Total War: Pharaoh – Anteprima

Total War: PHARAOH

PC

Total War: Pharaoh – Anteprima

Nel torrido caldo estivo di agosto, ho avuto la possibilità di giocare in anteprima una build personalizzata di Total War: Pharaoh, nuova declinazione del franchise Total War questa volta in un ambiente totalmente inedito e speciale, quello dell’Antico Egitto. Oltre alla presentazione virtuale del gioco da parte degli sviluppatori, c’è stata la possibilità di testare con mano, mouse e tastiera, quanto detto e visto poco prima, saggiare novità e potenzialità di questa svolta estremamente delicata quanto importante e coraggiosa per il franchise.

Sviluppatore / Publisher: Creative Assembly / SEGA Prezzo: ND Localizzazione: ND Multiplayer: online PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam/Epic)  Data di lancio: Ottobre 2023

Difendere o conquistare l’Antico Egitto, a noi la scelta. Questo potrebbe essere la tagline del nuovo titolo dei ragazzi di Creative Assembly, in quanto rappresenta al meglio la panoramica di gioco e il relativo approccio che possiamo muovere in Total War: Pharaoh. NB: In questa prova si parla della Campagna ma qui sotto, per completezza, condividiamo l’hands-on di qualche mese fa sul gameplay delle partite skirmish. 

Quello dell’Antico Egitto è un territorio nuovo e inesplorato, motivo per cui la sfida presentata con l’approccio al gioco si arricchisce di una grammatica di gioco non tanto rivoluzionata, bensì arricchita di meccaniche peculiari, perfettamente in linea con il periodo storico come con le meccaniche già presenti nel franchise. Dunque, senza perderci in altre chiacchiere, mettetevi comodi, prendete una borraccia di acqua e speriamo la sabbia non vi dia fastidio: si viaggia verso il 1200 AC.

TOTAL WAR PHARAOH: NUOVO MONDO, NUOVI APPROCCI

La strada che ci porterà a viaggiare dall’Età del Bronzo fino a quella dell’Oro sarà irta di pericoli, minacce esterne come interne, infatti al netto dell’espansione e dello scontro con popoli fuori dal nostro territorio, sarà nostra premura “difenderci” anche da problemi di altra natura quali disastri ambientali, conflitti interni che possono sfociare in guerre civili e crolli del mercato. In Total War: Pharaoh siamo chiamati a scegliere in prima battuta tre fazioni: gli egizi, gli ittiti e i popoli cananei. Qualunque sia il popolo da voi scelto, si potrà successivamente scegliere i rispettivi generali da assegnare alle battaglie o all’amministrazione locale. Nella mia prova, scegliendo facilmente gli egizi, ho potuto subito arruolare personaggi iconici quali Ramses o Seti I.

Molto importante è il rapporto e diretto equilibrio della gestione amministrativa del nostro regno, come di tutto l’aspetto religioso che incide profondamente sull’esito delle battaglie

Ci sono nuove meccaniche che influiscono sulle battaglie per il territorio, in particolare le condizioni meteo: una pioggia incessante renderà il terreno fangoso, con le nostre truppe che subiranno un malus nella velocità di movimento, oppure una tempesta di sabbia ridurrà precisione e visibilità degli uomini, ma bisogna anche far fronte al consumo e diretta degradazione delle armi a cui si può far fronte aggiornando e spendendo giuste risorse nella forza militare e dirette ricerche.

Total War: Pharaoh hands on provato

Amministrare i nostri territori giorno e notte, senza limiti di sosta.

Possiamo avere totale libertà in Total War: Pharaoh? Assolutamente sì, ma non possiamo uscire oltre alcuni limiti preimpostati, non tanto dagli sviluppatori, ma da madame Storia. L’approccio narrativo infatti è quello della fedeltà storica assoluta. In un mondo estremamente dettagliato e dinamico, pur regalando la possibilità di prendere le proprie scelte, il contesto sarà sempre estremamente fedele ai libri di storia per regalare un valore immersivo notevole. Nella mia missione intrapresa per meritarmi il trono d’Egitto, ho dovuto fare attenzione a ogni scelta e decisione: muovermi in una direzione, saltare il turno, dedicare attenzione all’amministrazione, tutto può essere una mossa vincente come ridurre la partita alla sconfitta più miserabile. Cosa molto importante, bisogna stare accorti anche al grado di apprezzamento sia del nostro popolo che degli alleati, così da evitare le già citate situazioni spiacevoli come le guerre civili o simili.

ENCICOLPEDIA INTERATTIVA

Un aspetto estremamente interessante è anche quello della presenza di una ricca enciclopedia piena di riferimenti storici, utilissimi per l’approccio al gioco, ma anche per fare un ripassino scolastico che di certo male non fa. A questo segnalo anche la presenza di un nutrito tutorial che riassume tutte le meccaniche di gioco, dalle più basilari a quelle più complesse, utilissimo per aiutare l’approccio al gioco, sia per chi è esperto di Total War, come ai neofiti del franchise. In riferimento alla gestione dei turni di gioco, ci sono un altro paio di approcci davvero interessanti. Il primo è la gestione di generali e alleati che possiamo amministrare da un apposito menù.

Gli eventi atmosferici possono essere favorevoli come contrari. Aspettatevi un rallentamento delle truppe nei momenti di forte pioggia

Possiamo dunque assegnare compiti secondari oppure anche assassinare qualcuno che riteniamo essere in procinto di un tradimento. L’influenza di questa o l’altra decisione farà la differenza in special modo sul campo di battaglia, con le nostre truppe che devono in qualche modo fidarsi del loro generale in guerra, anche dovesse prendere decisioni non inclini alla loro moralità.

Total War: Pharaoh hands on provato

Le terre sono ricche di piacevoli dettagli.

Espandendosi e sconfiggendo nemici forti, aumenteremo la nostra influenza sul territorio e di conseguenza il carisma nei confronti delle nostre truppe e del popolo che siamo chiamati a governare, ma non è tutto, infatti le battaglie non si potranno certo vincere senza il volere delle divinità. Sempre invocate e mai lodate a dovere, per il popolo egizio la costruzione di templi, le fasi di adorazione e richiamo di protezioni da parte delle maggiori e iconiche divinità egizie è un aspetto fondamentale, qualcosa che nella mia prova ho terribilmente bistrattato, sfruttandone solo il lato positivo, dunque la benevolenza divina che offre dei bonus attivi e passivi al generale che poi si riflettono sulle nostre truppe, ma la mancanza di cura e di fede ha dato subito effetti contrastanti.

Organizzazione e inizio di una nuova partita.

La fede ha un ruolo importantissimo nella grammatica di gioco, al netto della cura dell’amministrazione politica, economica e militare delle vostre città. Se chiederemo favori divini senza poi adoperarci nell’adorazione, questi arriveranno a vendicarsi, aumentando la possibilità che si verifichino disastri naturali o peggio, malus diretti in combattimento. Una situazione dove assieme a tempeste di sabbia mortali, ci si aggiunge la classica sfortuna che un dio ci scaglia addosso, perché ci siamo dimenticati di adorarlo.

Al netto della libertà di azione, Total War: Pharaoh avrà un approccio incentrato sulla fedeltà storica

Situazione tanto spiacevole, quanto potenzialmente nefasta in battaglia. Questo e tanto altro è stata la breve prova e presentazione di Total War: Pharaoh, titolo che sembra abbia le carte in regola per entrare facilmente nelle nostre e vostre grazie, anche grazie a una struttura di gioco piacevolmente rivista e ottimizzata.

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