Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion – Recensione

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L’emozione di scrivere su Crisis Core a distanza di quasi quindici anni, la consapevolezza che le avventure di Zack hanno ancora qualcosa da dire, tra passato e futuro del progetto Final Fantasy VII Remake.

Sviluppatore / Publisher: Square Enix / Square Enix Prezzo: 49,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di lancio: 13 dicembre 2022

Zack Fair, il Soldier che sognava di essere un eroe abbracciando lealtà e onore, tratti ereditati dal suo mentore Angeal. Ma la Shinra è un’azienda che nasconde molteplici lati oscuri e arrivato al livello di Soldier di prima classe, ecco che le crepe dell’omertà si fanno sempre più consistenti, mostrando il marcio di un sogno verso cui in troppi hanno allungato le loro mani sporche di sangue.

In altri contesti potrei stare qui a disquisire su quanto sia bello ed entusiasmante parlare ancora di Crisis Core a distanza di molteplici anni, ma non lo farò, o forse sì, ma è bene sapere perché Crisis Core è senza ombra di dubbio uno dei capitoli migliori della lore dietro Final Fantasy VII e dunque questa riedizione,

Crisis Core è una delle porzioni migliori della lore di Final Fantasy VII

ammodernata esteticamente, è un’operazione che va ben oltre il rilancio di un ottimo gioco uscito nel 2007 su PSP, focalizzandosi su tutti i piani futuri del remake di Final Fantasy VII, mentre siamo chiamati a commuoverci ancora dietro una storia dal valore narrativo forte, coeso e appassionante.

CRISIS CORE REUNION È PER I VECCHI E NUOVI FAN

Quali sono gli obiettivi narrativi di Square Enix attorno ai prossimi capitoli di Final Fantasy VII? Per ora non ci è dato sapere, ma in qualche modo il ritorno di Crisis Core sulla scena odierna era tacitamente annunciato in quel finale tanto amato quanto criticato del remake di Final Fantasy VII.

crisis core reunion recensione

Il nostro prode Zack, tempo un paio di ore e ve ne innamorerete.

Di quello che a conti fatti è un capitolo prequel delle avventure di Cloud e Barrett, ci mette nei panni di Zack Fair, giovane Soldier che sogna di combattere al fianco dell’eroe del momento della Shinra, Sephiroth, ma mentre si cerca di porre fine alla guerra con Wutai, un segreto che viene dal passato di Sephiroth e altri suoi due amici, Genesis e Angeal – quest’ultimo mentore di Zack – coinvolgerà in un turbine di scoperte, tradimenti, bugie e menzogne chiunque osi avvicinarsi, con un epilogo che getta un’ombra sull’onore di questa élite di combattenti, privi di onore e pieni di odio e rimpianto.

Emozionante ed esaltante, vi commuoverete in più di un’occasione

Vivere Crisis Core vuol dire vivere gli anni migliori e peggiori di Zack, vederne l’evoluzione, mentre impariamo ad amare la sua onestà e sincerità, che va a scontrarsi con un mondo che sembra cospargersi il capo di cenere mentre crolla davanti gli occhi del giovane. Dove tutti sembrano in preda ad azioni sconsiderate, ha ancora senso combattere per il bene e per l’onore?

TRA REMASTERED E REMAKE

Crisis Core Reunion è un remake o una remastered? Per molto tempo si è disquisito su questa domanda cercando la risposta nei fugaci video trapelati online e la risposta è presto detta. Nella sua semplicistica operazione di ammodernamento estetico, Crisis Core può considerarsi per buona parte un remake.

Crisis Core può considerarsi per buona parte un remake

Modelli poligonali, effetti particellari, il sistema di illuminazione, tutto è stato rivisto per seguire gli ottimi standard del rifacimento di Final Fantasy VII Remake, inserendosi in una scia di coesistenza estetica per cui un gioco del 2007 può tranquillamente reggere il confronto estetico con un titolo nettamente più recente.

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Un quadretto famigliare non proprio tranquillo.

Ma Crisis Core Reunion è al tempo stesso anche una semplicissima remastered nel momento in cui, sin dal primissimo avvio, ci rendiamo conto di star giocando effettivamente Crisis Core, lo stesso identico titolo del 2007, senza nessuna – almeno in parte – novità sostanziale in termine di trama o altri feticci ludici.

