Non lo avrei mai detto, essendo uno dei primi che rimase interdetto al momento dell’uscita del primo A Quiet Place, sottolineando tanto le ottime intenzioni di genere quanto l’inedito mondo narrato – con l’umanità costretta a vivere in totale silenzio, decimata da una razza aliena detentrice di un udito sensibilissimo. Dissi anche che il film si smarriva un po’ nella risoluzione finale, perdendo di vista la natura iniziale del prodotto. Avevo dunque speranze miste per questo sequel e tolgo subito ogni dubbio: A Quiet Place 2 è un seguito incredibile, anche superiore al primo.
Il buon John Krasinski prende le redini del progetto in prima persona, firmando sia la sceneggiatura che la regia. Libero dagli impegni recitativi dopo gli eventi del primo film, Krasinski approfondisce i fatti che hanno portato allo sterminio degli esseri umani. Se il primo film era ambientato circa 470 giorni dopo l’invasione, l’incipit del film si apre proprio con il giorno 1, attraverso un’introduzione assolutamente sbalorditiva. La regia è attenta, curata, non sbaglia nessun movimento.
Gli narrati eventi sono tragici e Krasinski sembra aver capito i piccoli difetti del primo film, proprio quelli che mi avevano fatto storcere la bocca, correngendoli con una raffinatezza che solo i grandi registi narratori possiedono.
a quiet place 2 è un sequel incredibilmente avvincente, emozionante, al cardiopalma, un film perfetto
Il suono è ancora un elemento principale per incutere timore, costruire il nuovo mondo e, nonostante la scoperta del punto debole degli alieni (non l’unico, alla fine della fiera…), la salvezza per la famiglia Abbott non è certa.
Questo secondo capitolo inizia dove il precedente finiva, senza tregua per Evelyn (Emily Blunt) e i suoi tre figli. Il prologo sopraccitato servirà per introdurre un nuovo personaggio, Emmett (Cillian Murphy), amico di famiglia degli Abbott che ha perso tutti i suoi cari e cercherà di proteggere Evelyn e i ragazzi, in particolare Regan che, nonostante la sua disabilità uditiva, influirà positivamente sulle decisioni di Emmett.
A Quiet Place 2 è il classico esempio di film in perfetto equilibrio in tutti i settori produttivi. Tecnicamente è inattaccabile, forte e preciso nella regia; Krasinski non sbaglia praticamente nulla nella messinscena e allo stesso livello è la stesura della sceneggiatura, che si impreziosisce di succulenti dettagli riguardo la natura degli alieni, o anche sull’organizzazione degli umani rimasti vivi.
Potrebbe sembrare poco, ma il modo in cui tutto viene narrato arricchisce ulteriormente il background post-invasione facendolo diventare sempre più vivo, cupo, sinistro.
Ogni attore è parte di una metafora più grande solo puntellata nel precedente capitolo. Se nel grembo femminile rimane accesa la scintilla della speranza verso il futuro, quest’ultimo non può solo certo incarnarsi in un neonato, ma ancor di più prende forma nelle mani delle presone che decidono di modellarlo.
Il film, dunque, tratteggia i due figli di Evelyn e Lee come i veri protagonisti del sequel. La stessa Evelyn di Emily Blunt avrà quasi un ruolo marginale, facendosi, assieme ad Emmett, la protettrice di un bene più grande, della speranza, che corre nel sangue dei giovani.
Proprio nelle fasi finali infatti il film esplode con una bomba drammaturgica impressionante, una raffinatezza di intenti che ammalia per come, sapientemente, una tale preziosa bellezza sia stata applicata su un prodotto di stampo horror.
A Quiet Place 2 è un film incredibilmente avvincente, di una perfezione rara nel panorama cinematografico, un film capace di correggere sapientemente ogni singolo difetto del predecessore per trasformarlo in un’arma a proprio vantaggio, per insinuarsi sempre di più sotto la pelle dello spettatore, spaventarlo ma, ancor di più, emozionarlo come non capitava da tempo.
Tutto questo, finalmente, rigorosamente in sala.
VOTO 8.5
Genere: fantastico, horror
Publisher: Eagle Pictures
Regia: John Krasinski
Colonna Sonora: Marco Beltrami
Interpreti: Emily Blunt, Cillian Murphy, Millicent Simmonds, Noah Jupe, John Krasinski
Durata: 97 minuti