BPM: Bullets Per Minute – Recensione

PC

Uno sparatutto in soggettiva roguelike da affrontare a tempo di musica metal? Sembra un mix davvero troppo folle per funzionare, quello di BPM! E, infatti…

Sviluppatore / Publisher: Awe Interactive / Awe Interactive Prezzo: 16,80€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam, GOG)

Ci sono alcune passioni che hanno caratterizzato la mia (relativa) gioventù alla fine degli anni Novanta: gli sparatutto “ignoranti” dei bei vecchi tempi, la musica metal e Guitar Freaks sulla prima PlayStation, oltre alle partite al coin op che non mi facevo mai mancare al Trocadero, quando mi capitava la fortuna di passare per Londra. Inutile quindi sottolineare quale sia stata la mia curiosità verso un titolo che si presenta come “uno shooter infernale ispirato a Quake, dalle meccaniche roguelike in cui occorre sparare e ricaricare a tempo di musica” e infatti il titolo Bullets Per Minute, proiettili al minuto, rimanda senza dubbio al ritmo della musica che – come dovreste sapere tutti quanti – è scandito da una certa quantità di battiti al minuto “sottolineati” dalle percussioni.

In questo caso, però, più che di musica leggera parliamo di musica pesante, visto che la colonna sonora di questo gioco sembra essere stata composta nel 1989 da qualche band heavy metal norvegese, in un momento di grazia dopo aver fatto un giro nel Valhalla.

CONTA E SPARA

Senza troppi preamboli e inutili giri di parole, lo scopo di BPM è distruggere tutte le forze del male che, dagli inferi, sono risalite in superficie con l’intenzione di invadere il mondo di Asgard. Le deità della mitologia norrena, tuttavia, non sono particolarmente inclini all’idea e così hanno chiamato una valorosa valchiria (o altri quattro angeli della morte a vostra scelta, una volta sbloccati) a rispedirle all’inferno, senza tuttavia avvisarla di alcune piccole complicazioni. La prima, per chi arriva direttamente da DOOM e compagni, è che le mappe di Asgard non sono sempre uguali a loro stesse ma, anzi, proprio allo scopo di complicare la vita ai turisti, cambiano in via procedurale a ogni partita.

bpm recensione

Anche i cerchi di fuoco si allargano a tempo di musica.

AGLI DèI DI ASGARD I BATHORY E GLI AMON AMARTH DEVONO ESSERE PIACIUTI COSì TANTO CHE ORA FUNZIONA TUTTO A RITMO DI METAL

La seconda è che alla prode valchiria sarebbe stata offerta in dotazione solo una miserevole pistola dal raggio d’azione ridicolmente piccolo e la terza – sono proprio dei gran burloni, questi dei! – è che le armi avrebbero sparato solo a ritmo di musica, precisamente sul battere di ogni stramaledetto quarto della colonna sonora. In compenso, anche le forze del male sono costrette ad andare a ritmo per cui, di punto in bianco, la fragfest si sarebbe trasformata in un bemani con le armi da fuoco. L’unica consolazione? È che i cattivi uccisi spariscono per non tornare più in vita, lasciando eventualmente delle monete con cui comprare costosi upgrade presso i pochi rivenditori disponibili in ogni mappa. E, fidatevi, ne avrete proprio bisogno.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • La colonna sonora del secolo, per un videogioco indie / Un mix decisamente originale di generi / Prezzo accessibile.

Contro

  • Rigorosamente vietato agli impazienti / Claustrofobico e con una grafica un po’ scarna / Non dà la sensazione di migliorare mentre si gioca.
6.7

Sufficiente

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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