Crudelia - Recensione

Da quando Disney si è gettata a capofitto nella rielaborazione di alcuni dei suoi storici villain di altrettanti Classici, non sempre l’operazione è arrivata alla fine della corsa rispecchiando un chiaro intento narrativo. Maleficent, per esempio, nasconde una sottotrama sociale sul divorzio, l’affidamento dei figli e il ruolo dei genitori. Concetti puntellati che si perdono nell’ammaliante bellezza di Angelina Jolie e una computer grafica fin troppo invadente.

Meglio è andata invece alla Crudelia interpretata da Emma Stone che, insediandosi come produttrice, riesce a non far perdere la bussola all’intera produzione, raggiungendo un obiettivo apprezzabile a discapito della libertà creativa, specialmente in fase di scrittura. Sì, perché Crudelia non è altro che la versione soft e non ufficiale del Joker di Todd Phillips.

crudelia recensione

La giovane stilista freak, forse la più normale in un mondo calato negli anni ’70 di abusi ed eccessi, cerca il suo posto nel mondo. La ragazza è consapevole che il suo stile potrebbe essere una vera e propria bomba per la società in cui vive, che la acclama come regina della moda, scalzando una figura storica come quella della Baronessa (Emma Thompson) che detiene il potere della moda nelle sue mani.

Esattamente come la Miranda Priestly di Meryl Streep ne Il Diavolo Veste Prada, la sua figura sarà centrale nell’incontro-scontro con la giovane Estella. La relativa psiche divisa in due, esattamente come la sua iconica acconciatura metà bianca e metà nera, farà emergere nei momenti peggiori della sua vita la sinistra Cruella (Crudelia appunto da noi), pronta a prendersi il palcoscenico e le prime pagine, alimentando anche falsi miti, quali il sopprimere giovani dalmata per ottenerne la pelle da cucire su pellicce su misura. Nulla di tutto ciò, ma che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli.

tra una londra degli anni ’70, musica assordante e immagini patinate, emma stone regala un’interpretazione incredibilmente affascinante

Pur nel suo minutaggio consistente, Crudelia fatica in più parti a ritagliarsi un momento dove poter splendere di luce propria. I soprusi sociali, essere gettata ai margini della società o dentro un cassonetto, l’equilibrio mentale assai precario e la spasmodica ricerca di figure genitoriali, assieme a tutto il contesto della Londra degli anni ’70, rendono il film fin troppo derivativo e in più di un’occasione ci si rende conto che nel cercare di replicare un messaggio sociale e intimo così forte, si è persa l’occasione di fare qualcosa di davvero unico.

Ma non è tutto così male, anzi. Proprio sul versante degli attori ci sono note di valore, in particolare per quanto riguarda Emma Stone: l’attrice è titanica nel ruolo e trascina la pellicola da sola. La sua presenza in scena è incredibilmente potente grazie a una presenza fisica non indifferente. Qualunque sia il contesto, è lei il motore di tutto. Il regista ne è consapevole e non la molla mai, anche nell’inquadratura di semplice raccordo, le regala un movimento di camera, uno sguardo, un momento di totale assolo dove la Stone giganteggia su tutto il resto.

crudelia recensione

Risulta ottimo anche il modo in cui l’iconografia di quello che conoscevamo del personaggio da La Carica Dei 101, viene riscritta e riletta in un’ottica più umana, quasi giustificando il suo essere “malvagia” ma che come già detto, in queste riletture, le azioni malvagie diventano sempre risposte naturali – e in alcuni casi giustificate – a delle pressioni esterne.

In questa girandoli di colori, rivalse sociali e doppie personalità, anche la semplicistica passione per la moda ha una messinscena viscerale e i grandi occhi dell’attrice veicolano perfettamente questa passione come la consapevolezza che in un mondo dove tutti guardano solo bianco e nero, la rivalsa viene proprio da chi è stata predestinata fin dalla nascita da quei due colori. Crudelia è un’icona, ancor prima di una grande stilista che ha cavalcato i ruggenti anni ’70 a colpi di tessuti, macchine da cucine e una cattiveria intrinseca, tenuta a freno solo dalla necessità di non poter rendere il film vietato ai minori.

Crudelia sarà nelle sale dal 26 maggio e dal 28 maggio su Disney+ con Accesso VIP.

VOTO 7

crudelia recensioneGenere: drammatico, commedia
Publisher: Disney
Regia: Craig Gillespie
Colonna Sonora: Nicholas Britell
Interpreti: Emma Stone, Emma Thompson, Mark Strong, Joel Fry, Paul Walter Hauser
Durata: 134 minuti

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