project cars 2 pc ps4 xbox one anteprima

Project CARS 2

PC PS4 Xbox One

Project CARS 2 - Provato

Project CARS 2 è bello, nel senso che è pieno di quella bellezza che ti riempie gli occhi a ogni curva, che ti fa quasi distrarre per quanto riesce a essere poeticamente splendido nel farti vivere un tramonto a Dubai saltellando su un cordolo, che ti fa alzare dalla sedia quando vinci una gara tiratissima con il paraurti anteriore che striscia a terra e fa scintille. La beta di questi giorni ha messo il titolo di Slighlty Mad Studios nella mia top 5 dell’hype autunnale, e ha confermato tutto quello che di buono avevamo già intuito all’E3.

ASSETTO MOTORSPORT

Project CARS 2 conferma il suo volersi posizionare a metà strada tra le velleità simulative di Assetto Corsa e il simcading estremamente evoluto di Forza Motorsport, con le migliorie all’handling delle vetture, generalmente più dolce rispetto allo scorso episodio, che lo fanno avvicinare un po’ di più al titolo di Turn 10 (il quale, con tutta probabilità, sarà il suo concorrente primario nel torrido autunno motoristico). Questo non vuol dire che le ambizioni del team inglese si siano ridimensionate ma, al contrario, che siamo davanti a un gioco capace di appassionare tutti i piloti virtuali, senza distinzione alcuna. La scalabilità del modello di guida è impressionante, e devo ammettere di essermi goduto serenamente la prova con il pad (attivando giusto un paio di aiuti in mancanza della sensibilità del fido G29) senza avere la sensazione di perdermi qualcosa.

project cars 2 pc ps4 xbox one anteprima

La scalabilità del modello di guida è impressionante

La libertà dell’approccio, insomma, non inficia mai il divertimento, e in questo l’attenzione svolta a rendere la trazione in curva meno scomposta e più controllabile non è tanto una concessione all’irrealtà, quanto un passo in avanti del motore fisico. Le macchine sono sempre abbastanza nervose, tendono ancora leggermente sempre al sovrasterzo con gli assetti di base, ma rispetto al passato escono con più signorilità dalle curve, dando meno ansia da parzializzazione dell’acceleratore, soprattutto joypad in mano. Questa è ovviamente una tendenza generale alla luce di qualche ora di prova, ed è uno sguardo che non può valere necessariamente per l’intero, vastissimo, parco auto a disposizione.

Detto ciò, sia io che Claudio ci siamo messi di buzzo buono a testare un bel po’ di categorie diverse, sfruttando tra l’altro la magnifica gestione di profili pilota a disposizione, e in ogni occasione ci siamo divertiti non poco a cambiare stile di guida e imparare a conoscere le singole auto. Da questo punto di vista siamo dalle parti del primo Project Cars ma sotto steroidi, grazie all’introduzione di molte più opzioni e, soprattutto, di succosissime categorie come la Indycar, baciata da un senso di velocità clamoroso, e un Rallycross, a dire il vero un po’ deludente, soprattutto a causa di un’Intelligenza Artificiale che, al momento, mi è sembrata ancora altalenante tra le diverse classi.

project cars 2 pc ps4 xbox one anteprima

rispetto al passato escono con più signorilità dalle curve, dando meno ansia da parzializzazione dell’acceleratore

