Terzo lungometraggio dedicato ai personaggi creati dall’intramontabile Go Nagai, presente alla Festa del Cinema di Roma dalla quale sto scrivendo, Mazinga Z: Infinity – oltre a essere un grande tributo a Mazinga, che compie ben 45 anni di attività tra cinema, TV e fumetti – è anche un’opera di profonda nostalgia e malinconia. Con un occhio all’inevitabile progresso ed evoluzione del mondo, fuori e dentro lo schermo televisivo, il film diretto da Junji Shimizu pone al centro della storia l’evoluzione dei personaggi di entrambe le saghe “mazinghiane”. I noti protagonisti, infatti, non sono più ragazzi che combattono per il bene, ma uomini cercano un equilibrio che possa soddisfare entrambe le parti coinvolte.
La visione è necessaria per ogni fan, vecchio o nuovo, con inevitabile lacrima di nostalgia annessa
Mazinga Z è stato il primo robottone con cui da piccolo non mancavo mai l’appuntamento quotidiano, ergo non ho potuto non apprezzare il lavoro di Junji Shimizu che, oltre la semplicità della trama, ha lo scopo evidente di rendere omaggio a un’icona vivente. Per tutti i nostalgici, Mazinga Z: Infinity è una sorta di messaggero che porta una lieta novella: la leggenda di Mazinga Z (e del Grande Mazinga) è ancora viva e si fa strada prepotentemente a suon di Pugni a Razzo e Raggi Gamma. La visione è quindi necessaria per ogni fan, vecchio o nuovo, con inevitabile lacrima di nostalgia annessa.
Visto in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, Mazinga Z: Infinity verrà distribuito da Lucky Red in Italia dal 31 ottobre.
VOTO: 7.5
Genere: animazione
Publisher: Lucky Red
Regia: Junji Shimuzu
Colonna Sonora: Toshiyuki Watanabe
Interpreti (doppiatori nella versione originale): Shotaro Morikubo, Ai Kayano, Sumire Uesaka, Natsuki Hanae
Durata: 95 minuti