Big Mouth – Prima stagione – Recensione

Da un po’ di tempo mi avvicino con cautela ai prodotti originali Netflix: se inizialmente la qualità era assicurata, oggi lo è un pochino meno, con film e serie TV altalenanti tra l’interessante e il disastro. Devo anche farvi una confessione: sono accerchiato – quotidianamente – da persone che mi parlano di Rick e Morty e Bojack Horseman, pertanto rubo queste righe per dirvi che non ho ancora visto le due serie animate in questione; a tal proposito, chiedo perdono, e vi assicuro che l’aver guardato tutta la prima stagione di Big Mouth ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella decisione definitiva di recuperare il gap al più presto.

Venendo ora alla recensione vera e propria, Big Mouth tratta le vicende di alcuni ragazzini alle prese con la pubertà, con tutto il carico di imbarazzo, curiosità e prime esperienze del caso. È inevitabile un primo, parziale accostamento a un altro prodotto animato per adulti, tale South Park, con cui la serie Netflix condivide uno stile visivo “sgradevole” ma accattivante, e una scrittura senza filtri. Qui si parla infatti agevolmente di masturbazione così come di mestruazioni, spesso andando dritto al sodo; il tutto condito dalle prime pulsioni sessuali e fantasie annesse. Un tripudio di volgarità, dunque? In parte, ma sempre guidato dalla bussola della “scoperta”.Big Mouth immagine Netflix 01In questo gioco si incastra perfettamente il “mostro degli ormoni”, personaggio immaginario che, come nella più classica delle metafore, andrà sia sconfitto che ascoltato, per superare il proprio imbarazzo in una delle fasi della crescita più difficili e intime. Il cambiamento e una diversa percezione del proprio corpo, infatti, sconvolgeranno i protagonisti, che si confronteranno e metteranno in discussione ogni aspetto della loro persona, dall’orientamento sessuale al comportamento con amici o – in particolare – amiche.

Big Mouth tratta le vicende di alcuni ragazzini alle prese con la pubertà, con tutto il carico di imbarazzo e curiosità del caso

Big Mouth non va presa (neanche lontanamente) come una serie intesa alla formazione sessuale, nonostante non manchino – nel corso delle dieci puntate – momenti puramente didascalici, mirati a distruggere il demone (o mostro, appunto) della sessualità, visto come un tabù da tenere a distanza.

Bisogna infine tenere conto, per una valutazione generale dell’opera, che la sensibilità di ogni spettatore verso il tema trattato è un elemento fondamentale. Tutt’oggi, risulta facile cadere nella classica mercificazione di un tabù, inquadrando la serie come un mero prodotto volgare atto a soddisfare le voglie di qualche sceneggiatore desideroso di “scandalizzare” con poco. Non mi sembra questo il caso, mentre è evidente l’obiettivo di divertire, con un caos di situazioni sempre più paradossali che hanno come origine sempre il sesso; d’altronde, in piena pubertà, si ha la sensazione di vedere sempre e solo quello… E forse non solo in quel periodo!

VOTO 7

Big Mouth immagine NetflixGenere: animazione
Publisher: Netflix
Regia: Vari
Colonna Sonora:
Intepreti (doppiatori nella versione originale): Nick Kroll, John Mulaney, Jordan Peele, Jessi Klein, Jenny Slate
Durata: 10 episodi

Articolo precedente
Come ti ammazzo il bodyguard immagine Cinema 01

Come ti ammazzo il bodyguard – Recensione

Articolo successivo
justice league trailer

Justice League: pubblicato un nuovo trailer in italiano

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata