Death Roads: Tournament

Death Roads: Tournament

Death Roads: Tournament – Anteprima

Distanze di sicurezza? Velocità moderata? Revisione ed assicurazione? In Death Roads: Tournament ci si prende a sportellate allegramente senza regola alcuna.

Sviluppatore / Publisher: The Knights of Unity / Surefire Games Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data di uscita: ND

L’anziano a bordo di un’utilitaria scarburata che viaggia a 20Km/h in mezzo alla carreggiata. Il giovane che guida e contemporaneamente messaggia con lo smartphone procedendo a zig zag. Il tizio che cerca un indirizzo senza navigatore, procedendo a passo d’uomo per leggere i numeri civici di tutti i condomini. Queste sono solo alcune delle terribili calamità che possiamo incontrare lungo la strada proprio quando siamo di fretta, facendoci rendere subito conto che sedili riscaldati, cambio automatico e parcheggio assistito sono solo inutili orpelli atti a giustificare il prezzo esagerato della nostra autovettura.

Il vero comfort è rappresentato da carrozzeria blindata, mitragliatori sul cofano e missili a ricerca di calore per distruggere i veicoli dei guidatori della domenica mentre mostriamo loro il dito medio urlando le peggiori calunnie nei confronti delle loro mammine. È con grande entusiasmo quindi che mi appresto a provare Death Roads: Tournament, racing game a turni con elementi CCG e roguelite in cui l’unica regola è sopravvivere. Prodotto da The Kings of Unity e distribuito da Surefire Games, è da poco entrato in early access (e ci rimarrà per un anno, in teoria), risvegliando il Max Damage che è in me. Vediamo di che si tratta.

DEATH ROADS: TOURNAMENT, CARTE E MOTORI

Non ci è dato sapere cosa abbia portato gli Stati Uniti a imbarbarirsi, degenerando nei Divided States of America. Siamo nel 2056 e, come in ogni futuro distopico che si rispetti, il mondo fa schifo per molti ma non per tutti. I più abbienti vivono a Prime One, opulenta città in stridente contrasto con la miseria e la desolazione che regnano all’esterno, intrattenendosi guardando Death Roads, una brutale gara automobilistica Coast to Coast nella quale tutto è concesso pur di vincere e guadagnare così l’accesso a questo ultimo angolo di presunta civiltà. Scaldate i motori ma posate pad e periferiche varie rappresentanti volanti e pedaliere, in Death Roads: Tournament riflessi felini e precisione nell’affrontare le curve lasciano il posto a tattica e ragionamento.

Death Roads: Tournament

Chiuso tra queste due macchine sono particolarmente vulnerabile, però potrei frenare, mettermi in coda e aprire il fuoco.

Si comincia come di consueto scegliendo il proprio alter ego tra una serie di pendagli da forca – non tutti immediatamente disponibili – che paiono usciti dai peggiori bar di un ambiente che mi è sembrato il mix tra Mad Max e Fallout. Un bel riff di chitarra elettrica ci accompagna creando la giusta atmosfera. I piloti non presentano statistiche diverse bensì carte e abilità esclusive da usare durante la competizione.

I piloti, che paiono usciti dai peggiori bar post-apocalittici, non presentano statistiche diverse bensì carte e abilità esclusive da usare durante la competizione

La selezione del veicolo avviene con lo stesso criterio, aggiungendo altre carte al nostro mazzo di guida a seconda del modello che vogliamo mettere su strada. A questo punto dobbiamo farci patrocinare da uno sponsor, determinando la nostra località di partenza nella West Coast nonché alcuni bonus aggiuntivi. Completate queste operazioni che determinano la build del nostro PG, si inizia a giocare. Obiettivo: raggiungere la East Coast.

VIVO LA MIA VITA UN QUARTO DI TURNO ALLA VOLTA

La mappa mostra il nostro percorso con i punti di interesse che dobbiamo attraversare. La maggior parte rappresenta spiacevoli incontri con banditi, predoni e feccia varia, ma non mancano officine ove riparare il nostro bolide, negozi per acquistare upgrade e vari eventi random. Alcuni bivi ci permettono di pianificare l’itinerario, obbligandoci a scelte tattiche: meglio quella strada con due combattimenti da affrontare di seguito ma che poi ci permette di potenziare la macchina, o vale la pena essere prudenti e scegliere una via più tranquilla, anche se forse solo all’apparenza? Ognuno faccia la propria scelta, ma è chiaro che la componente principale – e più divertente – di Death Roads: Tournament è la sfida su strada.

Death Roads: Tournament

Come dice? Lo scarico non funziona bene? A me pare vada benissimo invece.

Il campo di gioco è un infinito rettilineo di 7×6 caselle, sulle quali trovano posto tutte le auto coinvolte nello scontro, come pedine in un board game. Quattro gli indicatori che dobbiamo tenere d’occhio: gli hit point, esauriti i quali ci aspetta il game over, la marcia inserita, che nei rapporti più alti sblocca alcune abilità speciali al prezzo di essere più vulnerabili, la manovrabilità, da non far scendere a zero pena subire alcuni movimenti random in giro per il tabellone, e ovviamente i punti azione da spendere per giocare le carte del mazzo di guida. Terminato il nostro turno, il controllo passa alle unità nemiche per poi tornare a noi, fino a quando riusciamo a distruggere o seminare le macchine avversarie.

CARTA DI CIRCOLAZIONE? NO, QUESTA È UNA CARTA DI SPERONAMENTO

Da buon card battler, la ricetta per salvare la pelle in Death Roads: Tournament è giocare l’abilità giusta al momento appropriato, e qui la fantasia degli sviluppatori si è sbizzarrita proponendo un arsenale degno del Q JamesBondiano. Lanciafiamme, mitragliatori, palle da demolizione, mine, olio e tutto l’occorrente per ridurre i veicoli altrui in ferraglia fumante, ma anche repentini cambi di direzione, rapide accelerazioni e brusche frenate per cozzare contro gli avversari tentando di far loro perdere il controllo.

Mitragliatori, lanciafiamme e palle demolitrici sono solo una parte dell’arsenale a disposizione per disfarci dai nemici, a patto di giocare le carte al momento giusto

Anche noi ovviamente siamo oggetto di tali amorevoli pensieri, dunque portare a casa la carrozzeria non è facile. Anche se dovessimo perire miseramente non sarebbe il caso di disperare, in quanto la natura roguelite del gioco non si limita a generare proceduralmente sempre nuove strade ma tiene anche conto dei nostri progressi, senza resettare l’esperienza accumulata che ci permette di livellare e ricominciare con macchine più performanti o carte più potenti già presenti nel mazzo.

Death Roads: Tournament

Ogni componente del veicolo ha le proprie carte da giocare in gara.

Già in questa versione accesso anticipato, Death Roads: Tournament è molto divertente, ma ha bisogno di maggior varietà di eventi e situazioni e soprattutto di un attento bilanciamento; i nemici infatti paiono sempre aver la giusta skill in mano, mentre noi possiamo morire da un momento all’altro solo perché, magari, c’è un ostacolo letale sulla nostra strada e non riusciamo a pescare la carta per sterzare.

Death Roads: Tournament è già dannatamente divertente, ma ha bisogno di maggiori contenuti e un bilanciamento generale della difficoltà

In ogni caso il gioco è sicuramente da tenere d’occhio: aggiustando qualche dettaglio e aggiungendo un po’ di contenuti può diventare un titolo importante, raccogliendo l’eredità di classici del passato come il card game Car Wars e la sua trasposizione videoludica Autoduel.

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