Cosa c’è di meglio di essere in fiera e stupirsi per un gioco inaspettatamente gustoso? Magari mentre sei in fila con i tuoi compagni di viaggio? In realtà poco, soprattutto in queste prime battute della gamescom. Alla presentazione di Microsoft, io e Fabio ci siamo ritrovati misteriosamente di fronte alla postazione di Sea of Thieves, il nuovo progetto multiplayer di Rare in cui un gruppo di manigoldi è impegnato nella gestione di un vascello e a solcare i mari alla ricerca di un sostanzioso bottino o, più auspicabilmente, di qualche barile di grog bello pieno. E nonostante le poche aspettative, dovute soprattutto a qualche rumoroso giullare impegnato a suonare strumenti (veri) e far piombare la teutonica Colonia nel bel mezzo dei Caraibi (senza riuscirci, da qui il vago sentore di fastidio), i minuti passati per mare sono stati assolutamente gustosi e piacevoli.
TUTTI ALL’ARREMBAGGIO
Nei panni di un simpatico emulo di Guybrush Threepwood, il giocatore si ritroverà dunque a prendere il largo con i suoi compari, armato di un boccale di grog, una trave di legno per tappare i buchi nello scafo e una simpatica fisarmonica, con cui intonare una caraibica cavalcata delle valchirie in grado di mettere immediatamente il sorriso sulle labbra anche in caso di naufragio. Al di là della simpatia che permea il design generale, comunque, la vera chiave di Sea of Thieves sta proprio nella cooperazione tra i vari membri dell’equipaggio: proprio come nella vita vera, infatti, comandare da soli una nave è tutt’altro che possibile, ed è fondamentale collaborare per portare avanti la navigazione e raggiungere la meta, qualunque essa sia
Sea of Thieves è godibile appieno solo insieme a un gruppo di amici
UNA CIURMA AFFIATATA
A stupire di Sea of Thieves è stata tutta una serie di particolari interessanti che, a una prima occhiata un po’ distratta, non ci erano balzati subito all’occhio buono. Per esempio, una volta dietro al cannone, prima di sparare, ci siamo accorti che bisogna tener conto del movimento ondeggiante della nave, calcolando la traiettoria della palla di cannone in relazione alle onde.
la chiave di Sea of Thieves sta proprio nella cooperazione tra i vari membri dell’equipaggio
Il tutto è ancora un po’ acerbo e decisamente limitato nel numero delle attività da svolgere prima della battaglia, tuttavia il gioco arriverà soltanto nel 2017 ed è lecito aspettarsi un sistema di progressione tale da specializzare i vari giocatori nei diversi compiti e magari differenziare le partite che, in questo momento, sono divertenti ma davvero molto simili l’una a l’altra. Il #TeamCrimine qui presente non vede l’ora di riempire i boccali di grog spumeggiante e salpare per i mari del sud in compagnia del nostro pirata preferito: Astrotasso col suo fido pappagallo Chocobo. Yarr!