C’era una volta The Settlers: Kingdom of Anteria, ottavo capitolo della celebre serie di strategici in tempo reale ideata da Blue Byte. Annunciato due anni fa, il titolo dello studio che opera sotto l’egida di Ubisoft venne presentato come un esponente canonico della saga, con il suo mix di strategia e city building.
I piani della software house, tuttavia, devono essere mutati durante lo sviluppo: il gioco ha cambiato completamente direzione abbandonando la serie The Settlers e trasformandosi in Champions of Anteria. Siamo sempre di fronte a un RTS, ma la componente gestionale è stata ridotta al minimo al fine di lasciare più spazio agli scontri sui campi di battaglia.
IL NUMERO PERFETTO
Champions of Anteria rompe con il passato della serie non solo perché ne rinnega la paternità, ma anche perché al giocatore non viene più dato il controllo di un esercito, bensì di un manipolo di eroi su cui grava il destino dell’intero regno. Il reame di Anteria è in rovina, dilaniato da conflitti interni e dagli assalti delle innumerevoli creature mostruose che popolano ogni angolo del mondo.
la componente gestionale è ridotta al minimo per lasciare più spazio agli scontri sui campi di battaglia
Purtroppo gli scenari presenti in questa versione dimostrativa non brillavano in quanto a varietà, limitandosi a proporre come obiettivo l’eliminazione di una serie di minacce in livelli poco ispirati sia sul fronte della direzione artistica che del design vero e proprio offrendo, di conseguenza, ben poche opzioni strategiche.
CAMPIONI REGNANTI
La versione di prova messa a disposizione da Ubisoft ci ha permesso di toccare con mano anche la componente gestionale del gioco. Prima di scendere in battaglia selezionando una tra le diverse missioni disponibili sulla mappa del mondo, è possibile accedere a una serie di schermate attraverso cui governare i territori liberati dall’influenza dei nemici, costruire strutture che generano risorse o producono oggetti consumabili ed equipaggiamento per gli eroi, oppure spendere la fama e l’oro ottenuti portando a termine gli obiettivi in battaglia per sbloccare nuovi edifici o potenziare le abilità dei campioni.
il sistema richiama le dinamiche della morra cinese
Dopo queste prime ore di gioco, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a un prodotto realizzato per far avvicinare i neofiti al genere degli strategici in tempo reale senza che questi debbano preoccuparsi di regole complesse o di un’eccessiva microgestione, il che non è di per sé un male. Certo è che tale approccio rischia di annacquare fin troppo il gameplay prediligendo un sistema che richiama direttamente le dinamiche della morra cinese e lascia al giocatore il solo compito di selezionare l’eroe giusto per affrontare una determinata minaccia.
A questo punto si spera che la versione completa, in uscita il 30 agosto, offra dei contenuti in grado di proporre una sfida un minimo più appagante di quanto visto finora.