Assassin's Creed Valhalla – Recensione

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Valhalla è il primo Assassin’s Creed a ricollegarsi apertamente e in maniera anche abbastanza coerente ai capitoli della saga che hanno preceduto Black Flag

Una trama principale che vede i vichinghi del Clan del Corvo lasciare le coste norvegesi in cerca di gloria e ricchezze nella verdeggiante e ben più mite terra di Albione. Peccato che l’Inghilterra sia dominata dai Sassoni, i quali naturalmente non vedono di buon occhio gli invasori norreni. Compito di Eivor e dei suoi compagni è dunque quello di stringere alleanze con le potenze limitrofe all’insediamento di Ravensthorpe in modo da garantire un futuro roseo ai suoi abitanti.

Assassin's Creed Valhalla Recensione 04

Molti insediamenti presentano ancora diverse strutture risalenti all’epoca della dominazione romana.

Non mi dilungherò ulteriormente sull’argomento per evitare di commettere l’atroce reato di spoiler, tengo però a dire che la qualità della narrazione è in linea di massima altalenante: da un lato l’intreccio in un primo momento appare intrigante, ma poi ci mette davvero troppo tempo a decollare; dall’altro, Valhalla è il primo Assassin’s Creed a ricollegarsi apertamente e in maniera anche abbastanza coerente ai capitoli della saga che hanno preceduto Black Flag. Una piccola nota a margine: purtroppo anche in questo caso, come già riscontrato in Odyssey, la scrittura delle diverse opzioni di dialogo romantiche è raccapricciante.

TO SING MY LAST SONG

Dove Valhalla eccelle, però, è nella costruzione del mondo di gioco. L’Inghilterra del IX secolo è decadente, le sue contee dominate da regnanti sovente in guerra tra loro mentre la popolazione vive come può, spesso rivolgendo preghiere all’Altissimo. Quello manifesto in Valhalla non è dunque uno scontro sul solo piano materiale, ma anche su quello culturale e – soprattutto – religioso. I vichinghi non vengono disprezzati soltanto perché razziatori e conquistatori da terre lontane, ma anche perché idolatrano un pantheon di divinità pagane. La sensazione di essere stranieri in terra straniera è così fortissima proprio poiché esaltata dai comportamenti degli inglesi.

Quello manifesto in Valhalla non è uno scontro sul solo piano materiale, ma anche su quello culturale e religioso

Eppure certi britannici non esiteranno a chiedere aiuto a Eivor nelle situazioni di difficoltà. Non è raro viaggiare attraverso il mondo di gioco e fermarsi ad ascoltare le richieste più disparate di questo o quel PNG. Si tratta di incarichi secondari da soddisfare non soltanto per il mero gusto di rimuovere un pallino azzurro dalla mappa, simbolo delle attività collaterali, ma anche per ricevere ricompense ed esperienza utili a far crescere ulteriormente le abilità di Eivor.

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Pro

  • Un action RPG completo e maturo. / Combattimenti vari e brutali. / Ottima costruzione del mondo di gioco.

Contro

  • Intreccio narrativo ancora una volta sottotono. / Dialoghi spesso banali. / Qualche calo di fps di troppo.
8.7

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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