Un mondo oscuro. Una minaccia misteriosa. Un manipolo di uomini a disposizione. Avrete il coraggio di avventurarvi oltre le mura difensive del Gord?
Sviluppatore / Publisher: Covenant.dev / Team17 Prezzo: ND Localizzazione: Presente Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam), PS5, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One
Perché inventare un universo fantasy di sana pianta quando si può attingere a piene mani da leggende e mitologia? In questo modo, oltre a creare videogame, potremmo anche diffondere culture magari sconosciute ai più. Questo deve aver pensato lo studio Covenant.dev, sviluppatori di Gord, real time strategy ambientato in un mondo fantastico e cupo, ispirato al folklore slavo. Una spedizione alla ricerca di un gruppo di cartografi di cui si son perse le tracce apre le porte a una storia in cui streghe, mostri e maledizioni ci attendono non appena mettiamo il naso fuori dalle mura della nostra cittadella. Il gioco finale sarà disponibile quest’anno, ma ho potuto provare una versione di demo comprendente le prime due missioni della campagna. Ennesimo RTS dedicato agli appassionati del genere, o c’è qualcosa di più che bolle in pentola? Scopriamolo.
Nemmeno ChatGPT ha la più pallida idea di cosa sia un Gord, provate pure se non ci credete; quindi, ora vi sorbirete una lezioncina di storia, non solo per permettermi di flexare la mia enciclopedica cultura, ma anche perché racchiude dei concetti fondamentali per apprezzare meglio il gioco. Apparso per la prima volta durante la tarda età del bronzo e utilizzato fino al VII secolo, il Gord è un insediamento fortificato in legno costruito dalle popolazioni slave dell’Europa orientale, che si caratterizza principalmente dalla presenza di una palizzata difensiva lungo il perimetro poligonale. Nella storia sono stati utilizzati sia come avamposti stabili a protezione di città, che come basi temporanee, successivamente abbandonate.
GORD, LA FORTIFICAZIONE SLAVA
Niente di nuovo rispetto a quanto già visto in decine di city builder con ambientazione fantasy, e infatti tutte le cittadelle che avete costruito nella vostra vita a suon di legname erano dei Gord, anche se non lo sapevate. Si inizia proprio definendo il perimetro della palizzata, trascinando i vertici per modellarne la geometria. Nella demo non ho avuto l’occasione di dovermi difendere da attacchi esterni, a parte in una situazione scriptata, quindi non sono in grado di dirvi quanto sia importante questa sezione, ma se il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America ha costruito il suo quartier generale a forma di pentagono, chi sono io per disegnarlo a stella?
I POCHI UOMINI A DISPOSIZIONE POSSONO STRESSARSI, AMMALARSI, PERDERE LA FEDE E LA SANITÀ MENTALE! UN RTS CON ELEMENTI DARKEST DUNGEON? SPERIAMO!
I coloni del Gord, infatti, non sono automi instancabili ma presentano varie debolezze e sono soggetti a una lunga serie di malanni. Possono stancarsi e quindi lavorare male, soffrire la fame, ma anche stressarsi, perdere la sanità mentale o la fede. Sono parametri più complessi del classico morale che solitamente troviamo in altre produzioni, in quanto influenzabili in molti più modi.
A FRONTE DI UN COMPARTO ARTISTICO DI TUTTO RISPETTO, GORD NON MOSTRA NESSUNA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI, E NEMMENO IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO
DAVVERO MI FAI UCCIDERE RAGNI?
Per quanto sontuosi siano gli edifici che costruiamo, negli RTS prima o poi vogliamo arrivare al dunque, ovvero alle battaglie. In questa demo, purtroppo, a parte un paio di incontri scriptati con dei nemici, tra l’altro vinti in automatico senza bisogno di strategia alcuna né di particolari armi o equipaggiamenti, si incontrano solo un paio di ragni – giganti, per carità, ma sempre ragni – e qualche predatore della taglia di un cinghiale.
RIMANE IMMUTATO IL FASCINO DI DARKEST DUNGEON: GESTIRE GLI UOMINI POTREBBE COINVOLGERE E INTRATTENERE
Il mondo, perennemente immerso nelle tenebre, è realizzato con grande cura e i fenomeni atmosferici sono rappresentati realisticamente. Il vento scuote gli alberi e sferza l’erba, la pioggia batte incessante, l’oscurità è ovunque, interrotta dal baluginio di qualche torcia. Quantità di dettagli e qualità delle animazioni sono superiori alla media di questo tipo di produzioni.Un po’ meno ispirate le cutscene e le schermate di presentazione dei personaggi, realizzate con un 3D che appare un po’ plasticoso.
Considerando quanto provato, però, al momento Gord è un cartellone pubblicitario con una top model che reclamizza un profumo: nessun dubbio sulla bellezza dell’immagine, ma non mi permette di sentire fragranza alcuna. Sicuramente un concept interessante, ma prima di distruggere il bottone “whishlist” a suon di click vorrei vedere qualcosina di più.