Crisis Core Reunion è al tempo stesso anche una “semplicissima” remastered

La grammatica di gioco è la stessa, come lo è anche il prezioso tessuto narrativo. Molto probabilmente in casa Square un lavoro totale di remake avrebbe portato via troppo tempo e risorse, scegliendo dunque una soluzione assolutamente comprensibile e funzionale per far brillare ancora oggi Crisis Core, con un titolo che è essenzialmente il gioco originale che beneficia di un pesante restyling, facendolo brillare di una nuova luce e rendendolo più appagante che mai per il gusto visivo.

MECCANICHE VECCHIE E NUOVE

Come già citato, qualche piccola novità in sede di meccaniche di gioco c’è e sono tutte da ritrovarsi nel rivisto, ma non troppo, sistema di combattimento.

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Un nemico pronto ad un attacco speciale. Se romperemo la sua guardia potremo evitarne l’esecuzione.

Chi ha giocato l’originale si ricorderà della forte legnosità delle fasi di attacco, a cui per ogni fendente era necessario premere ripetutamente il tasto di azione. Meno tediosa era l’attivazione delle arti magiche o delle tecniche speciali, ma l’attacco base era lento e impreciso, ancora peggio se andava a vuoto, non riuscendo a dare vita alla classica combo.

il sistema di combattimento è stato rivisto per rendere le azioni più fluide e dinamiche

Questa volta invece il combattimento è stato notevolmente velocizzato, non rendendo l’attacco legato alla necessità di colpire il nemico, ma tentando anche diversi approcci durante la realizzazione della combo base, sfruttando a dovere anche la sempre utile capriola per schivare o il tasto per difendersi. Il resto del comparto offensivo è rimasto invariato con slot dove equipaggiare bracciali e armature e altri dedicati alle magie o gli attacchi speciali da richiamare in battaglia grazie all’apposito tasto.

Sfruttiamo tutte le debolezze dei nemici che incontreremo grazie alle magie in nostro possesso.

Altra piccola novità è la possibilità di potenziare la maestria della spada Potens, meccanica sulla carta interessante che viene però mal implementata, in particolare per la richiesta di un numero eccessivo di ore per raggiungere il totale completamento.

Altra piccola novità è la possibilità di potenziare la maestria della spada Potens

Mettendosi in una posa particolare – non diversa dagli attacchi pesanti di Cloud in Final Fantasy VII Remake – possiamo attingere ad un set di attacco diverso, ma annientare ogni nemico ci donerà un quantitativo minimo di punti percentuale, cosa che renderà il raggiungimento della maestria un lontano miraggio, tanto da far sembrare questa meccanica più un riempitivo da usare in sede nel NG+ piuttosto che qualcosa che va ad arricchire l’esperienza di gioco.

A contorno di tutto, non mancheranno minigiochi vari.

A completare il quadro, oltre i diversi capitoli di cui si compone il gioco, ci sono le classiche centinaia e centinaia di missioni ed incarichi paralleli, veri e propri campi di battaglia da sfruttare per ottenere materie di evocazione, oggetti, magie o semplicemente, sperare di concatenare un 777 nell’OMD di Zack e salire di livello.

ONDE MENTALI E VECCHI RICORDI

Croce e delizia di Crisis Core, il sistema dell’OMD (Onda Mentale Digitale) di Zack torna anche in Reunion, non cambiando di una virgola, confermando le sensazioni già saggiate a suo tempo: il sistema, che funge tipo una sorta di slot machine in alto a sinistra dello schermo dove numeri e volti familiari della storia gireranno all’impazzata, è semplicemente un sistema estremamente casuale, influenzato esclusivamente dalle emozioni di quel momento provate da Zack.

Croce e delizia di Crisis Core, il sistema dell’OMD di Zack torna anche in Reunion

Più saremo emotivamente coinvolti, più il sistema OMD ci premierà con combinazioni di numeri favorevoli da elargire bonus attivi, o meglio mettere assieme tre personaggi uguali così da sbloccare un attacco speciale da richiamare con un apposito tasto, e se le avremo sbloccate e saremo relativamente fortunati, si possono richiamare anche le potenti evocazioni.

