L’annuale appuntamento con il franchise di Milestone perfetto per chi ama le due ruote si rinnova con MotoGP 23, l’ultima fatica della software house meneghina che abbiamo provato a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione.
Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: 49,99 € (PC) Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online e locale PEGI: 3 Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X|S, Xbox One X, PlayStation 5, PlayStation 4, Switch Data di iscita: 8 giugno
In termini di novità nude e crude quest’anno si punta sugli Aiuti Neurali, sulle condizioni climatiche dinamiche, sul LiveGP e su alcuni puntelli strutturali infilati qua e là, fra una modalità e l’altra, per darci la simulazione di MotoGP più completa e stimolante di sempre.
Obiettivo ambizioso, non c’è che dire, ma se c’è uno studio di sviluppo che sa come centrarlo è proprio Milestone, MotoGP 22 non era niente male e la nostra recensione è pronta a testimoniarlo. Oggi però non è giorno di verdetti, preoccupiamoci piuttosto di capire cosa c’è di nuovo in pista e quali sensazioni dà.
MOTOGP 23 VUOLE BENE A TUTTI
Prima di tutto bisogna tenere conto che parliamo di un titolo che la nostrana software house ci propone regolarmente ogni anno dal 2013 (così riporta il sito ufficiale, altri lidi invece indicano dal 2007). Ciò aiuta a osservare il prodotto dalla prospettiva corretta. Chi bazzica regolarmente uno qualsiasi dei tanti giochi sportivi a cadenza annuale, sa fin troppo bene che rivoluzionare ogni dodici mesi l’intero cucuzzaro non è possibile, tuttalpiù si può parlare di evoluzione sistematica, un processo di auto perfezionamento più o meno lento che, generalmente, avviene un capitolo alla volta. MotoGP 23 incarna proprio questo modus operandi, basta avere un pizzico di familiarità con la serie per accorgersene appena il semaforo diventa verde.
le novità nel nuovo capitolo ci sono, su tutte forse spicca la volontà di porgere la MotoGP virtuale a un pubblico il più ampio e variegato possibile
Ciascuno di questi aiuti è qui per dare a tutti, veterani e principianti dei racing game, arcade gamer o fan della simulazione, la possibilità di trovare la propria comfort zone e da lì imparare a domare i poderosi bolidi carenati che ammaliano innumerevoli italiani, da sempre un focoso popolo di ardimentosi corridori. Con quattro esperienze di guida come Esordiente, Classica, Competitiva ed Estrema, veramente chiunque potrà trovare il setup che maggiormente si confà al suo stile di guida e alla sua abilità di pilota, gettandosi rapidamente nella mischia in una delle modalità single o multiplayer di MotoGP 23 senza stare troppo a badare ai tecnicismi, al grip, alla mescola delle gomme e a tutto quel sottobosco di diavolerie tecnico-meccaniche in cui un vero pilota deve necessariamente sapersi districare.
COSA C’È DI NUOVO
Una volta in sella, pad alla mano le differenze nel feeling mentre di corre, si derapa e si stacca non sembrano troppo marcate rispetto al capitolo precedente. Niente di male, intendiamoci: il gameplay convincente e appagante di un anno fa sembra ancor più determinato a farci sentire tutta la potenza delle moto e le adrenaliniche sensazioni della guida reale, sotto questo aspetto il livello raggiunto da Milestone è notevole ergo il divertimento pare assicurato.
È invece nei Turning Point della modalità Carriera che s’avverte qualcosa di diverso. In pratica si tratta di snodi cruciali che determinano la direzione del proprio percorso verso la gloria. All’inizio, durante il prologo, si arriva a un punto in cui bisogna finire davanti a Ryusei Yamanaka nel penultimo GP della stagione. Bene, questo è il primo Turning Point: battendo Yamanaka si ottiene la possibilità di sfidare il campione del mondo Moto3 Moreira e, in caso di successo, passare dalla Moto3 direttamente alla MotoGP, ma se non si riesce a superare la prima sfida allora il gioco reputerà le nostre capacità non adatte alla categoria regina e ci proporrà ostacoli meno difficili e, al termine del prologo, il passaggio alla categoria Moto2.
Sulla carta, i Turning Point promettono di influenzare significativamente l’esperienza vissuta da ognuno nel corso della modalità
Un’altra gradevole novità da segnalare è l’aggiunta del meteo dinamico, una variabile extra che, proprio come nella realtà, con i suoi sbalzi di umore climatico può mettere in crisi piloti, moto e strategie varie. Ecco perché in MotoGP 23 potremo ricorrere al Flag to Flag, una regola che prevede, in caso di condizioni meteo variabili, la possibilità per i piloti di fare una rapida tappa ai box, saltare sulla seconda moto con setting e gomme diverse e continuare la gara.
PASSAGGIO DI TESTIMONE
Per quanto concerne le modalità mi pare che MotoGP 23 vada sul sicuro, al netto di un paio di novità su cui oggi non ci si può sbilanciare. Il single player si compone di GP, Campionato, Prova Veloce e della già menzionata Carriera rinnovata, invece il multiplayer cross-play può contare sulle classiche corse online/in locale con schermo condiviso e sui nuovi LiveGP, gare competitive con programmazione settimanale in cui, entrando in gioco nell’orario in cui è pianificato l’evento, potremo competere contro avversari umani con un livello di skill pari al nostro e scoprire chi è il più bravo nelle classifiche.
se le novità dovessero risultare efficaci nel raggiungere il loro scopo specifico, MotoGP 23 potrebbe fare meglio del predecessore