Partendo da qui, occorre fare subito chiarezza: Stranger Things si dimostra chiaro e lineare nel proporre una narrazione ricca di suggestioni in pieno stile anni ’80, come i suoi protagonisti, ben delineati nelle loro psicologie, senza troppe sfumature criptiche o nuovi Walter White da decifrare puntata dopo puntata. Ergo, se siete in cerca di ammiccamenti a pellicole classiche o sentite il bisogno di farvi riscaldare il cuore con la genuinità di un cinema che ha fatto sognare generazioni, allora la serie Netflix è ciò di cui avete bisogno.
Stranger Things si dimostra chiaro e lineare nel proporre una narrazione ricca di suggestioni in pieno stile anni ’80
Gli sceneggiatori di Stranger Things hanno dimostrato indubbie qualità nel plasmare atmosfere e racconti “datati” attorno alle esigenze di un pubblico del nuovo millennio; molti passaggi mettono in risalto i prodromi di un cinema forse dimenticato dalle generazioni di oggi, ma che è il substrato sul quale si sono formati i registi di oggi. È un po’ la stessa sensazione che ho avuto nel 2011 quando ho assistito alla prima di Super 8 del buon J.J. Abrams, se mi si perdona il paragone un po’ forzato, ma che rende bene l’idea.
Gli otto episodi di Stranger Things sono disponibili dallo scorso 15 luglio su Netflix. Fatevi un regalo e lasciatevi trasportare dalla loro armonia, tenendo una mano sul cuore.
VOTO 8
Genere: drammatico, fantascienza, horror
Publisher: Netflix
Regia: The Duffer Brothers, Shawn Levy
Colonna Sonora: Kyle Dixon, Michael Stein
Intepreti: Winona Ryder, David Harbour, Matthew Modine
Durata: 8 puntate