Con Bleeding Edge, Ninja Theory sforna il suo primo videogioco esclusivamente multiplayer, pescando però a piene mani dalla sua esperienza ventennale nel genere action.
Sviluppatore / Publisher: Ninja Theory / Xbox Game Studios Prezzo: € 29,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 12+ Disponibile su: PC, Xbox One
Si può dire che l’ultima fatica dello studio britannico sia una sorta di ritorno alle origini, a un’epoca in cui Ninja Theory aveva puntato sull’azione pura prima di darsi all’esplorazione della psiche umana con quell’Hellblade: Senua’s Sacrifice che ha rilanciato la compagnia inglese e – con buona probabilità – ha spinto Microsoft a valutarne l’acquisizione.
Ora, mentre il grosso dello studio è al lavoro sul sequel della saga di Senua, un team più ridotto ha ricevuto carta bianca dalla stessa Casa di Redmond per dar vita a un action multiplayer 4vs4 che punta tutte le sue fiches sui combattimenti in mischia e sulla cooperazione tra i membri della propria squadra. Si tratta di un gioco ambientato in un futuro non troppo lontano in cui è possibile modificare il proprio corpo con parti bioniche e cibernetiche, per poi partecipare in eventi sportivi illegali organizzati da un gruppo ribelle denominato proprio Bleeding Edge.
OLTRE IL LEGALE
Detto questo, non aspettatevi una trama elaborata. Anzi, la trama di fatto non c’è dal momento che il gioco è esclusivamente votato agli scontri online contro altri giocatori in carne e ossa. Al di là di un breve tutorial e di un dojo di allenamento, infatti, non è presente alcun contenuto single player. C’è comunque un background narrativo che tiene insieme il tutto, con tanto di biografie dettagliate per ognuno degli undici personaggi giocabili, ma nulla di particolarmente elaborato.
A proposito del roster, ognuno di questi pseudo-atleti è dotato di capacità specifiche e può essere diviso in tre classi in base al ruolo che svolge in partita. Si va dai personaggi d’assalto, con poca salute ma con un potenziale offensivo niente male; vi sono poi i classici tank, adatti soprattutto ad assorbire i danni e a difendere la posizione; e per finire non possono mancare gli eroi di supporto, i quali sfruttano le loro abilità curative per potenziare e curare i compagni o applicare malus ai nemici.
La qualità del roster è altalenante ma il bilanciamento dei vari eroi è stato pensato con un certo criterio
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