Proprio riguardo l’IA delle vetture avversarie, c’è da dire che il lavoro svolto per rendere godibile Project CARS 2 a tutti gli utenti è stato comunque notevole, grazie soprattutto allo sdoppiamento dello slider riguardante le capacità della CPU: da un lato la bravura al volante, dall’altra l’aggressività, grave pecca dello scorso capitolo. Ecco, se out of the box – soprattutto nelle classi turismo – è rimasta la tendenza dei piloti avversari a prenderti in pieno senza fare troppi complimenti, al contrario in Rallycross il livello di aggressività medio sembra decisamente più basso, così come a parità di slider ci sono chiare differenze di difficoltà tra una categoria e l’altra. Detto ciò, lavorando un po’ con i settaggi non è complicato trovare una combinazione efficace in grado di dare tanta soddisfazione. L’unico aspetto ampiamente rivedibile è legato alla partenza, dove è fin troppo facile infilare un’enorme quantità di vetture avversarie, salvo poi trovarsi alla prima curva speronato senza pietà. Insomma, serve maggiore omogeneità, ma nella condotta di gara i passi in avanti rispetto al primo Project CARS sono evidenti già in questa fase di beta.

PILOTI IN CARRIERA

Questa prima prova corposa, però, ha soprattutto permesso a me e Claudio Todeschini di avere un assaggio della progressione della modalità carriera, che si conferma estremamente ricca: le 160 competizioni per 29 categorie, senza contare eventi speciali e gare storiche, rappresentano un’offerta magnifica e omnicomprensiva. Al solito, la scelta è molto libera e permette al giocatore di partire immediatamente da uno dei primi tre tier di classi di vetture, lasciando a ogni pilota la possibilità di effettuare un percorso totalmente personalizzato, che non necessariamente deve partire da gare “base” come possono essere i go-kart o la Formula Rookie. Questo non vuol dire che il senso di progressione manchi: al di là dell’avanzamento orizzontale dal tier 6 al tier 1 (ci sono cinque diversi percorsi suggeriti, ma nulla ci vieta di passare dal Rallycross alle ruote scoperte), ogni singola categoria ha un suo albero di competizioni, da quelle regionali a quelle mondiali, ed è possibile affrontare ogni trofeo selezionandone una versione breve e completa. Insomma, anche da questo punto di vista il lavoro di Slighly Mad Studios è votato alla personalizzazione assoluta. Questo approccio fornisce un’esperienza davvero comoda, soddisfacente e piacevole, benché forse penalizzi un po’ il senso di immedesimazione; è una scelta che in ogni caso farà la gioia dei più, considerando l’estrema varietà di gioco garantita dall’intera carriera.

L’Intel i5 equipaggiato con una Nvidia 980 Ti di Claudio ha gestito anche le situazioni più spinose senza perdere neanche un frame

Fiore all’occhiello della produzione è al solito il motore grafico che gestisce le condizioni atmosferiche variabili, in grado di rendere ogni sessione quasi unica, nella misura in cui i diversi settaggi di orario, temperatura e agenti atmosferici in azione influiscono pesantemente sullo stato dei circuiti e si riflettono inevitabilmente sulla guida. Meravigliosa, al solito, la resa della pioggia, con l’acqua che si comporta in maniera estremamente realistica in base alla tipologia di circuito e asfalto; impressionante anche la reattività del tempo, in grado di cambiare fino a quattro o cinque volte all’interno di una sessione. A questo proposito, smanettando un po’ con il sistema delle gare veloci è possibile creare situazioni davvero al limite, eppure l’esperienza non viene mai compromessa, così come le prestazioni grafiche. L’Intel i5 equipaggiato con una Nvidia 980 Ti di Claudio ha gestito anche le situazioni più spinose senza perdere neanche un frame, regalandomi non solo uno spettacolo estetico di tutto rispetto, ma soprattutto l’estrema gioia della guida a 60 fps anche sotto la tempesta in mezzo al gruppone; la quantità di opzioni grafiche e la sensazione di leggerezza provata mi fa essere comunque ottimista sulle prestazioni anche su configurazioni meno potenti. Project CARS 2 sembra davvero un netto passo avanti per una serie che già con il suo primo episodio ci aveva fatto vedere cose egregie.

Articolo precedente
games with gold febbraio Shadow Warrior

Shadow Warrior è gratis per un periodo limitato su Humble Store

Articolo successivo
elite dangerous

Virtual Reality Machine #8

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata