Dovere, onore, obbedienza. È la via del guerriero raccontata nell’Hagakure, ed è il racconto di Fate/Samurai Remnant, nuova opera proveniente dal Giappone che inscena la lotta per il Santo Graal.
Sviluppatore/Publisher: Omega Force / Koei Tecmo Prezzo: 59,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: + 16 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch Data d’uscita: 29 settembre 2023
Il ciclo arturiano, in passato, ha creato il mito e le leggende che oggi, a distanza di tanto tempo dall’ultima volta, si raccontano quasi con il timore di affermare qualcosa di sbagliato. In quel calice, infatti, Cristo versò il suo sangue sotto forma di vino e poi lo propose ai suoi discepoli. Nel corso della storia, ma soprattutto della letteratura, i racconti concernenti il Santo Graal hanno prodotto una quantità generosa di opere audiovisive, come libri, film e ora, ovviamente, anche videogiochi. In tal senso, questo antico manufatto consente di esaudire qualunque tipo di desiderio.
Fate/Samurai Remnant è l’esempio che conferma la regola. Sviluppato da Omega Force, team nipponico conosciuto per Dynasty Warriors e molte altre opere, questa nuova avventura ambientata in uno dei momenti più delicati della storia giapponese rappresenta la proverbiale gallina dalle uova d’oro. Nei giorni scorsi, dopo essermi immerso profondamente nell’inferno impetuoso di Blasphemous 2, mi sono alzato e ho conosciuto più da vicino un primo assaggio della produzione nipponica, che da poco ha peraltro presentato un trailer animato in cui vengono presentati i principali protagonisti dell’avventura. Cinque ore, due personaggi, demoni provenienti dagli angoli più angusti della Terra e tanta voglia di sorprendere.
UNA PACE INTERROTTA MAI REALMENTE PRESERVATA
Come accennavo in precedenza, non è un momento storico propriamente idilliaco per il Giappone feudale. È il Periodo Edo, con la reggenza dello shogunato Tokugawa, il momento in cui i samurai governano il Paese del Sol Levante. Le vicende di Fate/Samurai Remnant, raccontate in modo preciso nel corso delle cinque ore che ho passato in sua compagnia, raccontano le vicende del giovane ma impetuoso Miyamoto Iori, un ragazzo qualunque cresciuto come samurai, legato indissolubilmente al suo luogo natio e alla gente del villaggio. Non potendovi raccontare proprio tutto, sappiate soltanto che quanto è stato mostrato in queste prime ore di gioco ha saputo già tessere una narrazione che non lascia il tempo di respirare.
La storia, in tal senso, appare matura e ben orchestrata. La Servant Saber, che si rivela essere ben più della classica protettrice della porta accanto, è una protagonista essenziale all’interno del racconto di Fate/Samurai Remnant, poiché è proprio lei che salva il povero Miyamoto dall’attacco di spietate creature giunte all’improvviso, pronte a seminare panico e discordia.
Un ragazzo alla ricerca del suo passato e del suo futuro, ma comunque capace di cavarsela da solo
TUTTA LA POTENZA DI FATE/SAMURAI REMNANT
E ne ha davvero tanta da vendere, credetemi. Fate/Samurai Remnant è un videogioco d’azione con ibridazioni musou e un trattamento da gioco di ruolo che potrebbe deliziare chi cerca un’avventura di questo genere, ma pure qualcosa che vada ben oltre le aspettative che si è creato, guardando un trailer a esso dedicato. Se da una parte c’è un sistema di combattimento pensato per i momenti più concitati, con dei nemici a schermo estremamente numerosi come nei classici Samurai Warriors, dall’altra è possibile usare abilità e due modi per attaccare divergenti, sfruttando le situazioni con caparbietà a proprio vantaggio. Ogni avversario, già potente di suo, può contrastare le offensive di Miyamoto Iori o di Saber senza troppe complicazioni, usando attacchi precisi.
Per evitare che questo accada, il giovane samurai è in grado di spezzare le difese avversarie, per poi concatenare una serie d’attacchi per avere la meglio contro i demoni o i cittadini che potrebbero mettersi in mezzo, cambiando il tipo di stile di combattimento come in un comunissimo Ghost of Tsushima o Nioh. Nel corso delle battaglie, saranno presenti avversari più potenti, da battere usando i poteri e intercambiando i due protagonisti, così da fronteggiare al meglio cosa potrebbe comparire dal nulla, desideroso di propagare morte. Anche se ho provato soltanto due stili, ho comunque dedotto che potrebbero essercene degli altri, addirittura più letali e imprevedibili rispetto ai due che ho appreso. Il primo è legato a una sorta di forma dell’acqua, in cui le mani stringono la katana per permettere al corpo di mettere la pressione adatta durante l’assestamento del colpo. Al contrario, invece, ce n’è una più leggera e spavalda, in cui il ragazzo può stringere due spade e infierire sui nemici.
Ogni nemico avrà una guardia da spezzare per concatenare una serie di combo letali. Meglio prendersi il tempo necessario
Non c’è da aspettarsi di certo la stessa cura riservata con Like a Dragon: Ishiin, ma c’è da dire che le premesse in termini quantitativi potrebbero non restare inattese. Uno dei punti che più di tutti mi ha convinto della prova, e che non vedo l’ora di approfondire a dovere, è riservata all’evoluzione del protagonista. Miyamoto Iori, oltre a essere un abile spadaccino, è in grado di curare la propria lama. Nel corso delle sue peripezie, infatti, si troverà spesso a soggiornare nella sua dimora e poi riprendere le attività. Si potranno inoltre sbloccare dei punti dall’albero delle abilità, oltre a equipaggiare incantesimi di cura e attacchi devastanti per affrontare al meglio gli avversari.
LA NUOVA VIA DEL GUERRIERO
Anche se manca più di un mese dalla pubblicazione effettiva della produzione targata Omega Force e Koei Tecmo, Fate/Samurai Remnant potrebbe rappresentare ben più del classico videogioco giapponese che parla di un contesto affascinante. A essere ancora più sorprendente, oltre alla moltitudine di novità che potrebbe contenere, è la possibilità di approcciare le sfide in un campo di battaglia che divide il mondo reale da quello fittizio, dominato dai demoni e dalle creature della notte.
Non esiste la pace senza un grande, utile e totale sacrificio