in una manciata di giorni del giugno 1996, a ridosso delle elezioni politiche di Petria. Abbiamo deciso dunque di raccontare cosa è successo immediatamente prima, cosa hanno fatto i personaggi e perché erano per strada in quei giorni. In particolare ci siamo concentrati su Zoe che è un personaggio particolare. Ci saranno altri adolescenti e ci interessa concentrarci su cosa pensano e come vedono il mondo. Per ora non pensano ancora alla politica. Ci arriveranno, come abbiamo visto in Road 96. Adesso però pensano solo che il loro paese sia un casino.”
LA REAZIONE DEI GIOCATORI A ROAD 96 È STATA COSÌ GRANDE DA SORPRENDERE ANCHE NOI
“In questi momenti il giocatore sarà chiamato a rispondere velocemente e prendere decisioni a ritmo folle, che influenzeranno il rapporto con Zoe e simboleggeranno bene la partecipazione ai processi decisionali che si formano nel suo cervello. La nostra intenzione era quella di creare momenti cinestetici, come quelli che spesso si trovano nei film Pixar per usare un riferimento. Sono sequenze ricche di stile, al di fuori del flow del film/gioco, quasi dei musical o dei videoclip. La cosa che ci interessa di più è la storia e come trasmettere quel senso di urgenza e smarrimento nelle decisioni di un adolescente, ma se piacciono potranno anche essere prese da sole essere e rigiocate a parte.”
QUESTA VOLTA PARLEREMO DI LOTTA DI CLASSE, MA CI SONO UN SACCO DI STORIE CHE PARLANO DI LOTTA DI CLASSE SENZA ESSERE ESPLICITAMENTE POLITICHE
“A Petria ci sono aree residenziali più ricche, come quella in cui vive Zoe con i suoi genitori, che lavorano per il governo, ma ci sono anche zone molto più povere, come quello vive Kaito. Le due ragazze sono molto amiche, molto vicine tra loro, ma hanno visioni differenti sui grandi temi della vita che derivano dalle loro differenti origini. Il giocatore dovrà vestire i panni di entrambi e sostenere prima una tesi e poi l’altra; se vi divertite a giocare con la mente delle persone avrete pane per i vostri denti. Potrete provare a contraddirvi da soli o a far cambiare idea.”
IL TONO È LEGGERO A VOLTE, QUASI MATTO, POI DI COLPO PUÒ DIVENTARE MOLTO SERIO, PERCHÉ QUESTE RAGAZZE HANNO VISSUTO DEI TRAUMI, SONO PASSATE ATTRAVERSO MOMENTI TOSTI NELLA VITA
Dal 2021 il mondo è cambiato molto velocemente, e questo cambiamento ha coinvolto anche DigixArt, acquistata sul finire della lavorazione di Road 96 dal colosso Koch Media, divenuto nel frattempo Plaion. Nelle parole di Yoan, il passaggio da team indipendente a componente di una grossa galassia è stata una grossa opportunità che portato con sé una serie di vantaggi. “Oggi siamo parte di Plaion e possiamo sfruttare tutta la competenza e conoscenza che un gruppo così grande può trasmetterti. È bello poter contare sull’aiuto e l’appoggio di altri team. La dimensione di Plaion ci consente anche di fare di più, di fare cose che prima non potevamo raggiungere né immaginare. Abbiamo la libertà e la creatività di un indie, ma anche la stabilità di un grosso gruppo. È l’ideale!” Abbiamo la libertà e la creatività di un indie, ma anche la stabilità di un grosso gruppo: è la situazione ideale