Ci stanno facendo aspettare un bel po’ quei “figli di sultana” di Trey Parker e Matt Stone. Del resto, non è un mistero che lo sviluppo di Scontri di-retti (traduzione fantastica) si sia prolungato più del dovuto, visto che il gioco sarebbe dovuto uscire sul finire dello scorso anno. Non che con il precedente Bastone della Verità le cose fossero andate molto meglio: anzi, in quel caso si mise di mezzo anche il fallimento di THQ, giusto per rincarare un po’ la dose di sfiga che aleggiava intorno al progetto. Ora siamo in dirittura di arrivo per questo atteso seguito. Ben conscia di ciò, Ubisoft ci ha invitati nei suoi uffici a provare una build mooolto avanzata, praticamente definitiva. Com’è andata? Un attimo di pazienza, suvvia!
UN PETO CI SEPPELLIRÀ TUTTI
Che questo secondo titolo basato sull’universo di South Park avesse qualche velleità intestinale lo si era capito fin dalle prime prove nelle fiere internazionali, dove gli sviluppatori si sono divertiti a torturare i giornalisti costringendoli a giocare con una terribile periferica – il Nosulus Rift! – in grado di far apprezzare appieno i meravigliosi afrori prodotti dal protagonista. Già, perché gran parte dei poteri che andremo a utilizzare sarà basata su peti di varia natura, alcuni così potenti da rischiare di piegare lo spazio-tempo, come ci farà osservare un noto attore inserito nel gioco in qualità di NPC (non vi svelerò il suo nome, ma sappiate che è davvero una superstar di Hollywood).Quindi sì, bisognerà padroneggiare la “sacra arte” della flatulenza, andando a interpretare – questa volta – il ruolo di un supereroe assolutamente improbabile, ancor più (se possibile) del personaggio da gioco di ruolo classico di cui avevamo vestito i panni nel precedente titolo.
in termini di puro gameplay, quella di South Park: Scontri di-retti appare come un’evoluzione piuttosto che una rivoluzione
Una volta selezionata la classe fra le tre inizialmente disponibili (Velocista, Brutalista o Blaster), il sempre “gentilissimo” Cartman, in forma di Procione, ci costringerà a rivivere un momento drammatico del nostro passato, perché – si sa – ogni supereroe nasce da un qualche trauma. Nel nostro caso, saremo per sempre tormentati dalla visione dei nostri genitori che si accoppiano. Assolutamente agghiacciante, altro che Batman!
Tutta la fase di gioco iniziale, ovviamente, è strutturata come una sorta di grosso tutorial, per quella che appare come un’evoluzione piuttosto che una rivoluzione, almeno in termini di puro gameplay. La base rimane sempre quella di un GdR a turni, con tutta una serie di aggiunte che rende il titolo più sofisticato e tattico rispetto a quanto visto nel Bastone della Verità. Certo, Scontri di-retti non mi ha dato l’impressione di essere al cospetto di un XCOM, anzi, per certi versi rimane ancora piuttosto essenziale rispetto alla concorrenza, ma devo ammettere che da grande nostalgico dei J-RPG di una volta mi sono sentito quasi a casa.
va selezionata una classe, fra le tre inizialmente disponibili
UN SELFINO NON SI RIFIUTA MAI
Grande enfasi anche su Coonstagram, la versione parodia di Instagram inventata dall’inarrestabile Cartman. Di fatto, si tratta di un’altra meccanica di gioco, che ci permetterà di guadagnare fama e popolarità scattandoci dei magnifici selfie con alcuni personaggi.
bisognerà padroneggiare la “sacra arte” della flatulenza
Ultima cosina sfiziosa, che di certo farà piacere ai vecchiardi come me, riguarda la compilazione della scheda giocatore, che andrà a riempirsi portando a termine diverse missioni. Una delle prime determinerà la nostra inclinazione sessuale, dopo un bizzarro colloquio con il celebre psicologo della scuola, il signor Mackey (‘pito?), seguito immediatamente da uno scontro con dei redneck ignoranti come le pietre, che se la prenderanno con noi in ogni caso. Il nostro allineamento sarà invece deciso in un’altra battaglia, questa volta contro dei preti pedofili… eh, ragazzi, stiamo pur sempre parlando di South Park, mica ve le sarete dimenticate le mucche naziste che parlavano con la voce di Hitler, vero?
Insomma, lo spirito sembra essere quello della serie, speriamo solo di non incappare nelle stesse censure che caratterizzarono la versione europea del Bastone della Verità. Per chiudere in bellezza, sappiate che l’edizione nostrana vanterà un traduzione completa in italiano, con tanto di voci dei doppiatori ufficiali.