Luca Sartori

Ciak, si copia!

Lo ammetto: visionare L’esercito delle 12 scimmie durante il periodo delle festività natalizie non si è rivelata un’idea particolarmente brillante. Nel suo voler affrescare una distopia angosciante il film risulta terribilmente efficace, per alcune azzeccate soluzioni visive e per una rappresentazione fatalista del futuro umano, che qui trova la sua unica redenzione in una improbabile ...[Continua]

Missioni senza colpo ferire

“L’Uomo di latta iniziò ad usare immediatamente la sua ascia e, proprio quando i due kalidahni stavano per attraversare, l’albero cadde con uno schianto nell’abisso, portando con sé quei due orrendi, ringhianti bruti, ed entrambi si infransero in mille pezzi sulle aguzze rocce sottostanti”, (Il meraviglioso mago di Oz). Eppure, è così bello portare a termine missioni senza combat...[Continua]

Folle, folle Far Cry 3

Mr. Crocodile Dundee ci ha insegnato che esistono giungle all’apparenza magiche, in cui è però possibile perdersi, popolate da coccodrilli che in un attimo ti ruzzolano e portano via. Non le visiterò mai, logicamente, “ragazzo” di città che non sono altro, ed è qui che subentra la potenza evocativa del medium. Per una curiosa simmetria, infatti, il mio folle amore per Far Cry 3 si è manifest...[Continua]

Crafting, ti odio... e poi ti amo

Come avrete intuito dal titolo, il mio rapporto con il crafting è decisamente conflittuale, sin da quelle prime spade forgiate sulle incudini male in arnese di Gothic. Lo so, lo so: cito spesso l’opera prima di Piranha Bytes; d’altronde, si è trattato invero di un gioco in anticipo sui tempi, avendo preceduto Morrowind di un anno.Ora, se Baldur’s Gate è l’epitome del Gioco ...[Continua]

Dishonored è (quasi) la realtà

Sarebbe ipocrita dare la colpa alla mancanza di tempo, vero Dishonored? Se non riuscirò mai a disbrigare alcune pratiche ludiche, smarrite in un backlog gargantuesco, è semplicemente perché continuo a reinstallare e giocare le “vecchie glorie”. L’anno scorso è toccato a TES III: Morrowind e Syberia, e periodicamente dedico le 60 ore di rito a Gothic, probabilmente il gioco di ruolo a cui son...[Continua]

Dante vs Shakespeare

Ogniqualvolta si prospetta la mancata traduzione di un videogioco di spicco, immancabilmente, si scatenano su forum e social due fazioni antipodiche , ad esempio col recente caso di Baldur’s Gate III.Da un lato abbiamo i portabandiera dell’italico idioma, che vorrebbero tutto tradotto sempre e comunque, perché «L’italiano è la lingua più bella del mondo»; dall’altra parte d...[Continua]

Il nome dell'avatar

Allorché l’esperienza ludica aveva inizio esaminando gli itinerari su di una mappa tangibile, si ampliava studiando il manuale di gioco – rigorosamente cartaceo – e si arricchiva pianificando background e professione per il proprio alter ego, scegliere un nome risultava impresa particolarmente impegnativa, poiché sapevamo che le azioni dell’avatar sarebbero restate come una traccia indelebile nell...[Continua]

Sono un fenomeno paranormale

Ultimamente, quando si tratta di videogiochi, ho sviluppato e affinato una sorta di senso senso, insieme ad alcune facoltà precognitive e abilità divinatorie che mi consentono di stabilire – con discreto anticipo e una certa precisione – la sorte di companion e NPC, di prevedere svolte di trama, di anticipare jumpscare e imboscate. Poter evitare e cambiare il fato dell’avatar, comunque, è tu...[Continua]

Premi ripetutamente E

Sarei un ipocrita se vi dicessi che odio i quick time event dopotutto – professionalmente – sono “nato” con i QTE, nello specifico con quelli di Dragon’s Lair, passando anche per le sfide offerte da Space Ace e Super Don Quix-ote. L’anno era circa il 1988, e in quella lontana estate ero diventato un fine conoscitore del capolavoro di Rick Dyer e Don Bluth; in pratica, ero assurto a ver...[Continua]

Il finale che vorrei

Tranquilli, non entrerò nello specifico del finale di The Last of Us Part II, né tantomeno rievocherò la conclusione – discussa, discutibile – della saga del comandante Shepard, tuttavia mi preme dire che la linea di pensiero che vede l’opera delle software house come qualcosa di “sacro” e “inviolabile” non mi trova d’accordo. In primo luogo, la difesa, accalorata, di una frangia di gi...[Continua]

Tutorial for dummies

Siete Adam Jensen. Furtivi, vi muovete protetti da uno spartitraffico di cemento in grado di celare la massa del vostro corpo augmentato. Più avanti, una guardia si fa una paglia all’ombra di una mezzanotte nera e oro. In silenzio, si gusta la sua sigaretta per un minuto, due minuti… cinque minuti, dandovi tutto il tempo necessario per effettuare la prima stealth kill, brutale o non le...[Continua]

Silenzio, parla Artyom

Immaginate di trovarvi nella vostra umile dimora quando, d’improvviso, bussano alla porta, nel cuore della notte. Aprite, e vi trovate dinanzi un tipo poco raccomandabile: si tratta di Geralt di Rivia! Forse avete sentito parlare di lui: lo conoscete come il “Carnefice di Blaviken”. I racconti, però, non gli rendono giustizia. Questo “essere” ha i capelli bianchi, gli occhi gialli come quell...[Continua]

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