Andiamo per gradi. Cos’è The Bad Batch? Un concept elettrizzante! Trama: la post apocalisse condita da una love story con cannibali ambientata nel deserto del Texas. Gli attori? Jason Momoa, Jim Carrey e Keanu Reeves. Solo da queste premesse il film aveva suscitato, in me come in tanti altri, una grande curiosità, anche per l’improbabile scelta del cast e per la trama più o meno fuori di testa.
manca, a tutta l’opera, un punto di vista prettamente cinefilo
La confusione sperimentata nel descrivere la trama è esattamente la medesima che si prova durante le circa due ore di proiezione, ma si può tradurre così: il nulla. Se per i primi minuti c’è un’elettrizzante sensazione, creata dall’aspettativa di quello che si preannuncia come uno spettacolo unico e particolare, tutto comincia a perdersi dopo neanche mezz’ora. Con il cuore, si cerca di amare un film concettualmente stimolante, con delle riprese e delle idee interessantissime – solo in un secondo momento capiamo di essere in un mondo post apocalittico in stile Mad Max – ma nulla viene approfondito. Il film è come un palloncino in un tornado: sfugge continuamente ad una logica narrativa, e per questo userò un termine “vietato” nelle review cinematografiche: The Bad Batch è noioso. Tanto noioso. In più di un’occasione, vuoi anche per la stanchezza accumulata nei giorni precedenti del festival, l’occhio si è chiuso.
The Bad Batch è noioso
I diritti di distribuzione sono stati acquisiti da Netflix, quindi, probabilmente, il film arriverà sulla piattaforma streaming nel giro di qualche mese, complice anche il premio veneziano. Io rimango tuttora perplesso e dubbioso.
VOTO 5
Genere: drammatico, fantascienza
Publisher: Netflix
Regia: Ana Lily Amirpour
Colonna Sonora:
Intepreti: Suki Waterhouse, Jason Momoa, Keanu Reeves, Jim Carrey, Giovanni Ribisi
Durata: 115 minuti