Il prossimo 26 agosto uscirà la versione console di Assetto Corsa, il simulatore automobilistico sviluppato da Kunos e pubblicato da 505 Games, divisione editoriale del Gruppo Digital Bros. Una produzione di altissimo livello, italiana al 100%, alla cui versione PC abbiamo dedicato la copertina del numero 315 di TGM, e di cui non si potrebbe davvero essere più orgogliosi.
I MOTORI NEL CUORE
Le corse sono passione, entusiasmo, sudore, fatica. Lo stesso entusiasmo, la stessa passione (e anche un po’ di fatica, ormai quasi arrivati alla fine di questo lungo percorso) che si legge negli occhi e si sente nella voce di Marco Massarutto, quando presenta alla stampa mondiale la versione console di Assetto Corsa. La conferenza che si è tenuta a Vallelunga lo scorso 10 maggio è la vera immagine plastica del cammino compiuto in questi anni da Kunos Simulazioni: partiti con un’idea vincente, portata avanti con tenacia e determinazione, ignorando le voci che gli davano dei pazzi scatenati, si sono trovati a parlare di fronte a una platea di giornalisti della stampa specializzata provenienti da tutto il mondo, venuti qui solo per loro. Per la prima volta, e lo dico dopo quasi vent’anni passati in giro per il mondo, mi trovo a osservare colleghi provenienti da altri paese nello stesso modo in cui quelli inglesi o americani hanno sempre osservato me che andavo nel Regno Unito e negli USA: una sensazione strana, curiosamente piacevole.
La voglia di rischiare contraddistingue i veri piloti di razza, quale Kunos ha dimostrato di essere nel panorama dei giochi di corse
Ma il motorsport è anche e soprattutto voglia di correre, di mettersi in gioco, di rischiare, per scoprire i propri limiti e superarli. La stessa voglia di rischiare che contraddistingue i veri piloti di razza, quale Kunos ha dimostrato di essere nel panorama dei giochi di corse, contribuendo in maniera radicale a cambiarne lo scenario, riportando in auge un genere, quello dei simulatori puri, che sembrava relegato a nicchie di appassionati costretti ad accontentarsi di qualche progetto amatoriale. E che si prepara ad affrontare la sua sfida più difficile: convincere i giocatori che le console possono accogliere simulazioni vere.
ASSETTO IN PISTA
L’evento di Vallelunga ha messo a disposizione della stampa radunata per l’occasione la bellezza di diciassette postazioni con sedile, volante e megaschermo a fin troppi pochi centimetri dalla faccia (paradossalmente, un setup video che non rende giustizia all’ottimo motore grafico del gioco). Dopo aver lottato con il coltello tra i denti per riuscire ad imbracciare un volante, ho fatto un po’ di giri veloci su alcuni circuiti, con macchine estremamente diverse tra loro, per assaggiare il più possibile quel che il gioco – in versione praticamente definitiva – aveva da offrire. A bordo di una Audi R8 ho affrontato il circuito di Vallelunga, in modo da “prepararmi” adeguatamente per il giro di pista con una supercar vera (una Alfa Romeo 4C, nel mio caso); con una Ferrari 458 Italia ho affrontato il bellissimo tracciato di Spa-Francorchamps, per poi ripiegare su una più discreta Ford Mustang, da lanciare sulla variante storica di Monza. Ho chiuso in bellezza la mia personalissima sessione di gioco con una monoposto Tatuus FA01 in una gara veloce sul circuito GP del Nurburgring.
L’interfaccia utente su console è stata rifatta da zero, ed è finalmente snella e a portata di pad
CORSA IN SOLITARIA
Una delle cose che ha tenuto a sottolineare Marco Massarutto, nel corso della conferenza stampa, è il fatto che Assetto Corsa su console non è una versione ridotta, o in qualche modo semplificata, dell’esperienza disponibile da qualche tempo su PC. Il motivo di questa scelta è tanto semplice quanto coraggioso, e Marco non ha problemi ad ammetterlo: esistono un sacco di titoli di corsa molto validi su console, portati avanti da studi ben più numerosi di Kunos, con budget e risorse che la casa italiana può solo sognarsi.
La versione console di AC è identica a quella PC. Una scelta tanto audace quanto rischiosa
IL DILEMMA DEL PAD
Solo un paio di considerazioni finali: mi è mancata (nel senso che ne ho avvertito la mancanza) la prova del gioco con il pad, perché le postazioni con sedile e volante sono fichissime, ma rappresenteranno per il mercato console una frazione davvero ridotta degli utenti che alla fine giocheranno ad Assetto Corsa. Nella sua videoanteprima, Ivan ci ha detto di essersi trovato bene a guidare con il pad (al netto di una prevedibile difficoltà iniziale), e per il momento non posso che fidarmi di quanto detto da lui. La seconda considerazione riguarda invece il – nuovo – rinvio del gioco a fine agosto: parlando con gli sviluppatori e con alcune persone di 505 è emerso che la scelta è stata dettata da pure logiche commerciali, per approfittare del periodo di – relativa – tranquillità prima dell’inizio dei bagordi autunnali, ed evitare, a giugno, di andarsela a giocare con Project Cars GOTY Edition, Valentino Rossi The Game e compagnia bella. Che sono giochi completamente diversi, ma rivolti a un pubblico molto simile, che ha sempre e comunque un numero di banconote non infinito nel portafoglio. Un lasso di tempo extra, di cui Kunos farà tesoro per limare il limabile.