Colossal – Recensione




A causa dei suoi problemi di alcolismo, Gloria (Anne Hathaway) perde il suo posto di giornalista e viene sbattuta fuori di casa dal fidanzato. La ricerca di un posto dove andare a vivere la riporta nella sua cittadina d’origine. Troverà lavoro come barista nel bar di proprietà di un suo vecchio amico d’infanzia, Oscar (Jason Sudekis), e al suo problema di alcolismo se ne aggiungerà un altro colossale: per qualche motivo, dal suo arrivo in città, un enorme Kaiju dalle sembianze di una lucertola si materializza in Corea del Sud. La situazione degenera quando Gloria scopre che il Kaiju è, per qualche strano motivo, collegato mentalmente a lei, tanto che sarà proprio la ragazza a deciderne tutti i movimenti.

Colossal  è la dimostrazione concreta di come il genere di film dedicati ai Kaiju non sempre si finalizzino in blockbuster fracassoni. Archiviati i possibili paragoni con film quali Godzilla o il recente Pacific Rim – La Rivolta, la lucertolona gigante del film si dimostra come il chiaro veicolo di un viaggio introspettivo nella psiche deviata della protagonista. Nacho Vigalondo, talentuosissimo regista spagnolo, ci ha già abituati alle sue folli riletture dei generi cinematografici – dal viaggio nel tempo nell’ottimo Timecrime, all’invasione aliena in Extraterrestre,  fino al thriller in screencast di Open Windows con Sasha Grey – mostrandoci esattamente il mutevole comportamento umano inserito in contesti al di fuori della nostra comprensione, come farebbe un ottimo romanziere. Gloria, consapevole del suo strano potere, deve fare i conti con le conseguenze sia delle sue sbronze, sia delle potenziali vittime che può arrecare a chilometri di distanza.

colossal recensione netflix

Tutto il film, con tono leggero e mai catastrofico, si pone come metafora sulla responsabilità di una donna psicologicamente instabile verso se stessa e gli altri; lei, forse, è davvero fuori di testa, problema non certo scaturito dall’abuso di alcol, e si troverà davanti ad un bivio decisionale che la costringerà a rimettersi sulla giusta carreggiata, pena la distruzione di un’intera nazione.  In tal senso, è interessante come tutto il comparto narrativo favorisca una sana rilettura del film, nei termini di un tardivo racconto di formazione, abbracciando anche una non troppo velata critica politica: la protagonista, residente negli Stati Uniti, da vita una minaccia nei confronti di un altro paese.

Per tutti questi motivi, Colossal  può essere considerato una piccola perla nel panorama cinematografico, un film con un plot così fuori di testa, eppure vivo nelle tematiche che vuole affrontare, che è capace di  divertire e ragionare lo spettatore, qualità rara per ogni tipo di monster movie.

VOTO: 8

colossal recensione netflixGenere: fantascienza, commedia
Publisher: Netflix
Regia: Nacho Vigalondo
Colonna Sonora: Bear McCreary
Interpreti: Anne Hathaway, Jason Sudekis, Dan Stevens, Austin Stowell, Tim Blake Nelson
Durata: 110 minuti

Articolo precedente

Dogman – Recensione

Articolo successivo
To The Moon film

To The Moon diventerà un film di animazione

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata