Chi scrive è un grande appassionato di giochi da tavolo, e come tutti i fan di questo hobby ho provato quel gran titolo che si chiama Pandemic. Si tratta di un gioco collaborativo in cui quattro giocatori impersonano altrettanti specialisti del settore medico intenti a debellare quattro virus che – attraverso la loro diffusione – minacciano l’estinzione dell’umanità. Perché vi parlo di Pandemic? Semplicemente, perché in Quarantine, che ho avuto modo di provare grazie all’Accesso Anticipato su Steam, ho ritrovato tantissimi elementi che mi hanno ricordato il board game sopraccitato.
UNITI CONTRO L’ESTINZIONE
Quarantine, sviluppato dal team austriaco di Sproing, è a tutti gli effetti un gestionale a turni. Turno dopo turno, infatti, bisogna cercare di riunire una equipe in grado di gestire, contenere e – successivamente – curare un’epidemia. Gli agenti patogeni con cui bisogna confrontarsi sono tre: batteri, virus e prioni; ciascuno avrà il suo scenario dedicato, con tre livelli di difficoltà selezionabili.
Quarantine è a tutti gli effetti un gestionale a turni
Il tutto, ovviamente, avviene in funzione di trovare una cura, che potrà essere preparata solamente dopo aver raccolto e analizzato alcuni campioni biologici. Per farlo serviranno personale specializzato e, soprattutto, tempo (scandito dai turni di gioco), con il nostro compito principale che sarà quello di contenere la diffusione dell’epidemia, in attesa del vaccino. Incarico non semplice, poiché le città già infettate andranno a peggiorare la situazione globale, estendendo il contagio a quelle più vicine e spingendo il giocatore a prendere soluzioni drastiche come, appunto, la quarantena.
La dinamicità della partita è inficiata dalle malattie che dobbiamo distruggere. Purtroppo, al momento, non esiste una vera e propria differenza tra i vari agenti patogeni, e proprio per questo l’unica variabile è data dalla difficoltà dello scenario selezionata a inizio partita. Confido sul fatto che nei prossimi mesi arriveranno nuovi elementi in grado di rendere più profondo questo aspetto, magari con la possibilità di avere una differenziazione della potenziale trasmissione, magari per via aerea, tramite contatto, eccetera eccetera.
CONTAGIO, WORK IN PROGRESS
La natura Early Access di Quarantine presuppone un prodotto ancora in via di sviluppo, e che immagino vedrà aumentare nel tempo qualità e contenuti. Al momento, però, è bene sottolineare che ci troviamo davanti ad un titolo ancora in stadio embrionale.
Complice anche una traduzione a metà tra l’inglese e l’italiano (lingua che sarà completamente supportata nella versione finale), alcuni passaggi dei tre scenari non sono pienamente comprensibili, a causa della terminologia mescolata tra le due lingue; questo penalizza un po’ il gameplay nelle primissime partite in cui cerchiamo di prendere confidenza con il sistema di gioco.
il gameplay è molto semplice da assimilare nelle dinamiche, ma profondo al punto giusto e interessante da padroneggiare
L’aspetto su cui, immagino e spero, Sproing lavorerà maggiormente sarà quello visivo: la mappa del mondo, infatti, risulta ancora troppo spoglia e poco dinamica. Durante la scelta delle azioni è possibile assistere ad alcune animazioni, che tuttavia non mettono particolarmente in risalto l’azione stessa. La visione generale è, quindi, molto statica e necessita di profondi miglioramenti.
Nonostante le attuali mancanze, questo primo incontro con Quarantine mi ha davvero incuriosito. La tematica è interessante, così come il gameplay, molto semplice da assimilare nelle dinamiche, ma profondo al punto giusto e stimolante. Vedremo nei prossimi mesi come aumenteranno i contenuti e se verranno apportare migliorie al comportato tecnico. Se siete fan del genere, e magari siete stufi di giocare a Plague Inc., fateci un pensierino già da ora.
Comunque idea interessante. :)