Non so chi fra voi ha visto Hardcore Henry, peculiare film d’azione strettamente in prima persona da cui, per certi versi, Defector sembra voler riprendere un simile filone spettacolare, meno cruento ma – soprattutto nella missioni iniziale e in alcune delle avanzate – fondato sulla stesso concetto ipercinetico in soggettiva. È pur vero che buona parte del gameplay contempla dialoghi e piccoli enigmi ambientali, ma alcune sequenze mi hanno restituito esattamente quell’impressione, caratterizzando l’appeal del gioco con un potente thrilling visivo.
Il nostro lavoro di agente segreto ricorda parecchio le atmosfere e il tipo di azione high-tech di un Mission Impossible a caso
Per il resto, Defector restituisce una buona pulizia sia nell’impatto visivo, sia nelle meccaniche, con l’aggiunta di un discreto fattore di rigiocabilità che, insieme al prezzo di 19,99 €, pone le circa cinque ore di una run in un quadro più che onesto, accanto alle debite attenzioni al comfort per chi è più soggetto a motion sickness (il movimento resta sempre libero, senza teletrasporto, ma è possibile ruotare a scatti o far circondare la visuale dal consueto alone offuscato). Il nostro ruolo di agente segreto, tra gadget tecnologici e contatto costante con la base operativa, ricorda parecchio le atmosfere e il tipo di azione di un Mission Impossible a caso; il tessuto narrativo è tenuto insieme dalle spiegazioni che il nostro uomo deve dare ai superiori, tra una missione e l’altra, rispondendo alle domande di un collega circa un evento particolarmente cruciale, con un count down che scandisce il passaggio dei giorni fino al momento X.
Alcuni dettagli ci risvegliano bruscamente dall’immersione VR, comunque nel quadro di una buona pulizia d’immagine e dinamiche di gioco
Siete pronti ad interpretare un tostissimo agente segreto? Al netto di qualche innegabile difetto, il gioco di Twisted Pixel vi permette di farlo con stile. Scarsa interattività con l’ambiente e mini-game sui generis possono risvegliarci bruscamente dalla sensazione di “presenza” nell’ambientazione, ma la varietà d’azione e un discreto grado di rigiocabilità rendono Defector un notevole esempio di mix in realtà virtuale, in equilibrio tra avventura e azione.