Thomas Happ, il talentuoso one-man-studio creatore di Axiom Verge, torna sotto le luci della ribalta con il sequel di quel sorprendente Metroidvania, che mischia un po’ le carte in tavola e apre le porte ad un multiverso dall’altissimo potenziale. Axiom Verge 2 è arrivato ed è pronto ad ipnotizzarvi nuovamente.
Sviluppatore / Publisher: Thomas Happ / Thomas Happ Prezzo: 17,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Epic Games Store), PS4, Nintendo Switch
Il genere Metroidvania è stato il più gettonato dagli sviluppatori negli ultimi anni. Impossibile contare quanti nuovi prodotti simili escano ogni mese e inevitabilmente la quantità porta con sé un abbassamento della qualità media. In mezzo a questo caos modaiolo arriva Axiom Verge 2, sequel di uno dei migliori esponenti del genere che ha avuto come plus il merito di essere stato sviluppato da un unico, talentuosissimo sviluppatore tuttofare. Thomas Happ ha iniziato a lavorare a questo sequel ancora prima di portare a termine il gioco precedente.
Troppe erano le idee che si affollavano nella sua mente per un titolo solo, ma anche per due… l’universo di Axiom Verge infatti è destinato ad espandersi in futuro e questa sua espansione già si intuisce in questo nuovo capitolo che ci mette di fronte un nuovo setting, una nuova protagonista e una storia inedita che corre parallela alla precedente. Lei si chiama Indra Chaudhari, è miliardaria ma piuttosto che passare il tempo in un resort esclusivo sorseggiando Margarita e giocando a tennis preferisce andarsene in giro per i suoi affari. L’ultimo di questi la porta in Antartide, in una delle strutture di ricerca di sua proprietà. Sarà l’inizio di un’avventura terrificante e affascinante, che le farà scoprire la presenza di un mondo alternativo.
REALTÀ ALTERNATIVA
La storia delle realtà sovrapposte e interconnesse tra loro non è assolutamente nuova. Anche il primo Axiom Verge l’aveva in parte toccata con la trovata dei glitch, ma questo seguito approfondisce l’argomento facendone l’asse portante sia del racconto che del gameplay. Indra si trova a viaggiare in due mondi passando attraverso delle brecce che fungono da corridoi spazio-temporali. Questa idea ha dato ad Happ l’opportunità di ampliare il fattore “esplorativo” in Axiom Verge 2, facendolo prevalere su quello “combattivo”. Sia chiaro, gli scontri non mancano ma rispetto al precedente capitolo le possibilità di confronto sono sensibilmente più sporadiche, al punto che le battaglie con la maggior parte dei boss sono del tutto opzionali. Giusto un paio di incontri sono obbligatori, ma comunque ben lontani dal presentare difficoltà insormontabili in quanto consentono respawn infiniti.
Questa particolare scelta di design è destinata sicuramente a dividere il pubblico tra sostenitori (in primis coloro che finora si sono tenuti alla larga dai Metroidvania troppo impegnativi) e detrattori (“tolta la tensione della possibile e/o probabile sconfitta, tolto il divertimento”). In aiuto di questi ultimi viene un’opzione modificabile dal menù di pausa, che permette di aumentare il danno inferto dai nemici e di conseguenza la difficoltà media.
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