Quando penso a un prodotto profondamente avverso alla filosofia del politicamente corretto, il primo esempio che mi viene in mente è South Park. Volgare, scorretto, violento, irrispettoso e senza pietà, lo show di Matt Stone e Trey Parker è un concentrato di irriverenza. Ed è per questo che lo adoro.
Nel processo di trasformazione di un prodotto particolare come South Park in videogioco, la più grande paura degli ammiratori di Cartman e soci era che la lama finisse per smussarsi: battute e scorrettezze che spesso sembrano troppo audaci perfino per lo schermo televisivo rischiavano di finire sacrificate in un medium con un pubblico così giovane e immaturo rispetto a quello del piccolo schermo. Qualche anno fa, The Stick of Truth, ha spazzato via ogni dubbio in merito. Il primo titolo di South Park pubblicato da Ubisoft era colmo di tutte le meravigliose “schifezze” che sono l’anima dello show televisivo: tra sonde anali, aborti alieni e un amore feticista per le flatulenze, The Stick of Truth ha mandato in brodo di giuggiole critica e pubblico. Compreso il sottoscritto. Scontri Di-Retti rappresenta l’occasione per sottolineare che quello precedente non è stato un colpo di fortuna, ma una sinergia efficiente tra un ottimo lavoro di scrittura e un sistema di gioco funzionale.
BENTORNATI A SOUTH PARK
Prima un po’ di contesto: il nostro protagonista è un nuovo ragazzino che si è trasferito giù a South Park e si trova nella spinosa situazione di stringere amicizia con gli storici bimbi che abitano la fredda cittadina americana.
il superpower scelto funge da motore narrativo
Divisi in due gruppi, i ragazzini rischiano di scatenare una sanguinosa guerra civile per via delle idee non esattamente democratiche de Il Procione, l’identità supereroistica di Eric Cartman. Arrivando nel bel mezzo del gioco, il nuovo bambino – e il giocatore per lui – dovrà scegliere il proprio super-potere e affrontare una origin story che funge da tutorial per illustrare le novità rispetto al prequel. Solo allora, pienamente in possesso delle sue super-capacità, potrà prendere il posto nella imminente Civil War e aiutare Cartman a sconfiggere Mysterion e la sua squadra di super-traditori.
LA STRATEGIA È TUTTO
All’introduzione è quindi demandata la costruzione del personaggio. Questa volta, rispetto al titolo precedente, le possibilità lasciate in mano al giocatore sono quantitativamente maggiori: abbiamo diverse classi tra cui è possibile scegliere, meglio rappresentate dal superpower che funge da motore narrativo e da discriminante per le capacità in possesso dell’eroe.
Scontri di-retti segue la moda cinematografica del momento: i supereroi
Una volta accumulato abbastanza potere è tempo di scatenare l’attacco definitivo: un’abilità speciale, decisamente coreografica, che libera una volta per tutte dall’impiccio del nemico. Durante la prova, proprio nel mezzo del combattimento che precede il finale, ho riso come un disperato nel momento in cui i ragazzini hanno dovuto sbaraccare tutta la scacchiera per lasciar passare un’automobile, visto che lo scontro avveniva su una strada trafficata. Il gioco è pieno di chicche del genere: momenti in grado di sorprendere anche il giocatore più smaliziato, decostruendo alcuni dei meccanismi tipici del videogioco e scherzando sui cliché dei film supereroistici.
C’è di che ben sperare: South Park: Scontri Di-Retti sembra mantenere tutte le promesse e pare rivelarsi all’altezza del predecessore, ancora una volta influenzato, in maniera positiva, dalla capacita dissacrante di Stone e Parker di scherzare praticamente su ogni argomento. A questo si unisce l’intuizione di sfruttare la sovrabbondanza di supereroi nella cultura popolare odierna, realizzando un compendio che funge anche da omaggio a certi personaggi e a storyline ricorrenti in una salsa a cui è impossibile resistere. Il qui presente non vede l’ora di mettere le mani sul gioco completo in uscita il 6 dicembre, per testare con mano ognuna delle classi, alla ricerca di tutte le bassezze di cui sarà colma questa nuova, sgraziata creatura che già amo profondamente.