Oh, Hojo, ci sei anche te…

Ogni tipo di attacco sarà sempre seguito da una piccola cutscene che apparirà su schermo (con possibilità di saltarla), ma ecco che al primo attacco, le criticità del titolo vengono fuori.

FIGLI DEL PASSATO

Avendo appurato che Crisis Core Reunion è a tutto tondo una remastered esteticamente potenziata con un colpo d’occhio fresco, attuale e moderno, la magia crolla inevitabilmente alla visione di tutte le cutscene, terribilmente compresse e riproposte a una qualità a dir poco pessima, quasi vicina ai 240p.

la magia di Crisis Core Reunion crolla inevitabilmente alla visione di tutte le cutscene

A questo aggiungiamo che oggi, nel 2022, un personaggio come quello di Genesis avrebbe beneficiato di un restyling emotivo, giacché trovarci di fronte, più e più volte, un guerriero che combatte ripetendo a memoria versetti di Loveless rende la sua tragica crociata ancor più frustrante. Ma rientrando sempre in questioni puramente tecniche, Crisis Core Reunion sente tutto il peso di un gioco uscito nel 2007 su un hardware con palesi limitazioni. Kingdom Hearts: Birth By Sleep, Metal Gear Solid: Peace Walker, Dissidia e anche questo Crisis Core, tutti giochi grandiosi all’epoca su PSP, che avevano un limite strutturato nell’esplorazione della mappa assieme alle tempistiche con cui gestire i combattimenti.

L’attacco speciale di Genesis è ancora oggi uno dei più potenti a nostra disposizione.

Crisis Core Reunion ha purtroppo questa falla, con combattimenti spezzati e ripresi da scene di intermezzo, mappe di gioco piccole, anguste e prive di un lavoro di ammodernamento estetico equilibrato a quello fatto sui poligoni dei personaggi.

I difetti sono ereditati dall’originale, ma il divertimento è assicurato

Insomma, un colpo d’occhio che non perdona, non catalogandosi esclusivamente come delle criticità, ma nelle circa 12 ore che servono a completare la storia principale a cui aggiungerne altre decine e decine per tutte le missioni secondarie, è ancor di più evidente come questo lavoro abbia cercato il miglior compromesso possibile, tra la necessità di portare le avventure di Zack nuovamente alla ribalta, senza però stravolgere quello che a conti fatti è un titolo coinvolgente, emozionante ed estremamente giocabile e divertente ancora oggi. Con evidenti limiti dati dal tempo, ma il divertimento è assicurato.

LACRIME NELLA PIOGGIA

Va sottolineato comunque, in ultima battuta, quanto il vero valore della produzione è proprio quello di farci giocare, nuovamente, a Crisis Core. Questo è stato già all’epoca un gioco che non faceva sconti sulla coerenza della trama – infarcita di twist forzati, ma su cui si sorvolava facilmente – però nel tempo lo stesso Zack è diventato un personaggio estremamente amato ed importante per la lore di Final Fantasy VII.

il vero valore della produzione è quello di farci giocare, nuovamente, a Crisis Core

Giocare ancora oggi a Crisis Core è un atto d’amore verso uno dei migliori prodotti della compilation dedicata a Final Fantasy VII, uno dei pochi che merita un trattamento del genere, che genera ancora magoni e strette sul cuore, inseguendo i nostri sogni, mantenendo alto l’onore mentre stringiamo la nostra spada tra le mani.

In Breve: Crisis Core Reunion è il prequel che se non avete giocato, allora dovete assolutamente recuperare e questa operazione serve proprio a questo, inserire esteticamente questo capitolo in linea con il lavoro di ammodernamento del remake di Final Fantasy VII e aggiungere un tassello per il futuro del relativo remake. I difetti che si porta dietro sono quelli di un gioco che – a conti fatti – è uscito nel 2007 su una console portatile.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Esteticamente pulito e fluido, il lavoro estetico è un gran bel vedere su schermo, senza mai rallentare o esitare durante l’azione.

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Pro

  • Zack Fair / Ottimo lavoro di ammodernamento estetico / Sistema di combattimento leggermente rivisto / Trama e colonna sonora sempre ottimi

Contro

  • Genesis / Compressione di tutte le cutscene / Mappe di gioco spoglie e con pochi dettagli
8.8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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