Le perplessità dell’epoca furono, a mio avviso, sterili. “Non ha nulla a che fare con Final Fantasy” dicevano, e ora, paradossalmente, quelle stesse persone, quando giudicano un film tratto da qualcosa, si fanno cavalieri del credo opposto: “La fedeltà di un’opera cinematografica alla fonte è un falso problema”. Da questo si evince come la critica di quel periodo e gli stessi spettatori non fossero pronti a vedere, né tantomeno a giudicare un prodotto del genere. Provate a rivedervi Final Fantasy oggi. Il resto è storia: fusione con Enix nel post flop e relativo accordo con Disney per lanciare la realizzazione di Kingdom Hearts.
Kingsglaive si pone narrativamente come prequel di Final Fantasy XV, posticipato a fine anno pochi giorni fa e di cui vi abbiamo scritto le nostre impressioni qui, dopo averlo provato. Se il videogioco seguirà la storia di Noctis, la controparte cinematografica si concentra piuttosto su suo padre, il Re Regis, e su quello che succederà nel suo regno durante il viaggio del film.
Kingsglaive apre e chiude ogni sbocco narrativo e si collega con i primi minuti di gioco di FF XV senza forzature o sbavature
Ho citato Kingdom Hearts poche righe sopra, non a caso. Con Final Fantasy XV Square Enix sta puntando a una sorta di multimedialità dell’opera, ovvero mira a vendere il prodotto tramite diversi vettori, con la necessità da parte del videogiocatore di recuperare qua e là i diversi pezzi del puzzle per avere tutto il quadro narrativo completo. Se guardiamo a Kingdom Hearts, con il capitolo due che ha ormai dieci anni sulle spalle, contando tutti gli altri titoli canonici della storia arriviamo quasi a 10 giochi, tutti spalmati su diverse piattaforme e console. La paura, quindi, di trovarsi di fronte a un lungometraggio narrativamente zoppicante era alta, e invece Kingsglaive apre e chiude ogni sbocco narrativo e si collega con i primi minuti di gioco di Final Fantasy XV senza forzature o sbavature.
Kingsglaive è senza dubbio un ottimo antipasto in attesa di Final Fantasy XV
Kingsglaive è senza dubbio un ottimo antipasto in attesa di mettere le mani su Final Fantasy XV. Svanita la paura di una gestione frammentata come quella di Kingdom Hearts, a fine visione dispiace, almeno un poco, non poter rivedere i protagonisti nel nuovo gioco. Davanti ai molti dubbi che il web sta nutrendo sul prossimo Final Fantasy diretto da Tabata (qui solo produttore del film), le buone cose viste in questo lungometraggio potrebbero essere motivo di speranza.
VOTO 8
Genere: animazione
Publisher: Square Enix
Regia: Takeshi Nozue
Colonna Sonora: John R. Graham
Intepreti (doppiatori nella versione originale): Aaron Paul, Sean Bean, Lena Headey
Durata: 110 minuti