Intanto, per quanto banale, inizierei da una necessaria presentazione: World of Tanks War Stories non è un titolo a sé stante, bensì un’espansione in singolo e co-op per un vera e propria modalità storia, aggiunta gratuitamente al client il prossimo 22 di agosto. In questi casi si potrebbe quasi dire che “a caval donato non si guarda in bocca”, ma dal momento che ho potuto provare direttamente War Stories qualche giorno fa, all’interno di un apposito evento parigino, mi sembra giusto fornirvi qualche informazione preliminare.
Negli uffici di Parigi è stato anche possibile scambiare due parole con Darold Higa, senior game designer dello studio Chicago-Baltimora di Wargaming che ha realizzato l’espansione, ricavandone un quadro piuttosto completo dell’idea e del suo sviluppo.
War Stories non è un titolo a sé stante, bensì un’espansione in singolo e co-op per un vera e propria modalità storia
Moltissimi giocatori hanno sempre fruito di simili opzioni, anche senza una vera trama, ma per Wargaming non si è trattato solo di numeri: tra gli sviluppatori c’era chi aveva voglia di cimentarsi con qualcosa di eccentrico e più libero, ed ecco che le War Stories si arricchiranno di alternative storiche e possibilità apertamente fantasy (battaglie di carri sulla Luna, ad esempio, con relative modifiche della fisica) per rendere ancora più variegata l’offerta. Io sono più interessato alle prime, ad esempio l’invasione ucronica dei nazisti alla Gran Bretagna, ma sono comunque curioso di provare tutto il pacchetto.
UCRONIE DAL FRONTE
In tutto ho potuto sperimentare due livelli completi, Brother in Armor e Flashpoint Berlin, rispetto ai quattro che faranno parte della prima stagione delle War Stories. Nonostante il tempo passato sulle missioni, tuttavia, non è facilissimo sbilanciarsi sulla qualità generale: nel primo caso l’esercito americano doveva insegnare a un gruppo di piloti russi l’utilizzo di carri LL M4 Sherman, e si trattava sostanzialmente di un lungo tutorial (ogni Storia è divisa in tre capitoli-missioni) in cui poco andava effettivamente capito, persino per chi ha giocato World of Tanks un paio d’ore in vita sua.
La qualità si è innalzata nella storia alternativa di Flashpoint Berlin, ispirata al Blocco di Berlino del 1948
Ho trovato le atmosfere meglio costruite anche sotto il profilo grafico, con luci crepuscolari e fumi volumetrici a impreziosire l’apocalittico panorama, insieme a un livello di difficoltà debitamente elevato; la sfida sembra rivolta a gruppi di compagni ben coordinati, oppure a chi tiene in debita considerazione la ruota degli ordini delle IA, se gioca da solo, ma in tutti i casi fa piacere che sia consistente. In una situazione del genere è emersa meglio anche la storia narrata fuori campo, insieme alle tavole a fumetti che accompagnano efficacemente la narrazione.
Per il resto, quelle che vi posso fornire sono pure informazioni di servizio: in termini di contenuti, non vi sorprenderete a sapere che i carri armati da sbloccare nelle War Stories hanno i loro alberi tecnologici, che il completamento delle campagne sblocca una serie di sfide prestazionali e che World of Tanks non perde il suo focus sulle competizione e l’esport, con particolare riferimento ai tornei personalizzabili su Xbox One (Xbox Arenas Tournaments, partiranno anche loro il 22 agosto); da parte sua, la nuova Xbox One X avrà al lancio (7 novembre) la propria versione di World of Tanks Console, con risoluzione 4K, 30 immagini al secondo stabili, tempi di ricarica più rapidi, supporto alle televisioni HDR e un livello di dettaglio all’orizzonte molto più generoso.
Probabile che ne riparleremo da gamescom, dove War Stories e tutte le altre novità di World of Tanks su console saranno presentate in pompa magna. Per quanto l’abbia chiesto, invece, non è ancora chiaro se e quando avverrà il lancio delle War Stories su PC. Il “se” probabilmente non ha nemmeno senso, ma tant’è.