La saga di misteri e alchimia che ha come protagonista la bella Ryza giunge al terzo capitolo con Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key, una grande reunion di compagni e un’avventura attorno il mondo.
Sviluppatore / Publisher: KOEI TECMO / KOEI TECMO Prezzo: € 59,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Switch Data di lancio: 24 marzo
Negli ultimi anni nel corso dei quali ho dedicato molto tempo e copertura ai titoli Atelier, all’iniziale difficoltà nel metterli a fuoco è seguito il piacere di giocare questi giochi capaci di non prendersi mai troppo sul serio.
Si tratta di produzioni che presentano forti strutture ludiche al contempo leggere, mai frustranti ma appaganti nei piccoli dettagli, quindi ben venga questo terzo capitolo di Atelier Ryza.
ATELIER RYZA 3 E IL SAPORE DELL’ULTIMA AVVENTURA
Gli sviluppatori sono stati abbastanza chiari durante i diversi videodiari di lavorazione, come nei comunicati o nelle interviste: questo terzo episodio sarà la summa di tutti i giochi precedenti che hanno visto Ryza come protagonista, cercando di amalgamare l’aspetto narrativo con le necessarie evoluzioni ed ottimizzazioni tecniche.
Alla sua terza iterazione, Atelier Ryza si presenta con un gioco tirato a lucido, ottimizzato in tutti i suoi reparti
Un anno dopo le avventure di Atelier Ryza 2, la nostra bella alchimista vive la sua quotidianità nel benessere della cittadina, svolgendo la sua solita attività di creazione e rispondendo gentilmente alle esigenze dei cittadini, oltre a passare del tempo con gli amici. Quando improvvisamente nell’arcipelago cominciano a materializzarsi delle isole misteriose, assieme a una sinistra voce udibile solo da Ryza che le chiede di realizzare delle misteriose chiavi, è il momento di fare i bagagli, salutare tutti e salpare alla volta di questi luoghi e risolvere l’ennesimo mistero; perfettamente in linea con i precedenti capitoli, probabilmente il mondo dell’Underworld ha ancora qualcosa da reclamare nei confronti di Ryza e dei suoi compagni.
NUOVI MONDI, STESSA FORMULA
La grammatica di gioco di Atelier Ryza 3 non è mutata, rimanendo salda, concreta e ottimizzata di capitolo in capitolo. Anche in questa terza iterazione l’intera struttura ludica è stata tirata a lucido, risultando impreziosita da tanti e piccoli momenti utili, tra le altre cose, a non rendere il gioco troppo legnoso o macchinoso in particolari situazioni.
Il sistema di combattimento è stato leggermente rivisto per essere più fluido, privo di complicazioni inutili
Ma diciamoci la verità: chiunque gioca ad Atelier Ryza 3 lo fa per sfruttare l’enorme ed orgasmico sistema di miscelazione degli elementi per creare pozioni, oggetti, armi, armature e le nuove chiavi da equipaggiare e sfruttare in battaglia. Insomma, va bene i personaggi femminili simil waifu, va bene il sistema di combattimento, ma qui la vera scienza esatta è proprio l’alchimia.
RICETTE ALCHEMICHE
Il vero, classico fiore all’occhiello è tutto quel che riguarda il processo di creazione alchemica, esattamente ripreso ed ottimizzato (come nei giochi precedenti). Previa formula in nostro possesso e disponibilità dei giusti ingredienti, ciò che riguarda la creazione possiede un potere rilassante di cui credo gli sviluppatori siano ben consci. Mescolare i diversi ingredienti, tentare formule differenti per ottenere non solo il risultato migliore, ma anche per produrre oggetti che abbiano effetti passivi sulla nostra avventura così come tentare la sperimentazione libera sono tutti aspetti che danno vita a una componente fondamentale del gioco.
Era bello ieri, lo è ancora oggi: il sistema di alchimia e diretta creazione è sempre soddisfacente. Che non si tratta di un’aggiunta marginale, tant’è vero che durante l’avventura principale saremo chiamati spesso al tavolo da lavoro per dare forma ad un oggetto importante per il prosieguo della trama. Sul giocatore la dinamica lascia la stessa sensazione di una safe room dopo essere stati in viaggio per ore, con la differenza che qui la nostra borsa è piena di oggetti che abbiamo raccolto, pronti per essere amalgamati con altri.
La formula di gioco è stata preservata per dare agli appassionati un capitolo appassionante, frizzante e ludicamente completo
In Breve: Atelier Ryza 3 conferma la qualità strabiliante di questo franchise, ottimizzando il combat system, rafforzando il già ottimo scheletro di gioco, aumentandone il tiro in termini di contenuti, mappe e longevità. Qualche brutto scherzo estetico non rovina un gioco che fa dell’avventura, della leggerezza e del rilassamento le sue carte vincenti, portandosi a casa il bottino con uno sforzo evidente da premiare senza remore.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel Core i7, 16GB RAM, GeForce GTX1650 Ti, HDD
Com’è, Come Gira: Al netto di alcuni problemi riguardo il caricamento di qualche texture e relativi fastidiosi effetti pop up, l’esecuzione del titolo è stata lucida e liscia, senza veri problemi.