Summertime – Seconda Stagione – Recensione

Summertime, produzione nostrana di casa Netflix, è stato uno di quei prodotti che è riuscito a farmi staccare la spina dal caos generato dalla pandemia mondiale dello scorso anno.

Era proprio in questo periodo di un anno fa, nel pieno dell’emergenza, che tutti abbiamo cercato come possibile di distrarci, pur rimanendo dentro casa e mai come in quella occasione, ho assai apprezzato la spensieratezza, leggerezza e anche ingenuità di questo solare teen drama, non perfetto, ma piacevole nel farsi seguire senza troppo impegno (QUI trovate la recensione della prima stagione).

Impegno che viene richiesto per questa seconda stagione, che sembra indirizzare tutto il racconto su lidi maturi e consapevoli, una chiara e limpida risposta all’età dei protagonisti che avanza, partendo proprio dal chiudere gli esami di maturità per affacciarsi a qualcosa di più importante.

summertime recensione

Partendo da questo presupposto, gli sceneggiatori cambiano sin da subito il tono del racconto, facendo piombare sulle spalle dei ragazzi le classiche responsabilità a cui tutti si troveranno impreparati, ma segnale della necessaria maturazione sia verso se stessi, che le persone che hanno attorno.

Se avevamo lasciato Summer e Ale innamoratissimi, qui li troviamo subito lontani. Si sono lasciati, il gelo è sceso sul loro rapporto e dopo la rottura, ognuno si è consolato con un diverso partner, ma come ben sappiamo “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, ed è proprio in questa affermazione che si costruisce gran parte del nuovo ciclo di episodi di Summertime. Il destino farà incontrare nuovamente i due ragazzi che scopriranno avere ancora sentimenti l’uno per l’altra, ma riavvicinarsi vuol dire far del male alle nuove persone che hanno accanto e sarà questo l’olio di motore fumante per questa seconda stagione.

una seconda stagione che si impegna di più sul lato delle incombenze della vita mentre l’adolescenza lascia il posto alla vita adulta

Con questa seconda stagione, si respira sempre la calda aria della Riviera Romagnola e ci si lascia andare alla beata spensieratezza delle migliori estati in compagnia di amici, vecchi e nuovi amori, ma la crescita è palpabile e il racconto si fa incredibilmente più denso di emozioni. La classica scelta musicale in questo caso risulta più convincente nel modo in cui cerca di specchiarsi nella situazione del momento, un vero e proprio rifugio musicale dove ognuno può lasciarsi andare in lacrime o divertimento. Ma non tutto è incentrato solo su Summer e Ale: tutti i personaggi secondari, che già avevano una considerevole infarinatura circa le relazioni con i protagonisti e il focus della trama, avranno ben più ampio respiro nelle loro azioni e le conseguenze che ne verranno con il passare del tempo, partendo dalla madre di Summer che deciderà nuovamente di dedicarsi alla musica e al canto per arrivare agli amici più stretti che inizieranno relazioni che li cambieranno per sempre.

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La seconda stagione di Summertime aumenta di poco la posta in gioco, scrollandosi della leggerezza della scorsa stagione per attribuirsi – e affrontare – temi più inerenti alla delicata età che i giovani ragazzi stanno vivendo. Alla luce degli eventi finali, è più che probabile l’arrivo di un terzo ciclo di episodi, magari anche conclusivi, per affrontare le ultime incombenze della vita e maturare sotto ogni aspetto.

VOTO 7

summertime recensioneGenere: sentimentale, drama adolescienziale
Publisher: Netflix
Regia: Francesco Lagi, Lorenzo Sportiello
Colonna Sonora: vari
Interpreti: Rebecca Coco Edogamhe, Ludovico Tersigni, Amanda Campana, Andrea Lattanzi
Durata: 8 episodi

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