Jumplight Odyssey

Jumplight Odyssey

PC PS5 Xbox Series X

Jumplight Odyssey – Anteprima Hands-on

Quanto può essere infinito e affascinante lo Spazio? Molto più di quanto qualcuno potrebbe immaginare. Con Jumplight Odyssey, sviluppato da League of Geeks, non si bada a spese: esplorare è l’unica cosa che conta per l’intera umanità. O cosa ne resta.

Sviluppatore/Publisher: League of Geeks / League of Geeks Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: +16 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data d’uscita: ND

Spazio, Ultima Frontiera. È questo il viaggio della nave spaziale SDF Catalina, guidata dall’integerrima e affascinante regina Euphora, la protagonista di questo racconto che ho conosciuto negli ultimi giorni entrando in contatto con Jumplight Odyssey, un videogioco gestionale indipendente dalle grandi premesse. In tutta onestà, c’è da dire che non sapevo affatto cosa mi sarei potuto trovare di fronte anche se ero sicuro che il viaggio che avrei intrapreso sarebbe stato comunque apprezzabile sotto ogni sfumatura.

Armato di coraggio, tanta curiosità e una buona dose di inconsapevolezza, mi sono imbarcato sulla Catalina senza troppe esitazioni, ma non senza una bella granita per combattere il caldo di giugno e l’apertura dello Steam Next Fest, un’occasione per chiunque di provare con mano dei videogiochi presentati proprio durante il PC Game Show. Sconfitta l’ansia da prestazione, messo a posto il servosterzo dalla nave e preso un grosso respiro, la mia missione è iniziata male ed è finita peggio. Proprio come accade con la vita di tutti giorni.

IN JUMPLIGHT ODYSSEY NON SI RESTA MAI FERMI

Non c’è motivo di raccontare molto della trama principale, specie perché la demo che ho giocato su PC da Steam ha preferito mostrare tutt’altro, la vera anima della produzione. Ha preferito concentrarsi sulla parte gestionale dell’opera, chiara e ben raccontata, davvero dal grande impatto. Giusto per dare un contesto, ogni nave nel Cosmo protegge e assiste carichi e persone in difficoltà: lo scopo della Catalina non è tanto da diverso, nonostante il suo ruolo sia di prestare soccorso in base alle occasioni che potrebbero presentarsi. In tal senso, Jumplight Odyssey potrebbe rappresentare un’esperienza che va ben oltre i classicismi del genere sci-fi, presentando un contesto affascinante e d’impatto, coniugando con semplicità e intelligenza delle caratteristiche che chiunque potrebbe trovare famigliari e allo stesso modo coinvolgenti.

Jumplight

Un pianeta in balia tutto da scoprire, o che potrebbe esplodere.

L’esempio più chiaro è rappresentato da una breve presentazione del protagonista che il giocatore impersona. Nel caso della regina Euphora, infatti, costei è presentata come una protagonista che antepone la giustizia ai suoi desideri, forte e sicura di sé. Immagino che potrebbe essere così anche per gli altri protagonisti di Jumplight Odyssey, che il team non ha nascosto affatto e messo in bella vista durante la selezione della storia che ho vissuto nei panni di sua maestà. È bastato molto poco per capire che una nave ammiraglia, ben prima di essere un baluardo contro le forze del male, è un luogo in cui vivono persone diverse e con problemi divergenti.

LO SPAZIO È PERICOLOSO E OSCURO, MEGLIO NON SOTTOVALUTARLO

La prima parte della demo ha mostrato che i lavoratori, suddivisi in ingegneri, militari, scienziati e medici, soffrono la solitudine, la depressione e lo stress. Come il capitano Kirk di Star Trek, il compito principale del giocatore è cercare di dare loro la dovuta serenità e del riposo, oltre a un luogo in cui vivere per le lunghe tratte in giro per le Galassie dell’immenso Universo senza nome che mi sono trovato davanti. Un mio scienziato, ad esempio, era stanco di stare in laboratorio e aveva bisogno di chiamare sua moglie e i suoi figli, dicendo loro che tutto procedeva secondo i piani. In casi del genere è impossibile non provare empatia nei confronti del proprio equipaggio: la necessità di preservare la sanità mentale dell’intero team è fondamentale perché quest’ultimo dia il meglio con le sue relative mansioni.

GUDIA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI… O ERA DIVERSO?

Jumplight Odyssey ha una visuale isometrica che consente di vedere tutto quanto senza particolari intoppi. Con la rotellina del mouse o i pulsanti del pad è possibile passare da un compartimento all’altro per assicurarsi che tutto quanto sia pronto e niente manchi all’appello. Apprese le nozioni base, mi sono dedicato alla costruzione di un centro medico nel bel mezzo della nave per dare il via allo sviluppo di medigel, delle cure utili per i militari in spedizione e chi si è buscato una bella febbre spaziale. Giuro di aver visto anche qualcuno che si è sbucciato il ginocchio, mentre cercava di aggiustare il ponte gravitazionale per l’iperspazio, fondamentale all’interno di Jumplight Odyssey.

PRONTI PER SALPARE L’INFINITO E OLTRE?

Ho posizionato la stazione medica in modo tale che fosse raggiungibile a chiunque, aggiungendoci una porta in più in caso di emergenze estreme, come un attacco o un fusibile fuso che ha causato un incendio . In seguito, mi sono dedicato ad alcuni pannelli elettronici per far arrivare l’elettricità, fondamentale per alimentare i quadri dell’ossigeno e la gravità zero, che consente all’equipaggio di muoversi rapido da una parte all’altra della stazione spaziale. Se mancano materiali utili alla costruzione, è possibile selezionare un membro del team e cambiargli la squadra, facendolo passare da scienziato a raccoglitore di risorse.

Niente è meglio di una stazione medica funzionante. A parte i medigel.

Una volta messo a posto il centro medico, alla fine ho potuto creare delle squadre e mandarle in due spedizioni diversa. La prima era per mettere in sicurezza una stazione, mentre l’altra per salvare delle persone rimaste bloccate a causa di un incidente spaziale. Mentre mi preparavo per l’Iperspazio, pronto a esplorare nuovi orizzonti, ho realizzato di essere finito preda dei pirati della Galassia, pronti all’abbordaggio e alla vendetta contro la regina Euphora.

preparandomi all’iperspazio ho capito di esser preda dei pirati

La demo si è conclusa così, lasciandomi tante domande in vista del futuro e molti punti interrogativi su cosa potrebbe offrire Jumplight Odyssey ai giocatori. Il Cosmo è come sempre affascinante, misterioso e ricco d’insidie, ma è soprattutto il luogo più pericoloso in cui qualcuno possa finire. Meglio non sottovalutarlo.

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