Ne La Forma dell’Acqua, dunque, troviamo una principessa (muta), un cattivo senza scrupoli e un mostro dal cuore d’oro. Attingendo dal più classico dei monster movie – in questo caso, la creatura è un chiaro rimando al Gill-Man de Il mostro della laguna nera – del Toro amplifica un racconto di fiaba inserendolo in un contesto storico, esperimento già tentato con La spina del diavolo, concretizzato con Il labirinto del fauno, e portato oltre ogni limite con La forma dell’acqua .
La Forma dell’Acqua vuole indagare su cosa accade dopo il canonico “E vissero per sempre felici e contenti…”
La forma dell’acqua vuole indagare su cosa accade dopo il canonico “E vissero per sempre felici e contenti…”, mostrandoci come quella felicità viene vissuta fuori e dentro il letto. Si tratta, in definitiva, di una favola che abbiamo già sentito decine e decine di volte, ma con l’amore idealizzato che abbraccia la concretezza della carne e del piacere fisico.Ancora una volta, il regista usa il mostro per raccontare e inscenare sentimenti forti, interrogandosi su chi – nella quotidianità – sia il vero “orco”. Quella del film è dunque una critica verso una società malsana, che gode nel sottomettere il diverso, esattamente come Strickland prova piacere nel picchiare una creatura indifesa o intimidire una donna muta, nonostante egli stesso sia una pedina sacrificabile dell’esercito americano.
il film evolve le potenzialità intrinseche della fiaba, pur senza stravolgerne protagonisti e archetipi narrativi
Il ritmo cala leggermente nella seconda parte, ma questo è un elemento concreto e consapevole della sceneggiatura, dacché il film non richiede ulteriori sfumature interpretative: ci sono i buoni, i cattivi e i personaggi di contorno; ci sono l’intrigo, l’amore e la redenzione. L’incredibile sforzo di del Toro, già premiato con il Leone d’Oro a Venezia e con il Golden Globe, è stato proprio creare un prodotto accessibile ai più e leggero nei modi narrativi ed espressivi, che però si mantiene sempre suggestivo, avvalendosi anche di una magnifica colonna sonora.
VOTO 8
Genere: fantastico, sentimentale
Publisher: 20th Century Fox
Regia: Guillermo del Toro
Colonna Sonora: Alexandre Desplat
Interpreti: Sally Hawkins, Michael Shannon, Octavia Spencer, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg
Durata: 119 minuti