The Boy and the Beast, il nuovo film di animazione di Mamoru Hosoda, arriva in Italia (in ritardo di un annetto) dopo il successo del precedente Wolf Children. La scelta di distribuzione è molto simile a quella riservata ai film dello Studio Ghibli: passaggio repentino al cinema con un evento speciale di due giorni (10 e 11 maggio) e poi uscita in home video.
La vicenda racconta di Kyuta, un ragazzino fuggito dai parenti cui è stato affidato dopo la morte della mamma. Perduto nel caos di Shibuya, Kyuta incontra uno strano essere che gli propone di diventare suo allievo. Seguendolo, il ragazzo si trova in un mondo parallelo abitato da animali antropomorfi che seguono un codice d’onore molto più spiccato di quello del mondo degli esseri umani. La loro legge prevede uno scontro fisico tra i maestri del villaggio per sancire l’assegnazione del titolo di Gran Maestro. Kumematsu, l’essere che ha salvato Kyuta, è un orso burbero e irascibile che è in competizione con Iozen per vincere la prestigiosa competizione. Nel momento in cui Kyuta diventa suo allievo, il rapporto conflittuale tra i due li porterà a una crescita reciproca: il bimbo troverà una famiglia e capirà come difendere il suo posto nel mondo, mentre Kumematsu comprenderà la forza dell’amore e imparerà ad agire in modo meno avventato.
Dal punto di vista visivo Hosoda imbastisce il solito spettacolo per gli occhi
Dal punto di vista visivo Hosoda imbastisce il solito spettacolo per gli occhi, questa volta aiutato da scene di combattimento accompagnate da qualche effetto speciale decisamente pirotecnico. La grande umanità che contraddistingueva il lavoro precedente è caratteristica sempre viva e sa come trovare la strada verso il cuore dello spettatore, sciogliendo perfino i cuori più nerboruti. Non è il suo miglior film, certo, ma è comunque una grande prova per uno degli autori giapponesi più interessanti degli ultimi anni.
VOTO 7.5
Publisher: Lucky Red
Regia: Mamoru Hosoda
Colonna Sonora:Takagi Masakatsu
Interpreti: n.d.
Durata: 119 minuti