Equals – Recensione

In un futuro distopico non ben definito, la società ha trovato una cura per il cancro, ha cancellato le guerre dalla faccia del pianeta, ma proibisce a tutti gli esseri umani di provare emozioni: felicità, tristezza, rabbia, euforia e, in questo caso, l’amore, sono bandite, relegate a crimini da punire con l’arresto e successiva eliminazione fisica se la “malattia” non viene sconfitta.

Inutile dire che la storia si concentrerà su due giovani che, improvvisamente, si scopriranno innamorati e dovranno dimostrarsi affetto di nascosto, evitando le “telecamere” della società, che controlla tutto e tutti, e le relative visite mediche per mantenere una copertura adeguata allo stile di vita adottato prima dello sbocciare del sentimento.

Equals Cinema 01

Film più etereo che d’intrattenimento, Equals non riesce ad incastrare fra loro i vari tasselli

Equals, già presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, aveva attirato su di sé diverse critiche negative. In questi casi la curiosità è sempre dietro l’angolo, in special modo quando si parla di fantascienza distopica, genere che il cinema, come ancor prima la letteratura, usa per confezionare quella critica estrema ed aspra allo stile di vita o alla stessa società dei giorni nostri. Purtroppo Equals è privo di questa pregevole qualità, e con parole semplici e dirette direi che il film sembra un minestrone di cose già viste.

Né il regista, né altri hanno avuto il buon cuore di cercare, almeno, di rendere omogeneo il racconto, nascondendo le evidenti scopiazzature. Improvvisamente, ci troviamo con l’agenda in mano a spuntare il già visto e ad annotare da quale film o oper3 sono stati tratti i vari passaggi: Non lasciarmi (sia il romanzo che il film), 1984 di Orwell, Fahrenheit 451 di Bradbury, Romeo e Giulietta e ancora i film Gattaca – La porta dell’universo e la serie Hunger Games o, addirittura, pellicole come Demolition Man, film action di metà anni ’90 con Sylvester Stallone e Wesley Snipes che adoro e, non nascondo, rivedo sempre volentieri.

Film più etereo che di intrattenimento, Equals non riesce ad incastrare fra loro i vari tasselli, portando la narrazione a un nulla di fatto. In definitiva, trovo abbastanza fastidioso assistere a lungometraggi che hanno solo sapore di déjà vu. Buone comunque le intenzioni sul lato visivo, che cercano di dare risalto all’architettura fredda, bianca e quadrata di una società che non presenta curve dolci neanche negli ambienti esterni, ma si arriva a fine visione veramente stremati e senza aver maturato un briciolo di interesse per quanto narrato.

VOTO 5

Equals Cinema locandinaGenere: fantascienza, drammatico
Publisher: Lucky Red
Regia: Drake Doremus
Colonna Sonora: Dustin O’Halloran
Intepreti: Nicholas Hoult, Kristen Stewart, Guy Pearce
Durata: 101 minuti

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