Nove Lune e Mezza – Recensione

Il cinema italiano non riesce proprio a liberarsi da alcune catene. Ma non riesce o non vuole? Non è dato saperlo, ma quando si tratta di commedie all’insegna di temi quali maternità surrogata, figli e coppie LGBT, posto che gli argomenti trattati vengano ben amalgamati conferendo loro una forte identità, allora vale la pena parlarne e scriverne.

Le protagoniste di Nove Lune e Mezza sono due sorelle: una vuole avere figli, ma non riesce, l’altra può averne, ma non li vuole. Un ginecologo gay, con due figlie che gestisce assieme al compagno, si dimostra comprensivo e decide di “scambiare” i corpi, facendo in modo che una sorella partorisca il figlio dell’altra. C’è tuttavia un problema: in Italia questa procedura è un reato passibile di reclusione.Nove Lune e Mezza immagine Cinema 03

riflessioni, personaggi e storia hanno perfetto equilibrio

Il tema centrale della pellicola si basa su dilemma annoso: un figlio “è” di chi lo mette al mondo o di chi lo cresce? Attorno a questo concetto, Michela Andreozzi – in cabina di regia per il suo primo film – costruisce riflessioni, personaggi e storia con perfetto equilibrio, mettendo in discussione alcune inevitabili contraddizioni che animano le chiacchiere da bar e i salotti televisivi, e sollevando domande di grande attualità, fra cui spicca il dilemma se sia giusto affidare figli a coppie omosessuali.

In questo manifesto alla maternità, alcuni elementi fanno oscillare la solidità della trama, per esempio la figura del terzo fratello – pigro e religioso – a rappresentare quel bigottismo prettamente italiano, sempre troppo edulcorato e lontano dalla realtà; oppure alcuni svarioni narrativi, tipici delle peggiori produzioni, atti solo a regalare qualche battuta ad effetto, o peggio, nelle fasi finali, un twist assolutamente inutile e forzatissimo che si incastra male con tutto quanto raccontato in precedenza.Nove Lune e Mezza immagine Cinema 02

Nove Lune e Mezza va oltre la commedia

Nondimeno, se si riesce a soprassedere su questi aspetti, Nove Lune e Mezza è una delle poche pellicole italiane che vale la visione, perché cerca di andare oltre la commedia, impostando un discorso tutto personale e battendo il ferro su un tema caldo e attuale. Tutto questo lo fa prendendo posizione e schierandosi coraggiosamente con i propri protagonisti, accompagnandoli fino alla fine della loro avventura.

Vision Distribution, neonata casa di distribuzione che già si era occupata del particolare Monolith, sembra inserirsi come realtà interessante nel panorama italiano, almeno per quello che concerne le pellicole che vanno oltre le mere banalità. Bene così!

VOTO 7

Nove Lune e Mezza immagine Cinema locandinaGenere: commedia
Publisher: Vision Distribution
Regia: Michela Andreozzi
Colonna Sonora: Niccolò Agliardi
Intepreti: Claudia Gerini, Michela Andreozzi, Giorgio Pasotti, Lillo Petrolo, Stefano Fresi
Durata: 100 minuti

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